È un programma che stimola lo spirito patriottico degli italiani, quello della seconda giornata dell’ATP 250 di Bucarest: tre infatti gli azzurri in campo, primo della lista Paolo Lorenzi (testa di serie numero 7), opposto all’argentino Diego Schwartzman. Dopo un passo falso in avvio di match che lo spedisce sotto 0-2, Lorenzi inanella cinque giochi vinti consecutivi e conquista il primo parziale alla prima occasione utile, 6-3. Sia Paolino che il suo avversario si rivelano abili a invertire l’inerzia dello scambio, che viene quindi raramente controllato per la sua intera durata da uno solo dei due tennisti. Il secondo set inizia in maniera più lineare, seguendo i turni di battuta per i primi due game. Poi Schwartzman perde il servizio e rivela una quasi totale assenza di armi utili a impensierire Lorenzi, che arriva bene su ogni palla e riduce gli errori al minimo. Il senese, pur restituendo uno dei break al momento di servire per il match, chiude nel turno di battuta successivo. Una prova concreta per lui, con tutte le percentuali a favore, che gli vale l’ottavo di finale contro il giapponese Taro Daniel.
Il match clou però è quello in cui il numero cinque d’Italia Marco Cecchinato ottiene la prima vittoria in carriera nel circuito maggiore, per di più superando un tennista di grande esperienza e talento come Marcos Baghdatis (addirittura finalista Slam nel 2006) e senza neppure mai perdere il servizio. Fin dalle prime battute Baghdatis appare leggermente appesantito, ma l’impressione è accentuata dallo stato di grazia del suo avversario: dopo qualche game interlocutorio, Cecchinato inizia a colpire entrambi i fondamentali con profondità e precisione. Baghdatis è costretto così a ricorrere spesso al back di rovescio difensivo, sul quale però il tennista di Palermo arriva sempre nella posizione ottimale per spingere. Aggiungendo la media di tre punti su quattro conquistati con la prima, il set d’apertura è conquistato senza problemi da Cecchinato per sei giochi a due. Nel secondo set Baghdatis gioca a briglia sciolta, procurandosi subito palla break con un passante lungolinea di rovescio a effetto in recupero che varrebbe da solo il prezzo del biglietto. Purtroppo per il cipriota, citando il celeberrimo duo Tommasi-Clerici, lo stesso colpo “non vale due” e Cecchinato annulla la palla break senza tremori. Nel settimo game del secondo set il numero 5 del seeding mette i piedi in campo e guadagna altre opportunità di break, ma Marco è ancora una volta freddissimo, in special modo sulle palle corte, una costante vincente del suo match. E sono le stesse palle corte con le quali qualche game più tardi strapperà il servizio a Baghdatis, prendendosi gli ultimi due punti del match e un primo, attesissimo successo in un tabellone principale di un torneo ATP.
L’unica nota negativa, a livello di vittorie e sconfitte, arriva da Andrea Arnaboldi, sconfitto in due set dall’olandese Robin Haase. L’inizio di match ha visto l’italiano subito indietro 0-3 con doppio break, ma una reazione lo ha portato ad annullare sei set point – i primi cinque in risposta, in un game eterno – e fino al tie-break, dove è stato Haase a rimontare e imporsi. Nel secondo parziale Arnaboldi fallisce il sorpasso sul 3-2 e servizio e viene rimontato fino a perdere 4-6, pur annullando il primo dei due match point con una pregevole veronica. Eliminata la testa di serie numero 8 Paul-Henri Mathieu dal qualificato Radu Albot, mentre un altro qualificato, Aldin Setkic, costringe Fernando Verdasco al terzo set.
Risultati:
L. Pouille b. D. Lajovic 6-3 6-4
[7] P. Lorenzi b. D. Schwartzman 6-3 6-4
D. Gimeno-Traver b. A. Mannarino 3-6 6-4 6-
M. Cecchinato b. [5] M. Baghdatis 6-2 6-4
R. Haase b. [Q] A. Arnaboldi 7-6(4) 6-4
I. Marchenko b. D. Sela 6-4 4-6 6-4
F. Verdasco b. [Q] A. Setkic 6-7(5) 6-1 7-5
[Q] R. Albot b. [8] P.H. Mathieu 7-6(0) 2-6 6-1