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[2] A. Murray b. [9] R. Gasquet 5-7 7-6(3) 6-0 6-2 (da Parigi, Antonio Garofalo)
Il match del giorno non ha tradito le attese per almeno due ore e un quarto, quando l’autonomia di Gasquet è terminata lasciando via libera allo scozzese. Fino a quando il francese è rimasto in partita è stato un match gradevole, ben giocato da entrambi, ma alla fine ha prevalso la maggiore consistenza fisica e tecnica dello scozzese. Murray centra così la diciannovesima semifinale in uno slam, la quarta qui e contro il campione uscente Stan Wawrinka (contro il quale è avanti 8-7 nei precedenti, ma ha perso gli ultimi tre e tutti i tre giocati sulla terra) andrà alla caccia della prima finale parigina.
La cronaca del match
La lunga attesa, come l’hanno chiamata i francesi, è finita. Il loro beniamino Richard Gasquet, unico superstite di un contingente partito con ventisei soldatini tricolori è pronto all’impresa sorretto dalla folla dello Chatrier, per la verità piuttosto vuoto alle 14.20 quando il match ha inizio. Dall’altra parte della rete c’è però quel diavolo di uno scozzese, il guastafeste per eccellenza che ha vinto trentasei delle ultime trentotto partite contro i francesi ed è specializzato nel battere negli slam i padroni di casa (lo ha fatto 15 volte di fila tra americani, francesi e australiani).
“Allez Richard!” canta lo Chatrier ma Andy conferma la sua nomea prendendo subito un break di vantaggio (3-0) con l’uso sapiente della palla corta – sta proprio diventando un terraiolo doc – per punire l’atavica tendenza del francese a fare comunella con i teloni di fondocampo. Gasquet prova ad essere un po’ più aggressivo ma Andy non soffre la diagonale sinistra, anzi si appoggia benissimo alle bordate di rovescio del francese. Al momento di servire per il set (5-3) Murray vive il primo momento di difficoltà, un suo doppio fallo scatena il delirio dei nipotini di Monsieur Chauvin, salva una prima palla break col servizio ma sulla seconda sballa un diritto e rimette in corsa il francese.
Ovviamente parte la ola sullo Chatrier alla quale non si sottraggono due frequentatori della tribuna stampa che non osiamo definire addetti ai lavori. Murray va in confusione, un nastro patriottico regala altre due palle break a Gasquet per andare a servire per il set e sulla seconda il doppio fallo dello scozzese completa la frittata. Tre set point non bastano però a Gasquet – sul terzo in particolare è bravo lo scozzese a tirare un passante niente male – ma il quarto è quello buono per far scatenare il delirio sullo Chatrier dopo un’ora e cinque minuti.
All’inizio del secondo entrambi hanno due palle break per indirizzare il set ma i servizi hanno la meglio. Va meglio allo scozzese nel sesto gioco quando un paio di mirabili rovesci gli concedono il vantaggio (4-2). Andy si aggiudica anche lo scambio più bello della partita quando riesce a ribattere da distanza ravvicinata uno smash di Gasquet che strappa applausi anche in tribuna stampa suscitando i rimbrotti di Gianni Clerici – “No cheering in the press box” – ma la sindrome del 5-3 e servizio (due erroracci e un ricamo di Richard) lo colpisce nuovamente ed il francese ed il pubblico ritornano alla carica.
In tribuna fanno capolino Pietrangeli e Nastase e sul 6-5 Murray spinge a tutta ma si ferma a due punti dal set: è dunque il tie-break a decidere. Lo scozzese va sotto 3-1 a causa di un errore di rovescio e di un doppio fallo, ma di lì in poi cambia marcia, mette i piedi in campo, non concede più nulla al servizio facendo valere il suo maggiore peso di palla e con sei punti di fila porta il match in parità dopo due ore e diciotto.
A questo punto sono davvero in pochi a scommettere su Gasquet che ha perso tutti i quattro precedenti a livello slam contro Murray, due addirittura avanti di due set (Wimbledon 2008 e Parigi 2010). E i sospetti che la partita stia andando nella direzione immaginata vengono subito confermati dal break in avvio di terzo set che ammutolisce lo Chatrier sotto i colpi sempre più convinti del numero 2 del mondo e di fatto cancella il francese dal campo. Paonazzo in volto e stremato dalla fatica – prende anche un wawring per time violation – Gasquet rimedia un amarissimo bagel.
Il match è irrimediabilmente segnato e Richard evita di un soffio la doppia umiliazione. Il miracolo non è avvenuto e Gasquet, pur di gran lunga il migliore dei padroni di casa, resterà una splendida ed eterna opera incompiuta.
[3] S. Wawrinka b. A. Ramos-Vinolas 6-2 6-1 7-6(7) (da Parigi, Davide Zirone)
Il primo quarto di finale del Roland Garros è andato in scena sul Lenglen dove Stan Wawrinka andava di fretta. In un remake dello contro di due settimane fa a Ginevra, il numero 3 del seeding ha dominato agevolmente Albert Ramos-Vinolas 6-2 6-1 7-6(7) in meno di due ore. Con questa vittoria, il Roland Garros diventa lo Slam nel quale Stan ha conquistato più vittorie (32), mentre a New York e Melbourne è fermo a quota 31, quasi il doppio di quelle ottenute sull’erba di Wimbledon (17). Dopo il primo turno complicatissimo contro Rosol, Wawrinka ha saputo alzare il livello di gioco e adesso aspetta Murray. L’elvetico è in svantaggio negli scontri diretti, 7-8.
Nel primo set, Stan sale rapidamente 3-0 strappando il servizio avversario nel secondo game alla seconda occasione. L’altro break arriva sul 5-2 e in 33 minuti chiude con un bellissima smorzata a rete 6-2. Stesso copione anche nella seconda frazione gioco, dove lo svizzero prende il break subito, e si ripete sul 5-1. Concede un palla break e commette un doppio fallo, prima di chiudere 6-1 in 26 minuti. Nel terzo set, lo spagnolo tiene finalmente la battuta ai vantaggi in apertura. Ma, messo alle corde dal campione uscente, viene punito sull’unica palla break concessa e si ritrova di nuovo sotto 3-1. Ramos prova a reagire ed è bravo a sfruttare a sua volta l’unica occasione buona per prendere il servizio allo svizzero e così, per la prima volta, si porta avanti sul 5-4. Finalmente sembra esserci partita e si arriva al tie-break. Il numero 3 del torneo spreca un match-point, mandando il rovescio a rete sul 6-5, poi è costretto a salvare un set-point. Ma quando il mancino manda a lato il dritto, sul 7-8… les jeux sont faits!
(in aggiornamento)
Risultati
Quarti di finale:
[2] A. Murray b. [9] R. Gasquet 5-7 7-6(3) 6-0 6-2
[3] S. Wawrinka b. A. Ramos-Vinolas 6-2 6-1 7-6(
Ottavi di finale:
[12] D. Goffin b. E. Gulbis 4-6 6-2 6-2 6-3
[1] N. Djokovic b. [14] R. Bautista Agut 3-6 6-4 6-1 7-5
[13] D. Thiem b. M. Granollers 6-2 6-7(2) 6-1 6-4
[7] T. Berdych b. [11] D. Ferrer 6-3 7-5 6-3