Per quanto riguarda la partita di oggi, sei stato vicino ad andare in svantaggio di due set. Che cosa ti ha aiutato a rovesciare le sorti del match?
Onestamente, per tutto il secondo set non pensavo proprio di vincere. Ha giocato meglio di me nei primi due set e fino al tie-break. Non sapevo cosa fare perché rispondeva bene. Non faceva alcun errore. Poi penso che il tie-break sia stato uno dei momenti di più alto livello che abbia mai giocato. Da quel momento in poi è stata un’altra storia. Ma, se fossi andato 2-0 sotto, dubito che avrei vinto.
Quando hai deciso di scegliere Bresnik come allenatore è perché conoscevi il suo passato? O è stato lui a venire da te?
Non ho potuto decidere perché avevo nove anni [ride]. Penso che la decisione sia stata presa da lui e mio padre. Mio padre gli chiese se poteva darmi un’occhiata. Tutto qui.
Sembravi molto calmo, anche dopo aver vinto il match di oggi. Ti stavi già concentrando sulla partita successiva?
Credo che già sia stata emotiva la partita, quindi ora posso essere calmo. Naturalmente, sono ancora concentrato, ma è stata una partita intensa.
Cosa ti aspetti domani in semifinale contro Novak?
Be’, sarà incredibilmente difficile. Credo che sia a un livello diverso rispetto a tutti gli altri giocatori, ma sono ancora in buona forma e la partita inizia 0-0. Tutto ciò che posso fare è dare tutto quello che ho, fare il massimo, e vedremo che succede.
Traduzione a cura di Milena Ferrante