Belinda Bencic continua a vincere soffrendo. Dopo aver rischiato abbondantemente più del dovuto per superare Van Uytvanck e Lepchenko nei primi due turni, la giovane stella di Flawil non si è fatta mancare un venerdì pomeriggio di paura nella sfida alla sorprendente connazionale Viktorija Golubic. La numero 113 del mondo, nata e cresciuta a Zurigo da madre serba e padre croato, lascia l’Olanda avendo disputato un gran torneo e divertito parecchio: il premio della critica è suo. Abilissima nel variare peso e altezza della palla, sagace nel proporre insidiosi tagli sia in fase di contenimento che nelle operazioni d’approccio e provvista di un raro rovescio a una mano, Golubic ha instillato nella testa di Belinda fastidiosi dubbi, e non le è riuscito di mandare la più nota rivale fuori strada solo perché la cilindrata di quest’ultima è decisamente superiore. La numero 8 del mondo ha esibito gli stessi problemi denotati lungo tutta la settimana, in ogni caso: goffa nei movimenti, incerta al servizio e nervosa alquanto, Belinda ha trovato costantemente il modo di dissipare i vantaggi che comunque è riuscita a costruirsi, finendo per trovarsi invischiata in due pericolosi tiebreak e salvandosi nel primo di questi dopo aver annullato due set point. Domani, in semifinale, la testa di serie numero uno sfiderà “Kiki” Mladenovic, che nel proprio quarto ha superato Elise Mertens, l’altra grande sorpresa del torneo. Mertens, che fino a lunedì scorso non aveva mai giocato una partita in un tabellone principale del tour maggiore, ha avuto l’ardire di portarsi avanti di un break nel primo parziale grazie all’incisività della sua palla piatta, prima che la recente campionessa in doppio al Roland Garros facesse pesare la maggior esperienza per chiudere con un colpo di reni il primo set in suo favore. La francese ha ritenuto di partire a handicap anche nella seconda frazione, per poi operare un’altra rimonta minacciando sempre più spesso in risposta un’avversaria divenuta incapace di realizzare più di un punto su tre con la seconda di servizio.
La seconda finalista del Ricoh Open sarà senza dubbio a stelle e strisce, poiché Coco Vandeweghe e Madison Brengle hanno fatto il loro dovere nei rispettivi impegni di oggi. Coco, nuovamente confermatasi la giocatrice più in forma vista nei dintorni di Rosmalen questa settimana, ha impiegato meno di un’ora per far tornare con i piedi per terra Evgeniya Rodina, che giusto ieri era stata artefice dell’eliminazione di Jelena Jankovic. Il rabido colpo d’inizio scambio di Coco ha funzionato a meraviglia e non ha mai concesso alcuna speranza alla russa, che è velocemente naufragata nelle incertezze di una seconda palla troppo spesso inadeguata. Brengle ha invece avuto la meglio su Kateryna Kozlova: l’ucraina, che ieri aveva realizzato il secondo exploit di giornata cacciando dall’Autotron Exhibition Complex Jelena Ostapenko, non è riuscita a opporre alla tennista del Delawere più di una dignitosa resistenza, e ha finito per cedere entrambi i set inciampando quando la linea del traguardo era ormai prossima.
Risultati:
[6] C. Vandeweghe b. E. Rodina 6-2 6-2
M. Brengle b. K. Kozlova 7-5 6-4
[1] B. Bencic b. [Q] V. Golubic 7-6(6) 7-6(2)
[3] K. Mladenovic b. [Q] E. Mertens 7-5 6-3