Q – “Come stai ?”
VL -“Sto bene“.
Q -“Brutta sconfitta. Vorrei andare al di là del match e chiederti qualcosa a proposito delle voci che si sono rincorse la scorsa settimana riguardo la tua presunta positività al meldonium. È tutto risolto, puoi confermare o parlarne?
VL – “Ora non ho intenzione di commentare la vicenda. Sono qui solo per parlare di tennis”.
La press conference di Varvara Lepchenko è cominciata così, ed è andata avanti allo stesso modo. C’erano più giornalisti del solito ad attenderla dopo la sconfitta con Ekaterina Makarova, testa di serie no. 27 a Parigi. Le vicenda di cui si parla è una presunta positività al meldonium, la stessa sostanza che ha messo nei guai Maria Sharapova, messa a tacere dall’ITF con un silent ban. Qualche giorno fa Anatoly Glebov, un fisioterapista che in passato ha lavorato con diversi tennisti esteuropei, avrebbe confessato ai media russi di un test anti-doping fallito dall’uzbeka naturalizzata statunitense. Caso non reso noto dall’ITF, che avrebbe quindi chiesto all’atleta di fermarsi e scontare la mancata squalifica con uno stop forzato. Questo spiegherebbe l’assenza dalle competizioni dell’americana dal torneo di Doha agli Internazionali d’Italia. Per ora, sia dall’ITF che dalla diretta interessata, l’unica risposta è un laconico “no comment”.