dal nostro inviato, Luca Goffi
Il leitmotiv dei quarti di finale risiede nella parola infortunio, termine che evoca l’angoscia ed il terrore più grande per ogni atleta. E proprio per questo che neppure la gioia dei vincitori può essere piena ed appagante. A dover alzare bandiera bianca sono la testa di serie numero tre e numero quattro: Romina Oprandi e Maryna Zanevska.
E pensare che la giornata era iniziata nel migliore dei modi con una partita vibrante, vinta dalla ceca Maleckova con un doppio 7-5 ai danni della numero 6 del seeding, Cindy Burger. La talentuosa ventenne ceca dal servizio esplosivo e dai colpi definitivi ha sfruttato nel migliore dei modi, la discontinuità dell’olandese solida da fondo campo, con un dritto in grado di punire la propria avversaria ma colpevolmente fuori misura nei momenti decisivi dell’incontro. Subito forte la numero 224 del mondo che si porta in vantaggio di un break, poi si assiste ad una fase di stallo in cui le giocatrici mantengono, a dire il vero senza troppa facilità, il proprio turno di servizio sino al 5-4. Sul più bello, la Maleckova, al servizio e con la possibilità di chiudere in bellezza il set, subisce lo scatto d’orgoglio della Burger che le vale il controbreak. L’illusione del pareggio dura poco perché l’olandese cede subito il servizio e va in tilt lasciandosi sopraffare dalla ceca che non sbaglia e chiude 7-5. Nel secondo set va in scena il remake del film “Prova a prendermi” con la Maleckova nei panni di Di Caprio, subito in fuga 4-1, ancora una volta il recupero e sorpasso sino al 5-4 della Burger ma a differenza del film l’arresto non si realizza perché l’olandese crolla per il definitivo 7-5.
In scena l’incontro tra Haas e Zanevska che doveva essere il riscatto per l’ucraina, testa di serie numero 4. La rivincita per la partita persa contro la Haas a Naples due mesi fa. Invece dopo un inizio convincente nel quale le due giocatrici hanno dimostrato di essere tra le più promettenti del torneo, ecco arrivare il ritiro per l’Ucraina. Dunque la 19enne di Sreyr raggiunge senza troppi sforzi Maleckova in semifinale ed a fine gara ci tiene a ribadire il proprio dispiacere per l’infortunio accorso alla sua avversaria: “È stata molto sfortunata spero si riprenda presto“.
A seguire un altro incontro segnato dagli infortuni, questa volta ad abbandonare è la testa di serie numero tre, Romina Oprandi, e così Susanne Celik approda in semifinale. La svizzera parte con decisione si porta in vantaggio di un break e lo amministra fino al 4-3 quando la svedese innalza il proprio livello di gioco, varia i colpi e pareggia. Però l’elvetica non ci sta e si riporta immediatamente avanti di un break ma il rovescio perentorio della Celik rimanda i sogni di gloria al tiebreak. Velleità spente dall’avvio determinato della svedese che si guadagna agevolmente il 5-1 e chiude senza patemi 7-3. Nel secondo set la Celik parte subito avanti di un break e controlla in totale autonomia l’incontro, ma la tennista di Jagenstorf palesa problemi fisici che, prima la costringono a chiamare il medical timeout ed infine, sul 4-1 a gettare definitivamente la spugna. A fine gara la numero 3 del seeding dichiara con amarezza: “Ho avvertito il dolore alla gamba sin dall’inizio ora torno a casa e vedrò il da farsi” proprio un peccato anche perché aveva anticipato i tempi di recupero dopo l’ultimo infortunio subìto alla spalla. Invece raggiante la 21enne svedese: “Sono molto carica per la semifinale di domani” e aggiunge inoltre attestati di stima alla propria avversaria “avevo già giocato contro di lei la scorsa settimana a un match di tre ore, quindi sapevo che sapevo sarebbe stato un incontro duro, dovevo stare concentrata e lottare su ogni punto. Lei è molto talentuosa, mi ha messa in difficoltà con le smorzate“.
La svedese adesso attenderà Karin Knapp che si è imposta facendo pesare tutta la sua classe nei confronti di una Tomova apparsa in grande difficoltà per larghi tratti dell’incontro. Primo set in totale controllo della altoatesina prima avanti 2-0 poi subisce la foga della bulgara che si riporta in scia recuperando il break ma nuovamente l’allungo finale dell’azzurra che vince 6-3. Knapp fa valere la sua superiorità tecnica e complice una Tomova palesemente in affanno, chiude il secondo parziale per 6-0. Adesso in semifinale attenderà Susanne Celik contro cui non ha mai giocato. A fine gara l’azzurra dichiara: “Gara senza intoppi, quando riesco a fare il mio gioco non ho alcun timore. All’inizio sentivo la tensione della racchetta un po’ bassa e forse per questo alcuni colpi finivano lunghi“.