D. Cibulkova b. [1] A. Radwanska 6-4 6-7(3) 6-3 (Bruno Apicella)
Cade anche la testa di serie numero 1 del torneo Premier Mandatory di Madrid, Agnieszka Radwanska, sconfitta in tre set, e dopo due e ore e quaranta minuti di battaglia, dalla slovacca Dominika Cibulkova. È stata una vera e propria lotta il match che ha chiuso il programma sul Manolo Santana e che ha permesso all’ex top ten, oggi numero 38 del ranking WTA, di vendicare la sconfitta contro la numero 2 rimediata quest’anno nel torneo di Indian Wells. Un match molto combattuto in cui le due giocatrici non si sono risparmiate sul campo, come dimostrano i 43 vincenti a testa contati alla fine dell’incontro. Cibulkova ha spinto su ogni colpo, mentre Radwanska ha cercato di contenere l’aggressività dell’avversaria ma ha dimostrato, ancora una volta, il poco feeling con la terra battuta. Il servizio ha avuto una valenza relativa dal momento che sono stati tanti i break subiti nel corso dell’incontro. Radwanska è stata la prima ad andare in vantaggio nel primo set ma è stata subito inseguita dall’avversaria: con la polacca che ha giocato sempre in difesa mentre Cibulkova ha cercato di variare il gioco utilizzando anche il drop shot. Radwanska ha provato a reagire variando il gioco e offrendo palle diverse all’avversaria, ma non appena accorciava veniva subito aggredita da Cibulkova che è riuscita a chiudere il parziale per 6-4. Nel secondo set la slovacca ha continuato a macinare gioco e a salire prima sul 3-1 e poi sul 5-3 trovandosi a servire per il match. A questo punto Radwanska ha alzato il livello del suo gioco. Variando e soprattutto trovando la chiave giusta per rispondere al servizio di Cibulkova che, al momento di chiudere, ha subìto prima il break e poi il game della parità. Radwanska è salita sul 6-5 ma, a sua volta, non è riuscita a chiudere subito per il set che è stato poi deciso dal tie-break. Con la polacca che è salita in cattedra e giocando con intelligenza ha realizzato un punto più bello dell’altro che le hanno permesso di portare a casa il parziale per 7 punti a 3. In apertura di terzo set è stata proprio la polacca a continuare forte ma sul 2-0 e servizio Radwanska ha subito ancora una volta l’aggressività della slovacca che, nonostante le due ore e mezza di gioco, ha continuato ad aprirsi il campo e trovare vincenti. Da questo momento Radwanska non terrà più un turno di battuta e Cibulkova concretizza e chiude per 6-3. Conquistando così la prima vittoria della stagione su una top-five.
B. Strycova b. [2] A. Kerber 6-4 6-2 (Benedetto Napoli)
Angelique Kerber e Barbora Strycova sono le protagoniste del secondo match di giornata dell’Estadio 3. Nei quattro precedenti disputati dalle due la campionessa degli Australian Open non ha mai concesso nemmeno un set alla vincitrice di quattro Fed Cup. Sotto il sole che illumina e riscalda la capitale spagnola l’incontro fatica a infiammarsi: difatti entrambe mantengono abbastanza agevolmente ogni personale turno di servizio senza concedere episodi o punti degni di nota. La svolta arriva nel decimo game quando uno sciagurato turno alla battuta della Kerber concede alla ceca i primi tre set point del match. Alla tennista di Brema non bastano i successivi due vincenti di dritto visto che la Strycova fa suo il set grazie a una strepitosa demi-volée dall’altissimo coefficiente di difficoltà.
Il secondo atto si apre come si era concluso il primo. La Kerber concede il break (doppio fallo sanguinoso) e in un battibaleno la finalista a Dubai si porta sul 3-0. La recente vincitrice di Stoccarda finalmente ritrova il proprio servizio e nel quinto gioco riesce a brekkare la ceca, giocando un game strepitoso sotto il piano atletico. Il break però è un fuoco di paglia e viene immediatamente riconsegnato grazie a un dritto divenuto di colpo troppo ballerino. La ceca si mostra solidissima nel successivo turno al servizio e si porta a un game dalla vittoria in vantaggio di un break. La Kerber quest’oggi non sembra in grado di trovare il bandolo della matassa. Tanti, troppi errori per la tedesca che non è entrata in campo con la cattiveria e la fame da fighter che da sempre la contraddistinguono. Nell’ottavo game l’ennesimo doppio fallo concede tre match point alla tennista di Plzen; la numero 3 del ranking WTA riesce faticosamente a recuperare e portare il gioco ai vantaggi, ma al quarto match point l’ennesimo non forzato della Kerber regala il secondo turno alla no. 33 WTA. Il brutto match giocato dalla tedesca non può mettere in secondo piano la mostruosa prestazione della Strycova. Precisa e pulita sia di dritto che di rovescio, devastante al servizio e a rete, la ceca ha letteralmente concesso solo le briciole alla sua avversaria. Secondo turno non facile contro Madison Keys, ma questa Strycova, in questo stato di forma fisica e mentale, ha tutto per essere considerata una possibile outsider di questa edizione del Mutua Madrid Open.
[10] T. Bacsinszky b. A. Petkovic 6-4 2-6 6-3 (Domenico Giugliano)
In uno degli incontri più interessanti del primo turno del torneo premiere di Madrid, la svizzera Timea Bacsinszky batte in tre set Andrea Petkovic. Era soltanto il secondo incontro tra le due tenniste. L’unico precedente era datato nel 2008 a Gold Coast e vide, anche in quell’occasione la svizzera vincente. Il match odierno ha visto un primo set molto equilibrato, deciso da un solo break, ottenuto nel terzo game. La Bacsinszky ha avuto spesso delle difficoltà nei propri turni di battuta. Ha salvato tre palle break e vinto 4 games ai vantaggi. Chiude al decimo gioco con il punteggio di 6-4. Nel secondo set la Petkovic cambia marcia e strappa per due volte la battuta all’avversaria nei primi 4 games. Si porta sul 5-0, ha un momento di distrazione, permettendo alla Bacsinszky di recuperare un break, ma chiude per 6-2. Il set decisivo è molto equilibrato. Sul 2-2 Timea strappa il servizio alla Petkovic e annulla due palle break nel turno successivo di battuta. La partita cambia e la Petkovic non ha più chances, arrendendosi dopo due ore e 20 di gioco alla svizzera, che affronterà nel prossimo turno la Makarova.
S. Halep [6] b. M. Doi 6-0, 6-3 (Milena Ferrante)
Una stagione sinora così così per Simona Halep che, pur con le discrete prestazioni sul cemento americano, ha deluso nel primo slam di stagione, anche a causa di problemi fisici. La rumena rimane comunque a galla nelle zone alte della classifica, senza acuti ma con sufficiente continuità. La terra, tra l’altro, dovrebbe piazzarsi seconda tra le sue superfici preferite, avendole fatto conquistare, tra l’altro, una finale al Roland Garros. Decisa a non farsi imbrigliare dall’avversaria, Halep parte subito all’arrembaggio, picchiando con dritto e rovescio, e intasca un vantaggio di 4-0. La giapponese Doi, di fatto, non riesce a insistere sul colpo più debole dell’avversaria, lasciandola così giostrare con il rovescio, che la rumena distribuisce senza eccessivi patemi da una parte all’altra del campo. Doi va presto sotto 8-0, anche a causa dei molti errori di dritto. Un passaggio a vuoto consente alla giapponese una parziale ripresa nel secondo set, ma il suo gioco è troppo leggero per resistere al fuoco di fila della Halep che chiude, con un pizzico di fortuna, con un nastro sul match point. Una prestazione quasi senza macchia per la rumena, la quale potrebbe avanzare abbastanza agevomente anche nel prossimo turno.
[4] V. Azarenka L. Robson 6-4 6-2 (Bruno Apicella)
Victoria Azarenka soffre un set ma avanza al secondo turno battendo in due set, per 6-4 6-2, una buona Laura Robson che sta provando a ricominciare una nuova carriera dopo due anni caratterizzati da diversi infortuni. Vika inizia la stagione sulla terra rossa dopo il mese di mese di marzo eccezionale che le ha regalato la conquista dei due Premier Mandatory di Indian Wells e Miami. La testa di serie numero 4 (e n. 5 del ranking WTA) scende in campo sull’Arantxa Sanchez affrontando la giocatrice britannica sprofondata al numero 426 del ranking. La tattica di Laura Robson è chiara: spingere su ogni colpo, cercare di chiudere subito il punto con dei vincenti e impedire che lo scambio si allunghi. E se da un lato riesce ad ottenere dei bellissimi punti, dall’altro lato si prende grandi rischi e commette molti errori gratuiti. È Vika la prima ad ottenere il break con Laura Robson che non molla e prova a rientrare in partita. Sul 4 a 3 i colpi piatti e anticipati di Robson mettono in difficoltà Vika e rende il turno di servizio. Robson è al servizio e ha una palla per il game ma Vika gioca meglio i punti importanti e conquista il 5 a 4. Il turno di battuta di Azarenka non è dei più semplici e la bielorussa dopo aver concesso una palla per la parità riesce a chiudere con delle buone prime il parziale per 6 giochi a 4.
Il secondo set inizia con Vika che sale subito sul 4 a 1. Robson prova a lottare ma Vika, nonostante qualche doppio fallo di troppo, nei momenti decisivi trova aiuto dal servizio. Robson conquista dei bei vincenti ma fatica soprattutto negli spostamenti laterali anche se quando si trova a servire per allungare la partita annulla 5 match point a Vika. Azarenka rimanda la chiusura dell’incontro al suo turno di battuta che conquista al sesto match point e dopo aver annullato la palla per il 5 a 3. Per Azarenka, ora, il secondo turno con la francese Alizé Cornet; per Robson una buona partita giocata soprattutto nel primo parziale ad un buono livello. Un match, quindi, dal quale ripartire per ritrovare, nei prossimi tornei, continuità e fiducia nel suo gioco.
[5] P. Kvitova b. [WC] L. Arruabarrena 6-3 6-2 (Riccardo Sozzi)
Giorno d’esordio quest’oggi per Petra Kvitova, che qui a Madrid è Defending Champion. Il match odierno la pone di fronte alla wild-card spagnola Lara Arruabarrena, nr.76 del ranking WTA, non vi sono precedenti tra le due.
L’inizio non è dei più entusiasmanti, con la Kvitova che da l’impressione di essere leggermente impacciata, limitandosi a cercare di fare la cosa giusta senza strafare; tutto il contrario di ciò che nel frattempo accade dall’altra parte della rete, con la spagnola che dimostra di reggere bene lo scambio da fondo, sintomo anche questo di un inizio di partita difficile per la quinta teste di serie che per due volte è costretta ai vantaggi per difendere il servizio.
Sul 3-2 in favore della giocatrice ceca entra in campo il suo coach Frantisek Cermak, da poco approdato sulla panchina della due volte campionessa di Wimbledon; un breve scambio di battute sembra rianimare la Kvitova che ora alza l’asticella del suo gioco. Sul 3-4 la Arruabarrena subisce il break che chiude il primo parziale spedendo in corridoio di qualche millimetro un lungolinea di rovescio altrimenti vincente, un’po di rammarico per la spagnola che ha pagato caro l’unico suo momento di difficoltà del primo set.
Il secondo parziale è un monologo della ceca, che alterna fantastici vincenti di puro anticipo ad errori abbastanza banali, non una novità per lei, ma d’altra parte l’avversaria odierna non dimostra di avere il gioco per poter infastidire più di tanto la campionessa uscente, che ottenendo il doppio break nel quinto gioco scrive la parola fine all’incontro durato poco più di un’ora.
Non eccelsa la prova di Petra Kvitova che, seppur non rischiando quasi mai, troppo spesso alterna alti e bassi, che andando avanti nel torneo potrebbero costarle davvero caro; non malvagia al contrario la partita di Lara Arruabarrena che ha pagato soprattutto nel secondo set la grande differenza tecnica tra lei e la sua avversaria, dopo un primo parziale in cui male non aveva fatto.
[3] G. Muguruza b. A.K. Schmiedlova 6-2 7-5 (Emmanuel Marian)
Esordio tra luci e ombre a Madrid per la testa di serie numero 3 Garbine Muguruza. La spagnola batte per la quarta volta in quattro incontri Anna Karolina Schmiedlova, in questo momento probabilmente la tennista più sfiduciata del circuito: la slovacca in stagione conta appena due vittorie, l’ultima risalente ormai a tre mesi fa, quando in Fed Cup ebbe ragione di Arina Rodionova. Garbine in avvio sbaglia molto, faticando a prendere le misure al Manolo Santana, ma il fatto non le impedisce di avvantaggiarsi di un break dopo un combattuto terzo game, durato quattordici punti e chiuso dal terzo doppio fallo di Anna. La numero 34 del mondo prova a metterci l’anima e quasi fa tenerezza, mentre corre da una parte all’altra del campo producendosi in estremi tentativi di difesa, ma ogni punto dell’avversaria, che dispone di colpi di rimbalzo infinitamente più pesanti, è una picconata alla sua fragile tenuta mentale. Schmiedlova concede altre tre palle break consecutive nel quinto gioco e con il quinto doppio fallo manda Garbine avanti 4-1, cedendo di fatto il primo parziale. La nativa di Caracas nella seconda frazione si porta per ben due volte avanti di un break, ma al servizio le sue percentuali con la prima crollano sotto al 40% e Anna, in un estremo tentativo di ribellione, risale fino al 5-4 e 40 pari. La numero 4 del ranking riesce tuttavia a salvarsi e, nell’arrivo in volata, strappa la battuta nell’undicesimo game con una risposta vincente, per poi chiudere nel turno di servizio successivo al secondo match point. Una Muguruza piuttosto appannata sfiderà per un posto agli ottavi la vincitrice dell’incontro tra Irina-Camelia Begu ed Eugenie Bouchard.
[8] C. Suàrez Navarro b. T. Babos 3-6 6-2 6-3 (Bruno Morabianco)
Carla Suarez Navarro vince in rimonta, contro l’ungherese Timea Babos, al termine di una gara durata 3 set aggiudicandosi anche il terzo scontro diretto su tre, contro l’avversaria odierna. Primo set di marca tutta magiara, con la Babos lesta ad approfittare delle incertezze della testa di serie numero 8 del WTA Premier spagnolo, manifestatesi fin da subito, durante i primi due turni di servizio della spagnola, abile a recuperare il primo ma a cedere in malo modo in quello successivo. Il vantaggio della Babos si è allungato fino al 5-1 cui ha dovuto subire un tentativo di mini rimonta, stoppando la spagnola sul 6-3 finale. Nonostante un primo set al di sotto delle proprie abilità, la Suarez Navarro, nella seconda frazione di gara, è ritornata sui propri livelli coi primi tentavi immediati di strappare il servizio nel secondo game. Successivamente impegnata a contenere la Babos annullandole ben 4 palle break nel suo turno di servizio, al terzo game, che sarebbero stati decisivi per l’esito finale del match, ha dovuto attendere pazientemente il sesto gioco per strappare il servizio all’ungherese per allungare il vantaggio sul 4-2, per chiudere il parziale col punteggio di 6-2 vincendo 4 giochi consecutivi. La striscia di giochi vincenti per la spagnola è continuata anche nella terza frazione di gara con la Suarez Navarro avanti subito 3-0, gestendo il comodo vantaggio fino al 5-1 quando ha dovuto subire un inaspettato break e rinviare la vittoria nel successivo suo turno di servizio chiudendo al terzo match point utile. Nel prossimo turno la Suarez Navarro affronterà Sabine Lisicki che ha agevolmente superato in due set la qualificata Puig.
Altri incontri
L’altra sorpresa di giornata è l’eliminazione di Svetlana Kuznetsova, finalista lo scorso anno a Madrid ed accreditata della testa di serie numero 9. Lo stato di forma della russa era comunque un’incognita, dal momento che aveva deciso di non disputare la semifinale a Praga due giorni fa per un problema addominale. In più la sorte le aveva riservato un’avversaria particolarmente in forma, la tedesca Laura Siegemund che ha impressionato tutti a Stoccarda la settimana scorsa. Quest’oggi la russa, dopo aver ceduto a zero il primo parziale, ha messo in mostra le sue doti da combattente ed è riuscita a portare la sfida al terzo nel quale ha poi perso per 6-3. Repubblica Ceca sugli scudi in giornata: all’impresa della Strycova e alla vittoria di Petra Kvitova, fanno eco Karolina Pliskova, vincitrice in due set su Lourdes Dominguez Lino, e Lucie Safarova che soltanto nel primo set, vinto al tie-break, ha accusato le fatiche di Praga. Agevole successo anche per l’altra finalista di Praga, Samantha Stosur
Risultati:
D. Kovinic b. [7] R. Vinci 6-4 6-2
[13] Ka. Pliskova b. [WC] L. Domìnguez Lino 6-2 6-1
A. Pavlyuchenkova b. L. Tsurenko 6-2 6-1
D. Gavrilova b. [LL] H. Watson 7-5 6-4
[8] C. Suàrez Navarro b. T. Babos 3-6 6-2 6-3
B. Strycova b. [2] A. Kerber 6-4 6-2
M. Keys b. [Q] A. Riske 1-6 6-3 6-4
[Q] P.M. Tig b. D. Kasatkina 6-3 4-6 6-2
[Q] E. Vesnina b. J. Ostapenko 7-5 6-0
[3] G. Muguruza b. A.K. Schmiedlova 6-2 7-5
[5] P. Kvitova b. [WC] L. Arruabarrena 6-3 6-2
S. Lisicki b. [Q] M. Puig 6-1 6-3
[Q] L. Chirico b. M. Niculescu 7-5 6-1
[4] V. Azarenka b. L. Robson 6-4 6-2
[14] A. Ivanovic b. [Q] K. Siniakova 6-3 3-6 6-4
[WC] S. Cirstea b. J. Jankovic 6-4 6-3
[11] L. Safarova b. C. Vandeweghe 7-6(4) 6-1
C. Garcia b. J. Konta 6-4 2-1 rit.
[Q] M. Lucic-Baroni b. K. Mladenovic 6-2 6-3
[6] S. Halep b. M. Doi 6-0 6-3
I.C. Begu b. E. Bouchard 6-4 3-6 6-4
[Q] L. Siegemund b. [9] S. Kuznetsova 6-0 3-6 6-3
S. Stosur b. [WC] S. Sorribes Tormo 6-1 6-3
[10] T. Bacsinszky vs A. Petkovic 6-4 2-6 6-3
K. Knapp vs M. Gasparyan 4-6 6-3 6-2
D. Cibulkova b. [1] A. Radwanska 6-4 6-7(3) 6-3