Prestazione di gran livello anche oggi di Edoardo Eremin, che pur sconfitto dallo spagnolo Pere Riba, raggiungerà la settimana prossima il suo best ranking al numero 318 delle classifiche mondiali. Può quindi essere ampiamente soddisfatto del torneo giocato qui a Vicenza al “trofeo AC Hotels”, anche se oggi è stato vicino a conquistarsi la finale con un set e un break di vantaggio, sebbene ottenuto solo al primo turno di servizio avversario del secondo set.
Primo parziale bellissimo, con Eremin davvero splendido sia come colpi sia come atteggiamento: senza break ma con molte occasioni di strappare il servizio avversario per entrambi, il set si è conlcuso al tie break, dove Edo ha tirato fuori vincenti a ripetizione, con scelte azzeccatissime come andare in serve e volley dopo un servizio in kick sul 5-3. Poi ha chiuso con un vincente di diritto, uno dei molti, bellissimi, fatti durante l’incontro. Nel secondo set partiva subito forte Eremin, che approfittava di tre unforced di Riba sul proprio servizio, per portarsi avanti di un break, subito però recuperato dallo spagnolo, proveniente dalle qualificazioni, che alzava il proprio livello per due punti consecutivi giocando due vincenti formidabili. Questo è stata l’occasione per Riba di risollevare il proprio morale, ma sinceramente Edoardo Eremin non può rimproverarsi proprio nulla: nel sesto gioco è arrivato il break decisivo del secondo set a favore dello spagnolo, per altro dopo una chiamata di fallo di piede contro il nostro campioncino. Eremin non si è comunque disunito, pur non riuscendo più a recuperare il punteggio nel secondo parziale. Si è arrivati così al terzo set, vietato ai deboli di cuore, in cui Riba è sembrato inizialmente prendere un vantaggio decisivo con un break al terzo gioco, portandosi poi 3-1. Bravissimo Edo a rimanere concentrato, dimostrando ormai a tutti di essere diventato un giocatore che gli avversari devono battere lottando fino all’ultimo punto: infatti Eremin rimaneva in partita fino al 5-4 per Riba che andando a servire con pressione finiva per regalare qualcosa sprecando l’occasione di chiudere. Nel terzo set c’è da osservare che Eremin aveva dovuto chiamare due medical time out, non trovandosi quindi in condizioni fisiche ottimali. Così andava a servire sul 5-5 non riuscendo ad imprimere al suo gioco la giusta intensità e consentiva a Riba di brekkarlo e poi di chiudere 7-5 un match davvero bello, coinvolgente, emozionante. L’applauso del pubblico di Vicenza verso il ragazzo piemontese racconta più di ogni commento finale, è stata quasi un’ovazione, un ringraziamento per un torneo davvero giocato bene da Eremin. Il ragazzo sta crescendo tantissimo, gli atteggiamenti in campo di queste settimane, con tantissime partite finite al terzo set, non possono che essere salutate con favore da chi sappia riconoscere gli aspetti mentali del tennis professionistico: sapete cosa succede? Che gli avversari quando scopriranno di aver “preso” Eremin nel sorteggio partiranno già con quella smorfia di dissenso, perché sapranno di dover sudare sette camicie per eliminare il ragazzone italiano, e potrebbero dare a sé stessi delle giustificazioni di “mollare” qualcosa contro Eremin per la solidità del suo gioco e della sua tenuta psico-agonistica. Per sintetizzare si potrebbe dire che ogni punto fatto in un match, vale per quel match e anche per quelli successivi, perché incute una sorta di “timore reverenziale” agli avversari di turno.
Nell’altra semifinale preziosa vittoria dell’argentino Guido Andreozzi, numero 191 del ranking ATP, che ha frenato la corsa di Gastao Elias, che proveniva da 8 vittorie consecutive. Il portoghese, vincitore del Challenger di Mestre la scorsa settimana non è riuscito a ripetere le ottime prestazioni dei giorni precedenti, cedendo in due set pur essendo partito molto bene, 4-1 nel primo parziale. Poi l’argentino ha cominciato a sbagliare meno ed ha approfittato di una caduta di intensità agonistica di Elias: il momento decisivo del match, a nostro parere è stato all’undicesimo gioco del primo set sul 5-5, allorché Elias ha ceduto il servizio dopo aver annullato ben 4 palle break. A questo punto Andreozzi ha tenuto il suo servizio ed ha chiuso il primo set 7-5. Il secondo set è stato una formalità per l’argentino, che con questa finale salirà di almeno 30 posizioni, con la possibilità di migliorare ancora se dovesse vincere il titolo del challenger vicentino. Elias era probabilmente un po’ scarico mentalmente e ha ceduto decisamente 6-1 nel secondo set proprio per questo motivo, ormai forse appagato anche dal best ranking acquisito (87 del ranking ATP).
Risultati:
G. Andreozzi b. [1] G. Elias 7-5 6-1
[Q] P. Riba b. [WC] E. Eremin 6-7(2) 6-3 7-5