Parlaci del match di oggi. È la tua prima vittoria sulla terra quest’anno?
Sì. È il mio terzo torneo su terra in questa stagione e sono certamente felice di avere appena giocato un altro match qui e di essermi data un’opportunità di giocare di nuovo domani. Penso che sia la miglior sensazione per uscirne e ovviamente per trascorrere un altro giorno in questa grande città.
Parlaci di come hai giocato oggi.
Sono molto felice di come ho affrontato le condizioni. C’era del vento e le condizioni sono abbastanza pesanti. Sono molto felice di aver giocato bene le mie carte. Penso che mi abbia dato lo slancio l’aver vinto alcuni game lottati. Sono contenta di ritornare domani.
Domani affronterai Roberta Vinci e probabilmente giocherete sul Centrale. Sei mai stata sul campo principale qui?
Ci sono stata. Mi sono allenata sul centrale sabato con Carla, quindi sono riuscita a palleggiare lì una volta, che è un fatto positivo. È un grande campo. È veramente interessante. È molto più piccolo di quanto ti aspetteresti, ma arriva molto in alto. È piuttosto interessante. È certamente diverso. Giocare su quel campo sarebbe una bella esperienza, ma in qualunque campo giocheremo, sono sicura che ci sarà un grande pubblico a circondarci.
Possiamo dire che i giocatori locali sono molto patriottici.
Sarà come una partita di calcio.
Esattamente. Sarai la squadra ospite?
Certamente. Ho sempre detto che non è importante avere il pubblico che sta con te o contro di te. Penso che come giocatore il fatto di avere quel rumore, quell’energia, sia la cosa più emozionante.
Non sappiamo ancora se giocherete sul Centrale o sul Pietrangeli, che agli italiani piace molto, il campo con le statue.
Mi sentirò come un gladiatore.
C’è un’atmosfera più da gladiatore. 4000, 5000 spettatori. Li senti più che sul Centrale. Hai ottenuto ottimi risultati sui campi veloci in Australia e agli US Open. Mi puoi dire qualcosa sulla terra? C’è qualcosa che non ti piace molto della terra, o è la tua superficie preferita, oppure no?
Non ho una superficie preferita. Ho sempre detto così e continuo a dirlo. Queste sono nuove esperienze per me. Non avevo mai giocato a Madrid e non avevo mai giocato qui. Sto certamente facendo nuove esperienze. Ho bisogno di accumulare molte ore sulla terra. Negli ultimi dieci mesi ho accumulato molte ore sui campi veloci. Mi piace stare qui e spero di rimanerci il più a lungo possibile. Spero che il lavoro che ho svolto su questa superficie dia dei risultati non solo il prossimo anno, ma anche sulla prossima superficie su cui giocherò.
Vorrei sapere se hai visto Roberta Vinci battere Serena Williams agli scorsi US Open, se ti ricordi qualcosa di quel match, e che cosa pensi di lei? L’hai mai affrontata?
Non l’ho mai affrontata. Mi sono allenata con lei una volta a Wimbledon un paio di anni fa. È una giocatrice incredibilmente talentuosa e meravigliosa. Non avevo visto il match contro Serena, ma avevo visto gli highlights. Non vedo l’ora di giocare. Vedremo come andrà.
Per alcuni motivi, Roberta Vinci non ha mai vinto molto qui a Roma. Ha giocato molte volte. È arrivata al terzo turno soltanto in una occasione. Questa è la prima volta che ha un bye al primo turno, perché non era mai stata in top 10. Pensi che ci sia un motivo? Forse perché sente la pressione di giocare in casa come molti altri? Non so se tu senti questa pressione quando giochi a Wimbledon, o al Queen’s se partecipi a quel torneo.
Per fortuna non gioco al Queen’s. Mi piacerebbe, ma non sono del sesso giusto.
Pensi che la pressione possa essere un fattore determinante?
Penso che la pressione esista ovunque e non solo nel tennis, ma in qualunque professione. Penso che solo lei sappia che cosa la influenza. Forse non è per questo motivo. Forse ha giocato degli ottimi match, ma le è andata male. Non ho mai visto i suoi incontri qui, quindi non lo so. Ma domani è un altro giorno. Sarà una nuova esperienza per entrambe e cercheremo di rendere al massimo secondo il nostro livello.
Traduzione di Chiara Nardi