Archiviata la metà degli slam della stagione, il circuito ATP torna a farla da padrone, e prepotentemente anche, con l’inizio della stagione su erba (ah, finalmente dirà qualcuno). Qualcosa in realtà già si è visto, come ad esempio il Challenger di Manchester dove quel vecchio marpione, e soprattutto erbivoro, di Dustin Brown ha messo il suo personalissimo sigillo. Ora comunque si fa un po’ sul serio con Stoccarda e s-Hertogenbosch. Neanche a dirlo la notizia della settimana sarà il ritorno di Roger Federer che, oltre ad un 2016 a singhiozzo, manca dai campi dal torneo di Roma. Troppo faticoso per la sua schiena malandata il Roland Garros.
Ad ogni modo, prima di entrare come sempre nel merito dei partecipanti, diamo uno sguardo ai cenni storici di entrambe le competizioni. Un po’ di storia, insomma, non fa mai male, soprattutto se parliamo di due tornei longevi come quelli di questa settimana. Stoccarda si gioca dal 1978 mentre in Olanda si tira la palla dall’altro lato della rete dal 1990. Particolare la situazione del primo che, soltanto nella passata stagione, è diventato un torneo su erba dopo tanti decenni passati a giocare sulla terra rossa. La sua importanza gli ha permesso di avere nell’albo d’oro nomi importanti come quelli di Borg, Leconte, Muster, Kuerten e Nadal. Quest’ultimo capace di vincere sia su terra che su erba. Tanti specialisti erbivori invece nell’albo d’oro olandese: Rafter, Hewitt, Ancic, Llodra. Nel 2015 vittoria di Nicolas Mahut su David Goffin a testimonianza che il tennis su erba è davvero tutt’altro sport rispetto al resto della stagione.
Come detto a Stoccarda sarà Roger Federer il nome più importante in tabellone. Lo svizzero ha programmato tre tornei su erba in questa stagione, segno evidente dell’importanza che Re Roger attribuisce a questa parte di stagione. L’obiettivo, dichiarato e scontato, è l’assalto a Wimbledon. L’altro big in gara sarà Marin Cilic, top ten fino a ieri, ma occhio a Thiem, che gioca il suo quattordicesimo torneo dell’anno, e Simon. L’austriaco in pratica tra poco chiederà all’ATP il permesso per giocare due tornei nella stessa settimana. Si scherza, eh. Il sorteggio inoltre ha regalato anche un primo turno tra Dimitrov e Del Potro, due che sull’erba giocano discretamente bene. Per trovare il favorito, o quanto meno uno in grado di battere Federer, vediamo le percentuali di successo su erba. Federer, come detto favorito (condizione fisica a parte), vanta l’87,6% di vittorie su erba (un pauroso rapporto vittorie sconfitte 142/20), dietro di lui DelPo con il 70,7% (29/12), chiude il podio Cilic con il 67,21% (41/20). Podio questo che però, come detto, non può essere preso alla lettera visto che Federer è al rientro e lo stesso Del Potro in questa stagione sta cercando pian piano di tornare competitivo ai piani alti. Percentuali dunque di vittoria che, escluso Federer (65%), si assestano con sostanziale equilibrio per gli altri, Cilic 15%, Thiem 10%, Del Potro 5% e altri 5%.
Molto più aperto il discorso s-Hertogenbosch dove la testa di serie numero uno, David Ferrer, non è di certo uno specialista dei campi verdi (nonostante già due titoli in Olanda). Dietro di lui tanti, ma davvero tanti, papabili al ruolo di vincitore. I colori italiani sperano in Andreas Seppi che nell’erba vede la sua miglior superficie. Tomic, da tradizione australiana, dovrebbe dire la sua su erba ma vediamo come abbia solo 20/19 come score sul verde, nulla a confronto del 39/18 di Ferrer ad esempio. Molto meglio ad esempio il già citato Seppi col 41/31 e in più un titolo su erba già conquistato a Eastbourne nel 2011. Tutto qui? Assolutamente no perché non si possono non citare due bombardieri come Karlovic e Querrey e infine, ma non meno importante, Nicola Mahut che in Olanda sveste i panni di eterno secondo e spesso trova vera gloria. Due infatti i titoli del francese sui campi dell’Unicef Open. Le percentuali infine vedono partire alla pari Ferrer e Mahut, entrambi al 30%, dietro di loro Seppi e Tomic, 15% per entrambi, e il restante 10% da dividere con il resto di tabellone.
Ed eccoci arrivati ai numeri che chiudono anche questa puntata de “Il favorito della settimana”:
56 tennisti in gara;
2 top ten (alla data del seeding), entrambi a Stoccarda;
1 italiano in gara.