La seconda giornata del torneo combined di ‘s-Hertogenbosch prevede l’esordio delle ultime due teste di serie del tabellone maschile impegnate nel primo turno: Gilles Muller e Andreas Seppi.
Andreas, ora al numero 40, è di gran lunga il miglior giocatore da erba fra gli italiani della sua generazione e, chissà, forse di sempre. Primo italiano a vincere un titolo su erba, Eastbourne nel 2011 contro Tipsarevic, a confermare la finale l’anno successivo e la semifinale l’anno dopo ancora, Andreas sta affrontando un anno difficile, in cui alla lotta contro l’età che inesorabile avanza si è aggiunta quella contro un’anca ballerina che lo costringe a periodiche infiltrazioni. La stagione di terra rossa è stata breve ma tutto sommato soddisfacente: un quarto di finale a Nizza e tre sconfitte venute con giocatori contro i cui la sconfitta era legittima, Gasquet, Thiem e Gulbis. Con il suo avversario odierno, Adrian Mannarino ci ha vinto due delle tre volte in cui l’ha affrontato, con l’unica sconfitta datata 2008. Il francese, numero cinquantacinque, sembra essersi ripreso dal torpore che l’aveva colpito col venire della primavera quando da Miami al challenger di Bordeaux aveva accumulato sei sconfitte di fila. Sull’erba pare trovarsi bene anche lui, essendo l’unica superficie in cui ha un saldo positivo nel circuito fra vittorie e sconfitte.
Andreas, sesta testa di serie, inizia la partita nella maniera apatica che ha contraddistinto gli inizi partita di buona parte della sua carriera. Seppi perde infatti il servizio nel primo gioco alla quarta chance concessa al francese. Il set segue i servizi, con dei lievi sussulti sul servizio di Mannarino nel quarto gioco, quando quest’ultimo è costretto ad affidarsi all’efficacia del suo servizio mancino per annullare due palle del controbreak. Seppi fatica a trovare costanza negli scambi ed è spesso preda di errori gratuiti che mal si sposano con la proverbiale solidità che caratterizza il suo tennis. Il transalpino si limita quindi a prestare particolare attenzione ai suoi turni di servizio per condurre in porto il vantaggio maturato nei primi tre minuti di partita. Missione che gli riuscirà al quarantesimo minuto di gioco: 6-4 per Mannarino e ultimo gioco tenuto a zero.
Andreas inizia con il piede sbagliato anche nel secondo set, quando un doppio fallo e due errori non forzati lo portano ad affrontare due palle break, annullate però con delle buone prime di servizio. Per la prima volta nella partita Seppi si trova dunque avanti nel punteggio. Andreas torna finalmente ad essere più solido nello scambio e a mettere in difficoltà il transalpino, costretto anche lui a fronteggiare, vittoriosamente, due palle break. Seppi non sfrutta altre tre occasioni di fuga nel quarto gioco, arrivando ad un 0/7 di Federeriana memoria. È così che, cedendo all’inflessibile legge dei più banali stereotipi calcistici e tennistici, al fatidico settimo game dopo il goal mangiato arriva quello subito: un doppio fallo sul deuce porta Mannarino alla palla break che converte immediatamente. 4-3 per il francese che è a due turni di servizio dalla vittoria. Seppi annulla due match point nel nono gioco del secondo set, ma la sconfitta è rimandata di pochi minuti: 6-4 6-3 per il francese, che sfrutta una giornata no di Andreas e una buona solidità al servizio.
Lo sfidante di Mannarino esce dal primo match di giornata ed è il ventenne russo Danili Medvedev, numero 256 al mondo, vittorioso su Horacio Zeballos 6-3 6-1 in poco più di un’ora di gioco. Medvedev, alla sua seconda apparizione in un tabellone principale di un torneo ATP e alla sua prima partita in carriera su erba, non poteva chiedere avversario migliore per rompere il ghiaccio con la superficie. Stesso dicasi per la wild card olandese Igor Sijsling, vittoriosa in quarantasei (!) minuti su Inigo Cervantes, 6-4 6-0. Nel secondo set lo spagnolo, numero 74 al mondo, ha conquistato due punti, evitandosi perlomeno l’umiliazione dei titoli di giornale sul golden set. Negli altri match, Vasek Pospisil, numero 46, perdendo contro Garcia Lopez, 53 ATP per 7-6 6-2, ha allungato a sei la serie di sconfitte di fila iniziata nel secondo turno del Master 1000 di Miami. Vittoriosi invece Gilles Muller, settima testa di serie e numero 44, su Robin Haase e Dudi Sela, 68 ATP, sul qualificato americano Dennis Novikov, al termine di una maratona di oltre due ore conclusa solo al tiebreak del terzo set.
Risultati:
[W] I. Sijsling b. I. Cervantes 6-4 6-0
[Q] D. Medvedev b. H. Zeballos 6-3 6-1
Mannarino b. [6] A. Seppi 6-4 6-3
Ito b. I. Dodig 6-3 1-6 6-0
G. Garcia-Lopez b. V. Pospisil 7-6(7) 6-2
[7] G. Muller b. R. Haase 7-6(7) 6-4
D. Sela b. [Q] D. Novikov 7-5 6-7(6) 7-6(5)
Lorenzo Dicandia