dal nostro inviato, Luca Goffi
Gli ottavi di finale del torneo ITF di Brescia regalano grandi emozioni perché si assiste a partite molto equilibrate, non certo prive di errori ma sicuramente gradevoli per intensità e per la qualità del gioco prodotto. La giornata si apre con la beniamina, l’unica italiana ad essere approdata a questa fase, Karin Knapp che si sbarazza senza troppi problemi (6-2 6-3 il risultato finale) di una Shapatava troppo nervosa per cullare velleità di vittoria. Nel primo set dopo il break subìto a freddo, e prontamente recuperato, arrivano quattro giochi consecutivi che consentono alla Knapp di prendere il largo prima di chiudere sul definitivo 6-2. Invece nel secondo set, dopo il break e contro break, si procede con equilibrio sino al 4-3 ovvero quando la numero uno del seeding decide di mettere la parola fine alle speranze di un recupero della georgiana che, innervosita, cede il proprio turno di servizio prima di capitolare sul 6-3. Domani l’italiana nei quarti sfiderà la bulgara Tomova oggi trionfatrice con la testa di serie numero 7 Sorribes Tormo dopo una combattuta partita terminata 7-6(2) 5-7 4-6.
Nell’altro quarto di tabellone confronto “bellico” tra Victoria Rodriguez e Susanne Celik rispettivamente numero 283 e 229 del mondo. Il match sembra partire bene per la messicana subito avanti 2-0. La tennista di Durango però subisce la rimonta della svedese, che mette la firma sui 5 giochi successivi. Proprio in chiusura il vano scatto d’orgoglio per la Rogriguez che prima strappa faticosamente il servizio all’avversaria per poi cedere il favore, chiudendo 6-4 il primo set. Nel secondo invece la 283 strappa il break del 5-4 e chiude senza troppi patemi. Ma nel terzo decisivo set emerge il gioco più vario di Susanne Celik che va subito sul 2-0, la reazione della messicana si consuma con il break ottenuto nel terzo gioco e poi il crollo verticale, forse a causa della maratona di ieri fino al 6-1 finale. E così la svedese sfiderà la numero tre del seeding Romina Oprandi che l’ha spuntata su una rediviva Catalina Pella. La tennista elvetica è ricorsa al terzo set per sconfiggere l’Argentina ed il punteggio finale 6-3 4-6 6-3 rispecchia l’andamento di un incontro deciso nel bene e nel male dalla discontinuità della svizzera.
La sfida più interessante è quella tra l’estone Kanepi ex 15 del mondo nel 2012 e l’ucraina Zanevska testa di serie numero 4, vinta da quest’ultima per 4-6 6-4 6-3. L’estone parte con grande carica, fa valere tutta la sua solidità da fondo campo e in un batter d’occhio si porta sul 5-1 la reazione della Zanevska si conclude sul 4-6 senza ottenere il sorpasso auspicato. Il secondo round è ricco di break e contro break ma nessuna delle due giocatrici sembra voler andare al tappeto fino al dritto decisivo della Zanevska che, al servizio, vale il 5-4 ed al conseguente break che certifica la fine del set. Nel set decisivo l’ucraina parte in vantaggio 2-0 il recupero della Kanepi si materializza sul 3-3 ma l’estone cede immediatamente e sul 5-3 la Zanevska chiude la partita gioendo per il 6-3 finale. Zanevska dunque sfiderà la giovanissima Haas vincitrice, in uno degli incontri più avvincenti della giornata, contro la romena Dinu. 4-6 6-4 6-4 è la fredda rappresentazione numerica della lotta all’ultimo vincente. Il primo set viaggia sui binari dell’equilibrio, la romena è abile ad effettuare il sorpasso nel momento chiave che coincide con il punto del set. In quello successivo si apre con un break per parte sino al 4-3 ovverosia quando la talentuosa austriaca prende il largo per imporsi 6-4. E così tutta la tensione emotiva si scioglie nel terzo, la 23enne di Bucarest è addirittura avanti 4-1 prima del crollo, accentuato da un gioco più esplosivo ed efficace della Haas che chiude sul definitivo 6-4.
L’ultimo quarto di finale vedrà in campo l’olandese Cindy Burger, testa di serie n. 6, che ha approfittato del ritiro della brasiliana Beatriz Haddad Maia dopo solo quattro giochi, e la ceca Maleckova che ha regolato in due set, 6-3 6-4, la spagnola Paula Badosa.