Altre due teste di serie, stavolta la seconda e la quarta, cadono sui prati del Brabante del Nord. Jelena Jankovic, che a ‘s-Hertogenbosch si fregiava del ruolo di seconda favorita, lascia il torneo dopo una lotta furibonda contro Evgeniya Rodina, soccombendo infine più per demeriti propri che per opera della rivale. L’ex numero 1 delle classifiche mondiali si è accaparrata il tiebreak al termine di un primo set piuttosto equilibrato, e sembrava che tale abbrivio potesse darle la spinta necessaria a condurre in porto il match. Ma Jelena, parsa menomata da una condizione fisica resa precaria dal preoccupante incidente clinico patito poche settimane fa, col passare dei minuti si è via via accartocciata su sé stessa. Nella seconda frazione, dopo aver infruttuosamente insidiato i primi due turni di battuta della rivale e trovatasi sotto per 2-1, la serba è uscita all’improvviso dalla partita, incassando un tremendo parziale di 17 punti a 5 che ha regalato alla rinvigorita russa la possibilità di giocarsi le proprie chance nel set decisivo. La numero 120 del ranking, ritrovatasi in carreggiata, non ha avuto bisogno di essere eccessivamente sollecitata per prendere il comando degli scambi, mentre Jankovic, suo malgrado memore delle pessime prestazioni fornite nei momenti cruciali di questa stagione – solo due vittorie a fronte di cinque sconfitte al “terzo” nel 2016 – ha aumentato esponenzialmente le malefatte con il dritto e non è riuscita a riemergere dopo aver concesso il break nel fatidico settimo gioco.
Rodina affronterà nei quarti Coco Vandeweghe: la tennista americana pare a questo punto favorita per conquistare il posto in finale in una parte bassa del tabellone che nel corso del pomeriggio si è ritrovata orfana anche di Jelena Ostapenko. La giovane lettone, diciannove anni compiuti giusto ieri, è stata sconfitta contro pronostico dall’ucraina Kozlova, brava a reagire immediatamente al break subìto a zero nel game inaugurale dell’incontro e a mettere in cascina il primo set operando l’allungo decisivo nel dodicesimo gioco. Ostapenko, che negli ultimi mesi ha rallentato la rincorsa a una top 20 che dopo la finale guadagnata a Doha in febbraio sembrava a portata di mano, non è riuscita nella seconda frazione a sovvertire le sorti dell’incontro, lasciandosi sottrarre il servizio all’alba del parziale e risultando spenta e senza idee al momento di afferrare i pochi appigli che una Kozlova particolarmente centrata le ha offerto.
In chiusura di giornata la testa di serie numero 1 Belinda Bencic ha raggiunto i quarti di finale battendo in rimonta Varvara Lepchenko. La nativa di Tashkent, nelle ultime settimane al centro delle polemiche a causa della controversa vicenda di doping che la vedrebbe coinvolta, ha approfittato delle difficoltà di una rivale lontana anni luce dalla sua miglior versione per conquistare un brutto primo set ottenendo il break decisivo nel quarto game. Nella seconda frazione la svizzera ha proseguito sulle montagne russe del suo pomeriggio, alternando notevoli progressioni a frequenti strafalcioni: dopo aver sprecato un break di vantaggio, la numero 8 del mondo è comunque riuscita a portare la partita al terzo anche grazie al vistoso calo di Lepchenko, per poi chiudere la contesa marciando sugli errori via via crescenti di un’avversaria in disarmo e zavorrata da un gran numero di doppi falli.
Bencic, che dovrà crescere parecchio se vorrà tornare ai livelli che tutti le riconoscono, affronterà ai quarti la sorprendente Golubic, uscita vincitrice dalla sfida tra qualificate contro la giapponese Risa Ozaki.
Risultati:
Rodina b. [2] J. Jankovic 6-7(2) 6-1 6-4
Kozlova b. [4] J. Ostapenko 7-5 6-2
[Q] V. Golubic b. [Q] R. Ozaki 6-4 6-2
[1] B. Bencic b. V. Lepchenko 3-6 6-3 6-2