L’Agenzia Mondiale Anti-Doping ha comunicato di aver sospeso temporaneamente dal novero dei laboratori abilitati agli esami, il centro di Pechino. La struttura cinese avrebbe fallito il soddisfacimento dei requisiti dettati dallo Standard Internazionale dei Laboratori (ISL).
La sospensione, con effetto immediato, proibisce al Laboratorio di portare avanti qualsiasi attività anti-doping riconducibile alla WADA, incluse analisi di urine o sangue. Durante questo periodo di sospensione, i campioni dovranno essere trasportati in sicurezza presso altri laboratori accreditati dalla WADA. Il Laboratorio sospeso, secondo il Codice Mondiale dell’Anti-Doping, potrà impugnare questa decisione davanti alla Corte d’Arbitrato dello Sport entro 21 giorni dall’apprendimento della notizia.
Durante il periodo di sospensione, il Laboratorio dovrà seguire un procedimento di cinque step, per rimediare alle proprie mancanze. Se il Comitato Disciplinare approva i progressi svolti durante il procedimento, il Laboratorio potrà richiedere la riammissione e il rinnovo dell’accredito anche prima del termine di quattro mesi a cui ammonta la sospensione. Secondo lo Standard Internazionale dei Laboratori (ISL), la WADA è responsabile per gli accrediti e le eventuali riammissioni dei laboratori anti-doping, così da assicurarsi direttamente del mantenimento degli standard di qualità. Ogni qualvolta un laboratorio non soddisfa i requisiti dettati dalla ISL, la WADA può sospenderne l’accredito.