PARIGI – Senza essere un campione Marcel Granollers, 30 anni compiuti il 12 aprile, semisconosciuto per i non addetti ai lavori, ha però avuto una carriera da sogno se è vero – come è vero – che in carriera ha guadagnato di soli premi ufficiali quasi 8 milioni di dollari (7.727.000 per l’esattezza) che non sono noccioline. Vittorioso in 4 tornei di singolare (Kitzbuhel 2013, Valencia e Gtaad 2011, Houston 2008) e finalista in altri tre, ma poca roba rispetto ai 10 titoli in doppio in 25 finali, ha anche qualche scalpo di prestigio attaccato alla sua cintura, come mi racconta con giustificato orgoglio qui a Parigi dove grazie al ritiro di Rafa Nadal è stato il primo tennista a qualificarsi per gli ottavi di finale del Roland Garros in un torneo cominciato con una secca vittoria in tre set sul nostro Fabio Fognini : “Per 5 anni (2009-2014) ho chiuso sempre l’anno fra i primi 50, e per 8 fra i primi 100, sempre giocando sia singolare sia doppio, forse per questo l’anno scorso ho pagato un po’ la stanchezza accumulata e ho perso qualche posizione nel ranking. Ho battuto diversi buoni tennisti in questi anni, almeno 5 o 6, Ferrer, Monfils, Soderling, Blake, Murray (però ritiratosi sul set pari, guarda caso…e poi vi spiego)…e altri che non lo erano in quel momento ma lo sono stati subito dopo o subito prima, Del Potro, Cilic…”.
Vabbè, tutto questo prologo per arrivare però a questo 2016 irripetibile per… la sfacciata fortuna che il simpatico Marcel, giovanotto del team “gestito” da Corrado Tschabushnig di cui fanno parte anche Dolgopolov, Troicki, Bolelli (prima Starace) ha avuto quest’anno. Grazie ai ritiri di tre top-ten (Ferrer a Montecarlo, Federer a Madrid e Nadal al Roland Garros), il buon Marcel che pure nei primi dei tornei aveva perso già nelle qualificazioni (da Gimeno Traver e da Stepanek) ha incamerato da lucky loser punti preziosi e tanti bei soldini, la bellezza di 192.375 dollari. Perché non solo è stato ripescato due volte come lucky loser, ma dovendo sostituire una testa di serie dopo che si era già concluso il tabellone di qualificazione, è stato ammesso direttamente attraverso un bye al secondo turno, con diritto al relativo prize money. Insomma un conto è essere “perdente fortunato” e ritornare in ballo, un altro è saltare perfino il primo turno. Va da sé che Marcel è stato anche bravo, a Montecarlo, a non fermarsi lì ma a raggiungere i quarti di finale. In un Masters 1000 significa tanti punti e non pochi soldi. E proprio a Montecarlo nell’ultimo turno delle “quali” aveva pure perso nettamente, 6-3 6-3, da Gimeno Traver. Sempre in due set aveva perso anche da Stepanek a Madrid. Però a Montecarlo ha battuto due ottimi giocatori come il giovane Zverev e Goffin…insomma non è solo fortunato, è anche bravo.
A Parigi Marcel non ha bisogno di giocare le qualificazioni, fra i primi 104 del mondo ci sta abbondantemente. E qui, come accennato, batte Fognini al primo turno. Al secondo turno trova Mahut – che tutti ricordano soprattutto per il match infinito di Wimbledon con Isner perso 70-68 al quinto – ma il francese non ha la condizione di quel famoso match e si ritira all’inizio del terzo set. La “maledizione” di Granollers si abbatterà poi su Rafa Nadal che per la prima volta in 12 partecipazioni al Roland Garros si ritira, e così Marcel che peraltro non aveva perso un set, approda agli ottavi senza colpo ferire… ma ferendo gravemente l’amico e coetaneo Rafa, afflitto come non mai per dover abbandonare il torneo che ama di più. “Io stavo giocando il doppio – mi racconta Marcel che parla anche un discreto italiano – non sapevo che Rafa si fosse ritirato, ma nel rientrare negli spogliatoi l’ho incontrato ed è stato lui a dirmelo”. Oggi Marcel ha “postato” su Instagram, insieme ad una foto che li ritrae insieme questo messaggio indirizzato a Rafa: “Auspico un pronto recupero al mio amico Rafael Nadal. Spero che tornerà su un campo di tennis il prima possibile!”, “Le deseo una pronta recuperación a mi amigo@rafaelnadal! Espero que este de vuelta a las pista lo antes posible!”
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A Marcel chiedo se si rende conto di aver infilato un trittico di colpi di fortuna davvero incredibile, sia per la ravvicinata successione sia per il nome dei tre top-ten che gli hanno dato via libera. Lui ride,ammette e aggiunge: “Chissà dove sarei finito se avessi vinto quei match all’ultimo turno della qualificazione! Eppure io ci ho provato eccome a vincere. Chi vince le quali prende soldi e punti in più…”. Vero. Ma alla fine ha preso di più degli uni e degli altri, così. Adesso il suo prossimo avversario è l’austriaco “zebrato Adidas” Dominic Thiem, 22 anni e n.15 del mondo. Forte, quasi fortissimo Dominic, un futuro top-ten anche a breve ma… sarà andato a farsi benedire?