[8] E. Ymer b. [3] A. Pavlasek 7-5 6-4 (da Barletta, Alessandro Zijno)
Si chiude il sipario sul torneo ATP Challenger “città della disfida” di Barletta, organizzato dalla Wave Productions del direttore Vincenzo Ormas – dotato di un montepremi di 50mila dollari – con una prestazione super dello svedese Elias Ymer, 20 anni e al momento numero 142 del ranking mondiale ma destinato comunque ad entrare nel fatidico club dei migliori 100 del mondo. Nella mattinata Ymer ha sfidato il talentuoso ceco Adam Pavlasek, 21 anni e numero 120 della classifica ATP (anch’esso in rampa di lancio) e l’incontro appariva molto equilibrato e senza break fino al 6-5 per Ymer che nel dodicesimo game si portava sullo 0-40 in suo favore e riusciva a chiudere al secondo set point. Questo primo set ben dimostra le caratteristiche, positive, dei due giocatori: l’uno, lo svedese “colored”, davvero granitico in difesa, con un gioco di gambe spettacolare e una resistenza invidiabile, ma capace di contrattaccare appena gli si presenta l’occasione; l’altro, il ceco, dotato di una completezza di fondamentali spettacolare, davvero con un gioco pulito e fluido da far visionare alle scuole tennis. Secondo set molto simile sul piano del gioco, con un Pavlasek però leggermente meno determinato, probabilmente un po’ frustrato dalla regolarità dello svedese. Senza break fino al 5-4 Ymer, al decimo gioco arrivava la palla match per lo svedese che alla prima occasione chiudeva costringendo all’errore Pavlasek. In un’ora e mezza di gioco Ymer vince il torneo, 7-6 6-4 nella partita decisiva contro Adam Pavlasek. Il vincitore porta a casa 90 punti pesantissimi per la classifica e circa 6mila euro lordi, ossigeno per ragazzi che hanno davvero tantissime spese. Per altro la famiglia di Ymer è benestante ma non ricchissima e Elias ha un fratello minore (e anche un altro di 11 anni) di 17 anni che sta seguendo lo stesso percorso di crescita tennistica con le spese che si possono facilmente immaginare e la bella storia è che Elias condivide con la famiglia i suoi guadagni proprio per permettere ai fratellini di inseguire il suo stesso sogno, lui che ormai si può dire che ce l’abbia fatta (almeno a diventare professionista). Seguendo il circuito da un po’ di tempo è possibile sbilanciarsi a favore di Pavlasek che se riuscirà a trovare maggiore continuità, sia durante la stessa gara, sia per tutta la durata dei tornei, potrebbe davvero entrare tra i più forti. Da parte sua Ymer non ha entusiasmato sul piano dei “fondamentali”: ha però dalla sua dei margini di miglioramento incredibili, proprio perché non sembra arrivato al suo massimo potenziale, e come atteggiamento in campo e fuori è già da top player.