da Barletta, Alessandro Zijno
Le semifinali in programma sabato al circolo “Hugo Simmen” di Barletta per il Challenger da 50mila dollari organizzato da Vincenzo Ormas saranno prive dei colori azzurri, vista l’uscita degli ultimi due italiani oggi nei quarti di finale. Lorenzo Sonego è arrivato scarico mentalmente e forse anche fisicamente all’incontro contro il ceko Pavlasek, 21 anni e giocatore che presto vedremo nella top 100. In questo momento numero 119 del mondo, il campioncino di Bilovec fa onore alla scuola ceca, che sforna sempre tennisti di alto livello e che giocano gran bene, e anche oggi come nei giorni passati ha mostrato un tennis completo e anche un’ottima personalità in campo. Certamente è stato aiutato da Lorenzo Sonego, che avrà il suo best ranking la settimana prossima (dovrebbe essere 316 del mondo), ma che è arrivato con le batterie scariche, sia sul piano mentale che fisico e, pur non buttando via i punti, non è mai riuscito a ribattere i colpi profondi e veloci del ceco. Non è stato il solito Sonego. L’italiano ha perso subito la battuta nel primo game e al gioco successivo si è trovato in vantaggio 40-0 sul servizio avversario ma si è fatto recuperare e mentalmente ha pagato caro questo inizio difficile. Pavlasek si è portato a casa il set 6-2 e nel secondo set sulle ali dell’entusiasmo ha giocato il suo miglior tennis contro un avversario che non ne aveva più e ha chiuso facilmente 6-0.
L’altro azzurro in gara, Alessandro Giannessi, è stato invece condizionato da un infortunio, arrivato nei primi game del match, all’adduttore della gamba sinistra, che non gli ha permesso di esprimersi al meglio contro un avversario, lo spagnolo Lopez-Perez, che lottava su ogni palla e ha un ottimo gioco di gambe. In realtà era Giannessi a partire meglio e a strappare per primo la battuta al suo avversario, il quale però quando riusciva a spostare lo spezzino sul campo e a farlo rincorrere la pallina ovviamente si avvantaggiava della menomazione del ragazzo ligure e chiudeva il punto. Controbreak al quinto gioco e poi 5 giochi di fila nel primo set a favore dello spagnolo e 6-3 finale nel primo set. Nel secondo set Gianessi sembrava riprendersi e aveva tre palle break all’attivo non concretizzate, per la bravura dello spagnolo che non mollava un punto e si arrivava fino al 4-3 per Lopez senza break, quando purtroppo il dolore alla gamba si faceva sentire di nuovo forte per l’azzurro che cedeva il servizio, lamentandosi per la sofferenza fisica, e finiva col perdere 6-3 anche il secondo parziale.
Negli altri due quarti di finale grossa sorpresa ad opera di Jurgen Zopp, l’estone con un gioco solido e per nulla appariscente, che elimina la testa di serie numero uno, il brasiliano Rogerio Dutra Silva, in una partita che ha visto Zopp tornare ai fasti di un tempo (è stato anche numero 71 nel 2012). C’è da dire che Zopp nel corso della carriera è stato sfortunatissimo, spesso vittima di infortuni nei suoi momenti di maggior forma. Dal canto suo Rogerio Dutra Silva oggi è stato meno determinato nei momenti più importanti del match, come in occasione del tie break del primo set dove ha messo poche prime palle di servizio e compiuto errori non forzati che non è solito fare. Il suo coach Andres Schneiter, ottimo doppista passato, oggi non era certo felice ma è sicuro che al prossimo torneo Challenger a Torino Rogerio tornerà sui livelli che gli competono. Nell’ultimo quarto in programma oggi, lo svedese di origini etiopi Elias Ymer ha trionfato in tre set contro Gastao Elias, portoghese, dotato della testa di serie numero 4 del seeding.
Domani le semifinali saranno Zopp-Ymer e Lopez Perez- Pavlasek, con il ceco che diventa automaticamente il favorito del torneo.
Risultati:
J. Zopp b. [1] R. Dutra Silva 7-6(5) 6-4
[3] A. Pavlasek b. [Q] L. Sonego 6-2 6-0
[Q] E. Lopez-Perez b. A. Giannessi 6-3 6-3
[8] E. Ymer b. [4] G. Elias 4-6 6-3 6-4