Dopo il problema alla schiena avuto a Madrid, come ti sei sentito fisicamente in questo match?
Cauto, ma estremamente contento, sai, mi aspettavo di perdere in due set oggi. Questa era la mentalità che avevo, quindi vincere in due set è davvero una grande sorpresa pre me. Ho giocato in maniera cautelare e ho deciso che avrei giocato solo dopo aver fatto il riscaldamento, per me è stato un gran match per tanti motivi. Sarebbe stato facile non giocare e poi restare incerto su come sarebbe andata a Parigi, quindi ad un certo punto tu devi uscire allo scoperto e vedere come ti senti e io sono contento di aver giocato un match intero senza ricadute.
Sei stato tu a chiedere di giocare e mezzogiorno quando il clima è meno umido?
No.
A te non importa quando giochi, ti andrebbe bene anche domani notte o preferisci giocare durante il giorno?
Beh, non so come è stata fatta la decisione ma suppongo che mi abbiano messo a mezzogiorno nel caso non avessi giocato. Da questo punto di vista è così che me lo spiego. Io non ho fatto richieste di giocare la notte o il giorno, l’unica cosa che ho domandato è stata di avere la possibilità di giocare il mercoledì e loro me lo hanno assicurato. In sostanza a che ora del giorno gioco non ha importanza, sono contento che non ci sia stata pioggia, ma non è per la mia schiena. Più per lo scorrere del match e per i fan e per il torneo.
Solo per essere chiari, non sei sicuro ce scenderai in campo domani?
Esatto, non so come mi sentirò domani. Io spero di giocare, ma al momento sto letteralmente valutando allenamento dopo allenamento. Ogni 15 minuti parlo con Ivan e Severin e dico, cosa possiamo fare? Facciamo dei passi come un bambino, quindi parlare di domani è una grossa domanda (Sorride).
Dal punto di vista tattico è stato un gioco molto intelligente. Quanto ha aiutato il fatto di esserti allenato con lui? E cosa ne pensi di come ha giocato oggi?
Non è stato un match facile per entrambi, chiaramente lui ha molto talento e ci si aspetta molto da lui, sul centrale contro qualcuno che ha sempre ammirato, da quello che ho letto. Quindi non era facile uscire lì fuori e giocare il miglior match possibile. Per me la stessa cosa, io vengo da un paio di mesi orribili e sono semplicemente contento di giocare un buon tennis per alcuni momenti. Non avevo molte opzioni quindi ho dovuto giocare con quello che avevo. Non so quanto l’allenamento con lui abbia fatto una differenza oggi, direi per niente. È stata più una cosa del tipo: io che mi concentravo sul mio gioco e lui cercare di fare del suo meglio in quelle circostanze. Rientrando nel secondo set ha fatto una gran cosa, avrebbe dovuto vincerlo per avere delle chance nel terzo. Io ho creato più opportunità e ho avuto più opzioni forse più col dropshot che con lo slice.
Qual’è la ragione dell’interruzione della collaborazione tra tu e Stefan Edberg?
L’idea per lui è sempre stata quella di fare un anno, quindi per me fare due anni è stato fantastico e fenomenale. Ma lui mi aveva detto con molto anticipo che non mi avrebbe seguito per un altro anno e io lo posso capire completamente, perché ogni momento passato insieme è stato fantastico, perché lui è il mio eroe e averlo al mio fianco è stato grandioso. Sono ancora in contatto con lui, siamo amici ora.
Questo è uno dei pochi tornei che non ai ancora vinto, credi di avere ancora una chance di vincere a Roma?
Sarebbe fantastico vincere, ma non quest’anno.
Non quest’anno? Perché?
Perché… perché non accadrà (Ride). Beh, ne riparliamo fra qualche giorno, è una possibilità remota. Forse il prossimo anno, non lo so. Ma mi sarebbe piaciuto vincerlo, sfortunatamente non è mai accaduto, dunque sono solo contenti di giocare ancora per quest’anno, ma gli obiettivi sono più realistici.
Traduzione a cura di Paolo Di Lorito