PARIGI – Ha preso il posto di Gilbert Ysern, rimosso dal presidente della FFT Gachassin a febbraio, e non nasconde le sue ambizioni. Il nuovo direttore del Roland Garros Guy Forget, ex numero 4 del mondo e capitano di coppa Davis transalpino lancia la sfida agli altri tornei dello Slam.
“Dobbiamo essere lucidi e pragmatici ma non dobbiamo mai dimenticare che, come gli irriducibili Galli, noi siamo i più grandi, i più belli e i più forti” il grido di battaglia di Forget, già direttore per quattro anni del Masters 1000 di Parigi Bercy. Il Roland Garros quest’anno ha aumentato il suo montepremi del 14%, portandolo a 32 milioni di euro, ma restando al terzo posto tra gli slam davanti solo agli Australian Open (28,4 milioni di euro) e dietro agli Us Open (37,3 milioni di euro) e Wimbledon (33, e milioni di euro).
“Quando giocavo detestavo perdere, il mio obiettivo è fare del Roland Garros il torneo più prestigioso tra gli Slam per storia, charme e qualità dell’accoglienza” insiste il nuovo numero 1 dei Franch Open. Il problema del torneo però, resta sempre lo stesso, la cronica mancanza di spazi, basti pensare che Parigi ha oggi a disposizione solo 8,6 ettari di terreno a fronte dei 17,7 di Wimbledon. “Gli spazi sono troppo esigui” – continua Forget – “soprattutto nella prima settimana il rischio di congestione è concreto. Abbiamo venduto circa 45.000 biglietti ma se avessimo a disposizione uno stadio più grande potremmo arrivare ad oltre 70.000”.
Intanto i progetti d’ingrandimento sono bloccati, i lavori sono stati stoppati a seguito delle pressioni di associazioni di residenti e ambientalisti. “Per adesso è così, ma non intendiamo arrenderci – conclude Forget – “attendiamo una decisione del Consiglio di Stato per poter riprendere i lavori nel 2018 e per poter realizzare un acampo semi-interrato e una nuova zona di ristorazione che possa decongestionare completamente tutta la struttura”.