Presumo tu sia molto più contento del tuo servizio di oggi rispetto a ieri?
È ovvio, dov’è Ubaldo che sarà contento che non ho dovuto affrontare troppe palle break (Sorride).
Non c’è. Lo possiamo chiamare.
Va bene così (Detto in italiano). Il fatto è che ogni giorno è una storia diversa, ieri ho giocato con un giocatore che secondo me stava giocando bene ed è vero che forse oggi il mio servizio era migliore. Ma in entrambi i giorni credo di aver giocato bene. Credo che oggi Stan non abbia giocato bene solo negli ultimi tre game del primo set, ma è vero che lui cercava sempre il tiro conclusivo. Se tu vuoi avere questo gioco aggressivo puoi commettere errori. Io mi sono difeso bene e mi sono mosso bene, quando avevo l’opportunità cercavo di prendere il controllo del punto col dritto e pure col rovescio.
Condividi col fatto che ora stai giocando più profondo?
L’importante è giocare molti punti consecutivi alla giusta intensità, con pochi errori, noi stiamo lavorando su questo. Credo di averlo fatto bene ieri e oggi e questo mi da fiducia. Quello che succede poi è che puoi fare anche dei vincenti col dritto e ne ho fatti oggi, questo è importante per il mio gioco.
Domani la semifinale con Andy. Il tuo ultimo match con lui è stata la finale a Madrid lo scorso anno, trovi delle somiglianze tra questi due incontri?
Vedremo domani, non possiamo pensare niente perché sarà un match duro contro un grande avversario. Oggi ha giocato un gran match.
L’arbitro ha cercato di mitigare le persone al ristorante due volte, in che modo ti davano fastidio?
Non possiamo parlare di questo dopo aver giocato qui per 10 anni, è questo il fatto. Chi è abituato a giocare sul centrale sa che è così, non è una novità. Non possiamo parlarne sapendo che il giorno dopo giorno abbiamo la stessa storia.
Ma tu dovrai avere una opinione.
La mia opinione è che il torneo in 14 anni non è cambiato al riguardo, forse anche prima che io arrivassi qui la prima volta era uguale. Probabilmente perché non è un grande problema. Se lo fosse qualcosa cambierebbe.
Senza voler suscitare in te cattivi ricordi, la sconfitta con Andy a Madrid è stato uno dei tuo punti più bassi dello scorso anno?
No, ho perso in finale, l’anno scorso ho perso molti match prima di una finale. Non è stato un punto basso, è stato un buon torneo per me, fui capace di giocare ad un buon livello per diversi match. In finale non giocai il mio miglior incontro, ma cose del genere possono succedere. E domani sarà un’altra partita dura, avrò l’opportunità di giocare contro il secondo giocatore del mondo.
Come giudichi il tuo gioco in percentuale paragonato ai tuoi migliori anni sulla terra?
Non sono mai stato bravo in matematica, non posso conoscere le percentuali di una cosa del genere. La cosa più importante per me è che negli ultimi due tornei 1000 che ho giocato ho raggiunto due semifinali, di questo ho davvero bisogno.
Traduzione di Paolo Di Lorito