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Tanti auguri Nadal: a 30 anni Parigi è lontana
[1] N. Djokovic b. [13] D. Thiem 6-2 6-1 6-4 (dalla nostra inviata a Parigi)
Il sogno di Dominic Thiem viene spezzato dal tennis chirurgico e devastante di un Novak Djokovic più RoboNole che mai. Il n. 1 del mondo ora è a un passo dalla storia dopo aver regolato l’astro nascente austriaco per 6-2 6-1 6-4 in 1 ora e 48 minuti. Il serbo si assicura così la sua 6a finale slam consecutiva e la 4a al Roland Garros, e si colloca al terzo posto per il maggior numero di finali major di fila nell’era Open. Non solo. Domenica disputerà la sua 20a finale di un torneo slam, raggiungendo così Rafa Nadal al 2° posto in assoluto per il numero di finali slam giocate. Sul gradino più alto del podio si colloca, ovviamente, Roger Federer, con 28 finali. Inoltre, con il successo di oggi, centra la 27esima vittoria slam di fila, non avendo mai perso nei major dalla sconfitta dell’anno scorso qui a Porte d’Auteuil per mano di Wawrinka. Il fuoriclase di Belgrado non ha concesso nulla e ha prodotto una performance da manuale. Ma grande merito al giovane austriaco che lascia Parigi nel miglior momento della sua giovane carriera, dopo aver disputato, a 22 anni e 276 giorni, la sua prima semifinale in un major, tennista più giovane a realizzare tale exploit dopo Andy Murray (Australian Open 2010). Non solo. Da lunedì sarà per la prima volta in Top 10, alla posizione n. 7 del ranking. Il campione serbo attende l’esito el match tra Andy Murray e Stan Wawrinka. Con lo scozzese Nole è in vantaggio 23 a 10 negli scontri diretti mentre, con lo svizzero, ha vinto 19 match a fronte dei 4 conquistati da Stan.
La partita
Shock generazionale nel match tra il n. 1 del mondo Novak Djokovic e l’astro nascente austriaco Dominic Thiem, 22 anni e n. 15 Atp. Sarà che non è abituato ai grandi rendez-vous slam o, forse, in balìa della stanchezza accumulata dalla semimaratona contro David Goffin, ma Dominic non riesce proprio ad entrare in partita…. Novak Djokovic, invece, che giunge alla sua 30esima semifinali in un major, strapazza senza pietà il giovane avversario ingranando la quinta fin dai primissimi punti.
In questo 3 giugno, compleanno – ricordiamolo – del grande assente Rafael Nadal, le temperature sono ancora tutt’altro che primaverili. Il freddo umido ghermisce i poveri spettatori che, però, sebbene intirizziti e imbacuccati, non rinunciano allo show di perfezione del n. 1 del mondo. Djokovic sale rapidamente 4-1, annulla una palla break e, trasformando il 3° setpoint, corre ad agguantare il primo set 6-2 dopo 40 minuti.
All’inizio della seconda frazione sembra che Thiem riesca a contrastare meglio l’indomito avversario anche se questi poi spezza l’equilibrio brekkandolo sul 2-1 per poi salire in un battibaleno 4-1. Nonostante soluzioni pregevoli da parte del tennista 22enne, Djokovic quest’oggi è davvero scatenato, mostrando in campo un tennis in totale controllo, colpi estremamente profondi e angolati e pressando il povero Dominic che non è in grado di prendere le redini degli scambi, cedendo inesorabilmente anche la seconda frazione per 6-1.
Ma ecco che, per la prima volta nel match, l’allievo di Bresnik, non solo si porta in vantaggio in apertura di terzo set, ma riesce a trasformare la seconda palla break staccando l’avversario sul 2-0 per poi prendere il largo sul 3-0.
Sta cambiando l’inerzia del match? Thiem ora sembra avere uno sguardo più lucido sul match, trova le soluzioni giuste, è più centrato e reattivo. Ma attenzione… sul 3-1 Thiem, arriva l’ennesimo break de parte del serbo che si avvicina ulteriormente sul 2-3. Il pareggio sul 3-3 è questione di pochi minuti, anche se l’austriaco illude di sorprendere nuovamente Nole che si trova 15-30. Niente da fare per Dominic che subisce nuovamente il break, con un Djokovic formato eroe da playstation, chirurgico e devastante che sale ancora 5-3. L’avversario riesce disperatamente a conquistare un altro gioco e ad avvicinarsi sul 4-5. Ha perfino una palla break, puntualmenete annullata dal servizio ineccepibile di Djokovic. Alla fine, il campionissimo di Belgrado centra la sua 4a finale a Porte d’Auteuil impartendo una vera e propria lezione a Thiem per 6-2 6-1 6-4 in poco meno di due ore. Per Novak è inoltre la 6 finale major consecutiva, la 20esima in carriera.