dal nostro inviato a Madrid
Mentre le prime ombre della sera calavano su Madrid, Karin Knapp e Margarita Gasparyan si davano battaglia sul campo 5, con tanto di musica e rumori vari tutt’attorno. Una battaglia durata due ore e finita particolarmente bene per la nostra giocatrice.
“Sono molto contenta, avevo davvero bisogno di questa vittoria. All’inizio avevo troppa fretta di chiudere il punto e, anche se ero sempre io a comandare gli scambi, finivo per commettere troppi errori”.
Poi, due palle-break annullate nel primo gioco del secondo set e tre, da 0-40, nel terzo.
La partita lì ha preso una piega diversa perché finalmente mi sono rilassata, ho trovato la giusta profondità e anche le gambe reagivano meglio. Nelle tre sconfitte patite quest’anno avevo avuto problemi di continuità ma credo sia inevitabile dopo sette mesi lontano dalle gare.
Senza dubbio. Ti abbiamo vista provare il servizio in allenamento, avevi difficoltà nel lancio di palla?
In parte sì ma il vento non ha aiutato molto oggi. Stiamo lavorando sulla battuta per vedere di migliorare la percentuale di prime palle.
L’unica volta che eri stata qui, nel 2014, avevi perso malamente contro la Jovanovski. Oggi è andata decisamente meglio.
(Karin sorride e gli occhi le si illuminano) Certo, questa è una vittoria importante per la mia fiducia dopo questi mesi difficili. Speriamo di proseguire su questa strada.
Il futuro prossimo si chiama Simona Halep.
Sono contenta di affrontare una Top-10 perché, anche se sarà dura, so che si tratterà di un match in cui potrò misurarmi con un’avversaria di grande valore. Ci ho giocato contro l’anno scorso in Australia e, anche se ho perso, è stata una buona partita. Vediamo cosa succederà.