dal nostro inviato
Ultimo turno di qualificazioni oggi al TC Garden prima del grande inizio del main draw di domani alle ore 14. Moltissimi gli appassionati che in questa domenica hanno riempito le tribune dei campi del Tennis Club per ammirare i professionisti alla ricerca di gloria nel tabellone principale. I primi a scendere in campo sono stati l’ungherese Fucsovics, testa di serie numero 1 del tabellone di quali e il russo Karlovskiy con il magiaro superfavorito che non ha faticato moltissimo nell’imporre la propria superiorità tecnica ed ha chiuso il match in due set 6-3 6-4. Attenzione a Fucsovics, calato un po’ in classifica ma mina vagante nel main draw del Challenger romano, giocatore fisicamente molto forte e comunque dotato di ottima tecnica, soprattutto da fondo. La sorpresa di giornata è arrivata dall’indiano Sumit Nagal, ancora sconosciuto al grande pubblico ed anche a quello più avvezzo ai challenger visto che finora la sua attività si era limitata prevalentemente ai tornei Futures. L’indiano ha solo 18 anni, ma ha un atteggiamento in campo già maturo, sia sul piano tattico sia su quello mentale e il suo body language è per lo più ispirato dalla positività: attualmente è 411 del ranking ATP (best ranking 396 due mesi fa) e se pensate di vedere un giocatore tipico indiano vi sbagliate, il giocatore è adattissimo alla terra battuta, sebbene un po’ leggerino (di fisico e di colpi), visto anche che carica bene in top spin. Insomma un buon prospetto da tenere d’occhio, anche se a 18 anni di strada ne ha ancora molta da fare e siamo sicuri che pagherà la poca abitudine a questi livelli nei prossimi incontri, quando affronterà giocatori più solidi rispetto al tedesco Krawietz battuto oggi. Non dimentichiamoci che a livello Junior l’indiano è stato uno dei giocatori più forti arrampicandosi nel 2015 fino alla posizione numero 23 della classifica di categoria. L’indiano si allena alla tennis-university targata Schuettler-Waske ed è seguito direttamente da Mariano Delfino, 39enne argentino, di poche parole ma molto determinato: insieme a Nagal nel team dell’academy tedesca anche l’altro indiano Balaji, più o meno dello stesso livello ma già 26enne. Negli altri incontri Ferreira Silva ha superato un Horansky troppo falloso in due set piuttosto veloci, mentre Ivan Nedelko a 29 anni sta trovando la sua migliore stagione e si è qualificato oggi ai danni del giapponese Uchiyama, battuto in quasi due ore di gioco 6-3 7-6. Girando per il meraviglioso circolo romano abbiamo avuto l’occasione di incontrare e salutare Mario Laurenti, giornalista e vecchio amico del nostro Direttore Ubaldo Scanagatta, che con commozione ricordava un doppio giocato al Foro Italico appunto con il Direttore, e udite udite Laver e Amritraj. Domani dalle 14 cominceranno gli incontri del main draw, primo incontro un interessantissimo Krajinovic- Ungur: il serbo è una vecchia promessa del tennis mondiale che ancora non è maturato completamente mentre Ungur, 31 enne romeno allenato dal nostro Fanucci, è senz’altro un giocatore adattissimo alla terra battuta e che in buona giornata può battere chiunque. Oggi era accompagnato dalla moglie Liana Gabriela Ungur, ex giocatorice professionista (nonché figlia del campione di calcio ilie Balaci), ed ora coach di Cristina Dinu, nome emergente del panorama tennistico femminile romeno, sempre molto ricco per altro. La signora Ungur ci confida che crede molto nella sua connazionale e che sta lavorando sul piano mentale e caratteriale visto che la giocatrice è già ben dotata di fondamentali. A noi è capitata di vedere la Dinu in vari tornei e pur criticando qualche atteggiamento non proprio simpatico (che ci auguriamo abbia abbandonato) ci è sempre sembrata una ottima giocatrice molto completa: data anche la disciplina che la Ungur ha sempre richiesto anche a sé stessa siamo convinti che riuscirà a portare la Dinu piuttosto in alto. L’incontro successivo sul centrale vedrà Volandri affrontare il cinese Li con i favori del pronostico, e successivamente esordirà Jiri Vesely, testa di serie numero 1, contro il turco Ilhan che ha il grande merito di trainare un paese grande come la turchia verso la passione per il tennis assai crescente. Ilhan è senz’altro il giocatore turco più forte ma dietro di lui, e forse anche grazie a lui, stanno crescendo delle buone leve come Cel Ilkel, 20 anni, che abbiamo avuto il piacere di vedere al challenger di Bergamo dove perse da Lorenzo Sonego lottando fino all’ultimo game (finì 6-4 al terzo per il nostro giovane campione).
Risultati:
[1] M. Fucsovics b. E. Karlovskiy 6-3 6-4
[2] F. Ferreira Silva b. [6] F. Horansky 6-2 6-4
[3] I. Nedelko b. [5] Y. Uchiyama 6-3 7-6(3)
[8] S. Nagal b. K. Krawietz 7-5 6-4