Dopo qualche giorno di riflessione, è arrivata la replica di Constant Lestienne, che poco prima dell’inizio del torneo si è visto revocare la wild card assegnatagli per il Roland Garros, poiché iscritto all’elenco degli atleti sospettati dalla Tennis Integrity Unit.
“Come tanti coetanei, sono registrato su un sito di scommesse sportive, ma da giugno del 2013 ho smesso di puntare sui match di tennis. Ad aprile dell’anno scorso ho firmato la policy, ma siccome restavano 2,90 euro sul mio conto, ho voluto estinguerlo puntandoli sul match fra Djokovic e Wawrinka. Non pensavo che una somma così insignificante potesse creare questo genere di conseguenze, anche perché ho vinto appena 1,40 euro e non avevo modo di influenzare l’incontro.”
“Solo due ore dopo mi sono reso conto di aver fatto una stupidaggine” e così la Federtennis francese, dopo qualche mese, lo informa che verrà contattato dalla Tennis Integrity Unit per un’indagine. Il 23enne ha anche aggiunto che ha sempre collaborato per fare chiarezza e “non capisco la revoca da parte della FFT dato che erano al corrente, […] trovo questa sanzione sproporzionata visto che non sono stato nemmeno dichiarato colpevole ancora”.
Peccato, perché se la FFT avesse almeno deciso da subito di non attribuirgli la wild card, Estienne avrebbe potuto giocare le qualificazioni in quanto numero 206 mondiale. Adesso il giovane francese sta valutando di portare in tribunale la federazione per non compromettere il resto della carriera. “Ho paura che questa storia possa avere ripercussioni in futuro, sia dal punto di vista morale che finanziario, perché giocare il tabellone principale di uno Slam – 30.000 euro per lo sconfitto al primo turno – mi avrebbe aiutato a sostenere gran parte delle spese dei prossimi mesi”.