Nove games in 4 set per Errani e Vinci. Una crisi azzurra annunciata ma non riconosciuta
Wawrinka si salva dalla furia ceca, Murray forse
[2] A. Murray b. [Q] R. Stepanek 3-6 3-6 6-0 6-3 7-5 (Emmanuel Marian)
Andy Murray rischia grosso, ma alla fine esce illeso dal complicatissimo match di primo turno contro Radek Stepanek. Il veterano ceco, nel quinto set, è stato due volte a due punti dal realizzare una delle più grandi sorprese nella storia recente del Roland Garros, ma il lieto fine è britannico.
Il baronetto ricominciava da dove aveva lasciato. Lo scorso anno, nella sua ultima partita sullo Chatrier, il campione degli Internazionali rimontò due set a Nole Djokovic, prima che la pioggia intervenisse costringendo i due contendenti a rinviare ogni decisione al giorno seguente. Stavolta è l’oscurità a interrompere la tenzone, e Murray, proprio come in quella semifinale, è danneggiato dalla stop, impegnato com’era in una rimonta impetuosa. L’avversario è di caratura diversa, ma la star di Dunblane, almeno per un’ora, ha visto le streghe: Radek Stepanek, che gioca con la leggerezza dei suoi 37 anni, per due set lo ha letteralmente preso a pallate, declassandolo all’insolito ruolo di figurante. Murray ha corso e corso a un palmo dal naso del giudice di linea, incapace di trovare soluzioni al perpetuo variare dell’artista di Karvina, che nel frattempo era impegnato a offrire uno spettacolo sempre più raro, specialmente sui campi rossi. Il secondo favorito del French Open per diciotto game ha offerto il peggio del proprio modo d’ essere: infuriato con l’arbitro, il proprio angolo, i giudici di linea, l’avversario e sé stesso, Murray ha voluto chiarire a tutti i motivi che hanno spinto Amélie Mauresmo ad abbandonarlo, e ha finito per trovarsi sotto di due set, prima che il clima umido, la stanchezza e la veneranda età paralizzassero le gambe di Stepanek, che a quel punto non è riuscito a evitare un parziale di nove giochi a zero.
La partita è ripresa con Andy in vantaggio per 4-2 nel quarto parziale e subito costretto a fronteggiare due palle break, ma il ceco non è riuscito a sfruttarle e pochi minuti dopo si è trovato seduto ad attendere che l’arbitro chiamasse il quinto set. Ci si aspettava che “Muzza”, rimessosi in pari nell’incontro e in pace con sé stesso, avrebbe tagliato il traguardo della quinta partita con un comodo vantaggio. Invece Stepanek, pur costretto a fare numeri da equilibrista per continuare a coltivare la speranza e a fronteggiare palle break nei primi tre turni di servizio, è riuscito a tenere la testa avanti fino al 5-4 e a due passi da un’impresa solo sfiorata. Murray, braccino e fiato grosso, in qualche modo ha guadagnato la riva dopo essersi preso un bello spavento: avrebbe fatto volentieri a meno di una due giorni di paura all’alba del torneo, ma per come si era messa dovrebbe sorridere. Il secondo turno contro la wild card di casa Mathias Bourgue non lo mette a repentaglio, ma dovrà salire di un paio di livelli se tra una decina di giorni vorrà dire la sua.
[11] D. Ferrer b. E. Donskoy 6-1 6-2 6-0 (Raffaello Esposito)
David Ferrer ed il russo Evgeny Donskoy si affrontano prima del previsto anche grazie alla vittoria lampo di Rafa Nadal contro Sam Groth. Lo spagnolo occupa oggi l’undicesima posizione ATP, il suo avversario solo la n°75. Anche se Ferrer ha vissuto ben altri fasti su queste terre, la differenza di specializzazione e mentalità gli ha consentito di venire a capo facilmente del suo avversario odierno, mai affrontato in precedenza. Il ventiseienne di Mosca ha potuto ben poco contro gli schemi robotizzati di David, che ha gestito tempi, modi e traiettorie da par suo. Efficace al servizio, sicuro con il dritto ad uscire e mortifero col lungolinea bimane, lo spagnolo ha incamerato con punteggi severi e quasi senza sudare i tre set che lo portano avanti nel torneo, con bagel finale. Donskoy ha ritenuto educato non interrompere il monologo del suo avversario e solo occasionalmente ha potuto raccogliere qualche applauso, quando riusciva a non rimanere stritolato da un ritmo di palleggio per lui asfissiante. Tenere il servizio era già un’impresa ma la differenza oggi ci stava tutta e per Ferrer si è trattato di un buon allenamento per il prosieguo del torneo. David è collocato nella parte alta di tabellone e naviga verso un possibile ottavo di finale con Berdych che preluderà quasi certamente ad uno scontro con Djokovic nel turno seguente.
B. Coric b. T. Fritz 6-3 6-1 6-3 (Roberto Pepe)
Le due giovani promesse del tennis mondiale, il 19enne croato Borna Coric n.47 ATP ed il 18enne americano di Santa Fe, Taylor Fritz n.67 ATP, si sono affrontati oggi alle 11.00 sul campo n.10 in una pallida mattinata parigina
nell’impianto sportivo dedicato all’asso aviatore della prima guerra mondiale, Roland Garros. Il match, che è durato poco meno di 2 ore, ha subito preso una piega favorevole per il giocatore croato che ha strappato il servizio al suo avversario già in apertura di giochi. La maggiore preparazione di Coric nel gioco sulla terra battuta, fatto di ottimi appoggi, ottimi fondamentali ed un gioco certosino da “giovane Djokovic”, gli ha permesso di staccare l’avversario di ben 3 break ad 1 nel primo set e 2 a 0 nel secondo e nel terzo. Il tennista americano, ben dotato nel servizio e nel diritto, è apparso poco avvezzo agli spostamenti sul rosso ed in discreta difficoltà nel gestire le parabole e le rotazioni dell’esperto avversario. Fatto salvo qualche exploit occasionale l’anno di differenza tra i due teenager sembra pesare molto a favore di Coric. Il match in definitiva non è risultato molto entusiasmante in quanto, nonostante le differenze stilistiche dei due atleti, il primo dotato di un tennis di pressione da fondo campo, il secondo invece, vicino alla tradizione americana, più proiettato al gioco offensivo di attacco, è stato segnato da molti errori non forzati. Atteso il prossimo incontro tra Coric e Tomic, vincente su Baker. Per Fritz dobbiamo attendere la stagione sul veloce.
[20] B. Tomic b. [Q] B. Baker 6-3 6-4 6-4 (Domenico Giugliano)
Tutto facile all’esordio per la testa di serie numero 20 del torneo, Bernard Tomic, che si sbarazza in poco meno di due ore dello statunitense Brian Baker, giocatore vittima di tanti infortuni durante la sua carriera. Era il secondo incontro tra i due, l’unico precedente era quello datato 2012 a Cincinnati. A vincere fu un giovanissimo Tomic in due set. Il primo parziale è abbastanza equilibrato, ma il tennista australiano da sempre la sensazione di avere il pieno controllo delle operazioni. Basta un unico break per portare a casa il parziale per 6-3. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il secondo set. Tomic strappa subito il servizio, tiene i propri games con grande autorità, senza mai rischiare e in meno di 30 minuti si assicura il secondo set per 6-4. Il break arriva subito anche nel terzo parziale. sembra finita, ma improvvisamente nel sesto gioco, Tomic perde per la prima volta il servizio, ma è solo un piccolo passaggio a vuoto. Il non sempre lucido Bernard, si riprende subito il break, sale 5-4 e chiude nel game successivo in un’ora e 42 minuti di buon tennis. Certo, il test non era di quelli insormontabili, ma le distrazioni sono state davvero poche. Molto interessante il prossimo turno che lo vedrà opposto a Borna Coric, in un incontro, risultati stagionali alla mano, in cui non partirà sicuramente favorito.
[7] T. Berdych b. V. Pospisil 6-3 6-2 6-1 (Riccardo Sozzi)
Senza strafare, senza giocare punti sensazionali, al ceco è bastato veramente poco per portare a casa il match; mai in palla Pospisil, costretto più volte a fare il caratteristico “tergicristallo” per rincorrere le bordate del suo avversario. Che la terra non sia la superficie preferita da entrambi è chiaro come il sole che ogni tanto si mostra timidamente tra le nuvole, i pochi scambi che si prolungano oltre i 5/6 colpi sono quasi tutti vinti dal ceco, senza dubbio più abituato a giocare su terra del suo avversario; il risultato è che mentre Berdych mantiene per tutto il match un sostanziale equilibrio tra vincenti e non forzati, Pospisil vede questa statistica perennemente in negativo, non riuscendo mai ad invertire la tendenza, merito anche di un avversario che oggi è rimasto sempre concentrato concedendo davvero poco al servizio rimanendo letale invece in risposta. Il primo set è invero il più equilibrato dei tre, Berdych è fedele fin da subito al suo gioco potente e pesante sfiancando via via la resistenza del canadese cui serve un nastro per controbrekkare il ceco sul 2-4, ma è un fulmine a ciel sereno, che non cambia l’inerzia del primo parziale che Berdych chiude con facilità; il secondo set è un monologo della settima testa di serie, che dispone a suo piacimento di Pospisil, quest’ultimo incapace di attuare contromisure valide. Ed infine il terzo set suggella la prestazione senza macchia di Berdych. Non si può dire che il ceco abbia giocato al meglio delle sue possibilità, semplicemente oggi Pospisil non è mai sceso in campo, confermando il suo fin qui pessimo 2016 in cui ha raccolto la miseria di quattro vittorie.
[15] J. Isner b. J. Millman 6-7(4) 7-6(12) 7-6(7) 7-5 (Diego Serra)
Ci sono volute 3 ore e 24 minuti di gioco, un’interruzione notturna, e tre tiebreak per determinare la vittoria di John Isner su John Millman, numero 61 dell’ATP. Un solo precedente tra i due con la vittoria di Isner l’anno scorso in Cina. Il primo set è stato come logica vuole dominato dai servizi, e nell’uniche due palle break concesse dai due giocatori si sono conclusi i game con due break. Tiebreak quindi inevitabile, con Millman che sfrutta le due occasioni in cui il servizio dello statunitense si inceppa, e porta a casa il primo set. Nel secondo set Millman conquista un break nel settimo game, e nel decimo game ha sul servizio ben 3 set point, per portarsi in vantaggio di due set. Tutti sciupati malamente, anzi è Isner a infliggergli un break alla fine del gioco. Ed è di nuovo tiebreak, combattutissimo, che si chiude 14 a 12, 3 minibreak a 4 lo consegnano a Isner, che nel tiebreak ha inoltre 5 palle break, contro le 3 dell’avversario, prima di chiudere. Terzo set e i due tennisti si scambiano di nuovo i servizi nel primo e sesto game, e nel dodicesimo game Millman, su servizio americano, spreca di nuovo 2 palle break nonché set point. Di nuovo tiebreak, che stavolta si chiude 9 a 7 per Isner, con un minibreak a due per lo statunitense. Quarto set e di nuovo dominano i servizi, solo nel quarto game Isner prova a impensierire l’avversario in ribattuta, e si procura due palle break, per altro inutili. Si arriva quindi a dodicesimo game, Isner sale fino a 15 a 40, sciupa il primo match point, ma realizza il secondo, scongiurando l’ennesimo tiebreak.
Risultati:
[1] N. Djokovic b. Y.H. Lu 6-4 6-1 6-1
[Q] S. Darcis b. [Q] M. Ilhan 6-3 6-4 6-0
A. Bedene b. [Q] G. Melzer 4-6 6-3 6-4 6-4
P. Carreno Busta b. [31] F. Delbonis 7-6(3) 6-7(7) 6-4 6-4
[20] B. Tomic b. B. Baker 6-3 6-4 6-4
B. Coric b. T. Fritz 6-3 6-1 6-3
P.H. Mathieu b. S. Giraldo 6-4 6-7(2) 6-4 1-6 6-3
[14] R. Bautista Agut b. D. Tursunov 6-3 6-3 6-1
[11] D. Ferrer b. E. Donskoy 6-1 6-2 6-0
J. Monaco b. D. Istomin 3-6 6-4 6-3 7-5
V. Estrella Burgos b. I. Marchenko 7-5 6-4 6-3
[21] F. Lopez b. [LL] T. Fabbiano 6-4 6-4 3-6 6-2
P. Cuevas b. [Q] T. Kamke 3-6 6-2 6-3 7-6(4)
[WC] Q. Halys b. H. Chung 6-1 6-4 6-4
M. Jaziri b. F. Mayer 6-4 3-6 6-1 6-2
[7] T. Berdych b. V. Pospisil 6-3 6-2 6-1
[6] J.W. Tsonga b. [Q] J.L. Struff 6-3 6-4 6-4
[4] R. Nadal b. S. Groth 6-1 6-1 6-1
[12] D. Goffin b. [WC] G. Barrere 6-3 6-3 6-4
[13] D. Thiem b. I. Cervantes 3-6 6-2 7-5 6-1
N. Mahut b. R. Berankis 7-6(4) 6-2 6-1
M. Granollers b. [32] F. Fognini 7-5 6-4 6-3
[26] J. Sousa b. D. Dzumhur 2-6 7-6(8) 6-4 7-5
[Q] C. Berlocq b. P. Lorenzi 6-3 6-0 6-2
[WC] S. Robert b. [18] K. Anderson 6-4 6-4 1-6 7-5
J. Vesely b. R. Ram 6-4 6-4 6-7(4) 6-0
G. Garcia-Lopez b. T. de Bakker 6-4 6-4 5-7 7-6(3)
N. Almagro b. [24] P. Kohlschreiber 5-7 6-2 6-2 6-4
M. Baghdatis b. G. Muller 7-5 6-4 6-1
F. Bagnis b. [Q] K. de Schepper 6-0 6-2 7-6(2)
A. Zverev vs P.H. Herbert 5-7 6-2 7-6(6) interrotta
E. Gulbis b. A. Seppi 6-3 7-5 6-4
[2] A. Murray b. [Q] R. Stepanek 3-6 3-6 6-0 6-3 7-5
[29] L. Pouille b. [WC] J. Benneteau 6-3 4-6 6-4 7-6(4)
[15] J. Isner vs J. Millman 6-7(4) 7-6(12) 7-6(7) 7-5