Roger Federer raggiunge il secondo posto per la prima volta nel 2016, dopo essere stato relegato in terza posizione per sei mesi da novembre 2015, alla vigilia del torneo di Bercy. La classifica lo vede a pari punti con Andy Murray, ma secondo le regole dell’ATP è lo svizzero ad aggiudicarsi lo spareggio. Cogliamo l’occasione per spiegare come si comporta l’ATP in caso di pari punti in classifica. Questo il regolamento, capitolo 9.03.E:
E. Ties. When two or more players have the same total number of points, ties shall be broken as follows:
1) the most total points from the Grand Slams, ATP World Tour Masters 1000 mandatory tournaments and Barclays ATP World Tour Finals main draws, and if still tied, then,
2) the fewest events played, counting all missed Grand Slams, ATP World Tour Masters 1000 tournaments they could have played (as described under A. above) as if played, and if still tied, then,
3) the highest number of points from one single tournament, then, if needed, the second highest, and so on.
Per dirimere la disputa è sufficiente il primo criterio di spareggio, si vede chi ha totalizzato più punti in una classifica parziale che tiene conto soltanto dei risultati dei tornei del Grande Slam, dei Masters 1000 obbligatori e delle ATP Finals. Andando a vedere i loro ranking breakdown (che il sito web dell’ATP mostra molto meglio di quanto facciano i colleghi della WTA), vediamo infatti quali sono i punti validi per la classifica di Murray e Federer:
ANDY MURRAY
ROGER FEDERER
Lo scozzese totalizza 6120 punti (200 punti alle Finals, 2820 negli Slam e 3100 nei Masters 1000) e 6180 i punti di Federer (1000 punti alle Finals, 3480 negli Slam e 1700 nei Masters 1000). Nel computo non si tiene conto dei punti del torneo di Montecarlo che non è un Masters 1000 obbligatorio e che, ai fini della classifica, viene considerato “come un 500” che dà i punti di un 1000. Con Montecarlo il risultato avrebbe invece visto Murray confermarsi al secondo posto. Probabilmente si tratta di un avvicendamento che durerà una sola settimana perché Federer, per restare in seconda posizione anche la settimana prossima ed essere accreditato della testa di serie n. 2 a Parigi, deve quantomeno confermare la finale di Roma 2015 e sperare che Murray non vada oltre il gli ottavi dello scorso anno (in tal caso resterebbero appaiati e vale quanto detto oggi). Se Murray dovesse superare gli ottavi, Federer manterrebbe la seconda piazza soltanto aggiudicandosi per la prima volta il titolo capitolino ma solo se in finale non incontra Murray, che a Roma ha probabilmente un tabellone più agevole.
Situazione analoga per Rafael Nadal che difficilmente potrà arrivare in quarta posizione ai fini del seeding per il Roland Garros. Per superare Stan Wawrinka lo spagnolo dovrà quantomeno arrivare in finale a Roma e sperare che Wawrinka incappi in un’altra sconfitta all’esordio oppure vincere il torneo e sperare che Stan si fermi in semifinale. In ottica testa di serie per Parigi, Joao Sousa con i quarti di finale raggiunti a Madrid si porta per la prima volta in classifica al numero 30 e a Roma potrà solo far meglio del primo turno del 2015.
Segnaliamo nelle retrovie il ritorno di Filip Krajinovic in top 100 grazie alla finale dell’ATP Challenger Roma Garden. Il vincitore, Kyle Edmund, raggiunge invece il suo best ranking al numero 82.
ATP TOP 15
Per quanto riguarda la Race, riprende la cavalcata di Novak Djokovic. Milos Raonic, nonostante i due buoni quarti di finale a Montecarlo e Madrid, deve piegarsi a Murray e Nishikori, più a loro agio sulla terra battuta e che si sono alternati nel ruolo di runner up dei due tornei.
RACE TOP 15
ITALIANI TOP 300
Simone Bolelli, lo avevamo già detto la scorsa settimana, lascia la top 100, speriamo in un suo buon ritorno a Parigi. Fognini resta in posizione n. 31 ma a Roma difende preziosi 90 punti e la testa di serie al Roland Garros, a meno di ritiri da parte di coloro che lo precedono, potrebbe non essere al sicuro. Allarghiamo l’orizzonte ai primi 300 per vedere qualche buon movimento, ma non da parte di un giovane: Filippo Volandri, che nel Masters 1000 di Roma vedremo nella duplice veste di giocatore e commentatore TV, risale fino al n. 203 grazie alla semifinale del torneo cadetto della capitale.