Puoi dirci semplicemente come ti senti riguardo al match?
Non credo che il match sia stato veramente eccitante fino alla fine del terzo set, Milos aveva l’incontro sotto controllo conquistando un break all’inizio di tutti e tre i set. La sua concentrazione è calata un po’ quando si trovava a servire alla fine del terzo set e io l’ho sfruttata. Credo di essere stato più forte negli ultimi game dell’incontro e nel tie-break. In quell’occasione puoi realmente vedere quanto mi manchi giocare, il fatto che sia rimasto lontano dal campo per due anni. Non sono stato in grado di chiudere il terzo set e questo non significa che avrei vinto ma io davvero penso che alla fine del terzo stava giocando meglio di lui. È solo che ho mancato tre o quattro punti nel tie-break che non avrei dovuto sbagliare. Lui è migliorato tremendamente in difesa e tranne questa, ogni volta che ci siamo affrontati sono stati match stirati. Ma ora lui non ti regala tanti punti, ti tocca davvero giocare un colpo in più per farlo sbagliare.
La prima volta che hai perso il servizio è stato in qualche modo simbolico. Avete avuto uno scambio davvero lungo e tu lo hai vinto, poi hai perso 4 punti consecutivi.
Questo è esattamente ciò di cui stavo parlando un attimo fa, mi mancava la concentrazione che si ha durante gli incontri e su questo mi sto allenando. Ma sai, essere infortunati per due anni ti porta a questo tipo di fatica. Vincere uno scambio lungo, un punto importante, non significa niente se dopo fai 3 o 4 errori non forzati. Sfortunatamente questo non è qualcosa che puoi migliorare in allenamento, hai solo bisogno di giocare più match e avere a che fare con questo tipo di situazione sul campo.
Fisicamente stai bene?
Sono libero dal dolore. Non mi sento completamente allenato perché perfino questa piccola specie di preseason che ho avuto sulla terra rossa non è stata come avrei voluto. Ma comunque, se penso al fatto che 4 mesi fa ero in un ospedale avendo subito un operazione, sono felice di dove sono ora.
I tuoi piani per l’immediato futuro?
Ho programmato di giocare un Challenger 125,000 la prossima settimana, cioè la seconda settimana qui in Francia, e poi non abbiamo ancora deciso quali tornei sull’erba andrò a giocare. Giocherò al Queen’s e Wimbledon e prima di questi ho la chance di giocare a Stoccarda o da qualche altra parte. Vedremo come reagirà il mio corpo dopo la stagione sull’erba e poi faremo i piani per il resto dell’anno.
Traduzione di Paolo Di Lorito