Il primo regalo, quello più scontato, che Novak Djokovic si fa per il suo ventinovesimo compleanno è quota 200 settimane al vertice del Ranking ATP. Il vantaggio sul secondo, Andy Murray, è tale che, anche se d’ora in avanti Nole non conquistasse alcun punto e lo scozzese vincesse invece tutti i tornei in programma, il serbo manterrebbe la prima piazza almeno altre 15 settimane, fino all’inizio degli US Open (con le Olimpiadi in ballo, non pensiamo Andy vada a giocare a Washington dove lo scorso anno non conquistò punti uscendo all’esordio).
Ancora poche per raggiungere i 4 giocatori che lo precedono per numero di settimane al vertice: Roger Federer guida la classifica con 302 settimane, Pete Sampras segue a 286, Lendl si è fermato a quota 270 e Connors a 268. Per quanto i numeri siano sempre relativi (oggi si diventa campioni in età più matura, Tizio ha giocato in un periodo in cui non aveva rivali mentre Caio ha trovato per strada Pegasus l’invincibile e gli altri Cavalieri dello Zodiaco e chi più ne ha più ne metta) a noi di Ubitennis le statistiche inutili piacciono sempre, ragion per cui andiamo rapidamente a vedere l’evoluzione del ranking in base all’età di questi altri 4 ragazzotti.
Connors, nato il 02/09/1952, ha raggiunto la vetta del ranking per la prima volta il 29 luglio 1974, poco prima dei 22 anni. A quota 200 settimane è arrivato abbastanza giovane, nemmeno ventiseienne, ad inizio giugno 1978, frutto del suo dominio quasi incontrastato nella classifica di quegli anni (Connors detiene il record di numero di tornei vinti ma negli Slam, ad eccezione dei tre quarti di Slam del ’74, non è stato un dominatore). A partire dal 79 Connors è stato scalzato dal vertice da Borg e McEnroe , ma è riuscito a togliersi la soddisfazione di tornare qualche altra settimana al numero 1, l’ultima il 20 06 1983.
Borg, è cosa nota, non ha fatto della longevità tennistica il suo obiettivo ritirandosi a soli 26 (e con 109 settimane da n. 1), salvo una parentesi infelice e vintage di ritorno alle competizioni negli anni ’90. McEnroe invece ha trovato sulla sua strada Ivan Lendl. Il tennista cecoslovacco naturalizzato statunitense, nato il 07/03/1960, raggiunge il numero 1 per la prima volta il 28 febbraio 1983, a quasi 23 anni. I tempi iniziano ad allungarsi e le 200 settimane le raggiunge, come Djokovic, a 29 anni, nell’aprile 1989. Poco pià di un anno dopo, ad agosto 1990, è datata la sua ultima settimana, la n. 270, da re della classifica.
Seguono anni gli anni di Becker ed Edberg, ma per avere un nuovo fenomeno di continuità, bisogna aspettare Pete Sampras. Nato il 12 agosto 1971, raggiunge il numero nell’aprile 1993 e le duecento settimane a novembre 1997. Da allora avrà tanti contendenti ad alto livello, Agassi su tutti, ma riuscirà ad arrivare a quota 286 settimane nel novembre 2000, non ancora trentenne.
E poi arriva lui. Roger Federer, che arriva al numero 1 a 22 anni e mezzo nel febbraio 2004 e non lo lascia per i successivi 4 anni e mezzo. 237 settimane consecutive interrotte solo ad agosto 2008 da quel Rafael Nadal che poco prima gli aveva scippato anche il trofeo di Wimbledon. Per lui le 200 settimane arrivano poco più che ventiseienne, forse in quegli anni non avrà avuto molti rivali di altissimo livello, ma ha saputo confermarsi anche dopo, interrompendo sia il dominio di Nadal nel 2009 che di Djokovic nel 2012. Ultima settimana al vertice per lui a novembre 2012, a 31 anni suonati.
Nessuno di questi ha stabilito il record di più giovane numero 1 (detenuto da Hewitt a 20 anni e 9 mesi) o di più vecchio (Agassi, 33 anni e 4 mesi). Nole, che pure ha trovato per strada due fenomeni, potrà forse superare il record di Agassi, raggiungerà quasi sicuramente il tetto dei 100 milioni di dollari in premi nelle prossime due settimane (gli basta arrivare in semifinale a Parigi). Ma alla fine, quello che più vuole, al di là di tutti questi numeri, è sicuramente alzare al cielo la Coppa dei Moschettieri.
Tornando ala classifica di questa settimana, Cilic torna in top 10 grazie alla finale di Ginevra e, sul versante giovani, Zverev, con la semifinale sempre a Ginevra, sale al numero 41 superando per la prima volta in classifica il suo avversario teenager Borna Coric, sceso nel frattempo al numero 47.
ATP TOP 15
Da un punto di vista anagrafico, dopo aver scoperto 51 ultratrentenni nel tabellone maschile del Roland Garros, ci consoli la Race dove l’unico in top 10 oltre la soglia dei 30 anni è Stan Wawrinka.
ATP RACE
Sugli italiani soprassediamo, sperando di avere buone nuove dalla terra rossa parigina.