dal nostro inviato a Stoccarda
[7] P. Kohlschreiber b. [PR] J.M. del Potro 6-3 6-4
La seconda semifinale del torneo inizia senza dare al pubblico (e agli inviati) neanche un attimo di respiro e vede faccia a faccia, per la nona volta in carriera, Juan Martin del Potro e Philipp Kohlschreiber. L’argentino è in vantaggio per 6 a 2 ma non si sono mai affrontati sull’erba e l’ultimo incontro sulla terra di Munich lo ha vinto il tedesco, il quale in questo torneo non ha ancora perso un set. Nonostante in campo ci siano due tra i giocatori più amati del pubblico, l’atmosfera non è affatto calda, e anche quando Philipp conquista un break al terzo gioco a causa di un errore di rovescio dell’argentino, sugli spalti non sembra esserci una reazione particolare. I due scambiano bene da fondo e Kohlschreiber cerca spesso di rompere il ritmo all’argentino facendo uso di palle corte e del Potro sembra accusarle un po’. Nel sesto gioco è proprio lui ad avere la chance per riconquistare il break, ma la prima di servizio del tedesco è ingiocabile. Due game più tardi il gigante di Tandil è alla battuta e commette tre errori gratuiti concedendo così i primi set point per il tedesco, il quale sfrutterà il secondo vincendo il parziale 6-3.
Del Potro non sembra ancora essere entrato completamente in partita e nel quarto gioco del secondo set, dopo un paio di accelerazioni vincenti di Kohlschreiber, deve difendersi da due palle break e riuscirà nell’intento grazie al servizio. A questo punto, in maniera del tutto prevedibile, cominciano a cadere dal cielo grosse gocce d’acqua, e ben presto la densità della pioggia raggiunge un livello che rende impraticabile il campo che viene prontamente coperto. L’arbitro dichiara il match sospeso con il cronometro che segna 51 minuti di gioco.
Sembrava davvero che per oggi sarebbe finita lì, ma dopo più di un’ora ecco che i due giocatori tornano in campo, non prima che il manto erboso sia stato asciugato a dovere. Del Potro anche ieri si era ritrovato un set sotto con Simon e aveva reagito iniziando a spingere per rimettersi in partita, oggi invece non fa nulla di ciò e continua con un gioco monotono senza acuti. All’orizzonte enormi cumuli di nubi minacciano un’altra interruzione che potrebbe essere definitiva, tuttavia il tedesco non ci sta e prende l’iniziativa. Nel decimo gioco con un dritto vincente si guadagna due match point. L’argentino li annulla con un ace e un dritto vincente, però poi con lo stesso fondamentale, commette un errore gratuito e la terza palla match è quella buona. Kohlschreiber non ha neanche il tempo di alzare le braccia al cielo che, proprio dal cielo, comincia a venir giù tanta di quell’acqua da far scappare tutti alla ricerca di un riparo.
Il tedesco, nella conferenza dopo il match, dirà di essere soddisfatto della sua aggressività e spende qualche parola anche per il suo avversario di domani, Dominc Thiem: “Ci alleniamo spesso insieme e lo conosco bene. Il modo in cui sta migliorando è spaventoso. Qui sull’erba ha raggiunto questo risultato senza neanche prepararsi. Domani sarà sicuramente il favorito ma io gioco in casa e spero conti a qualcosa.”
[3] D. Thiem b. [1] R. Federer 3-6 7-6-(7) 6-4
Qui a Stoccarda siamo arrivati alla penultima giornata e questo significa che è tempo delle semifinali. Nella parte alta del tabellone troviamo i grandi favoriti per la vittoria finale la testa di serie numero 1 e quella numero 3, mentre dall’altra parte ci sono un ritrovato Del Potro e l’idolo di casa Kohlschreiber.
I primi a scendere in campo sono Federer e Thiem i quali hanno giocato solo due match prima di arrivare a questo appuntamento, ma per entrambi non è stata una passeggiata: lo svizzero nel match di esordio se l’è vista col diciottenne Fritz il quale gli ha strappato persino un set, mentre ieri il veterano Mayer lo ha portato al tie-break per due volte; il giovane austriaco invece nel primo match ha dovuto fronteggiare il battitore Groth senza riuscire a strappargli il servizio per tutto l’incontro e ieri, contro Youzhny, ha vinto in rimonta. Quest’anno si sono già affrontati due volte e Roger ha vinto sul cemento di Brisbane nel primo torneo dell’anno (dove ha raggiunto la sua ultima finale) mentre Dominic ha trionfato sulla terra romana; questa è la prima sfida sull’erba.
Federer vince il sorteggio e decide di servire e proprio nel primo game esordisce con tre serve-and-volley. Nessuno dei due giocatori sembra avere problemi per via della pesantezza del campo ed effettivamente l’unica differenza rispetto ai giorni precedenti è che la pallina non genera nessuna nuvola bianca una volta che colpisce la linea. Nel quarto gioco anche Thiem, che non vuole sfigurare contro il suo idolo, prova ad usare il serve-and-volley ma con risultati altalenanti, e dopo una sfida a colpi di challenge (per altro tutti sbagliati) arriva il break in favore dello svizzero che terrà poi il servizio senza fatica portandosi sul 4-1. Nonostante il Federer di oggi appaia decisamente più centrato rispetto a quello di ieri, nel settimo gioco concede una palla break, anzi è Thiem a guadagnarsela a suon di passanti, ma la prima di servizio dell’ex numero 1 lo tira fuori dai guai. Poco più tardi invece farà ricorso ad una smorzata, una volée ed un dritto per tenere il servizio a 0 e vincere il primo set in 29 minuti.
Nel secondo il livello di gioco sale ancora di più e nel secondo game Federer, per abbreviare gli scambi, prende sempre la rete ma non fa i conti con i passanti e i pallonetti di Thiem che gli ruba il servizio per la prima volta nel match. Lo svizzero accusa il colpo ed inizia ad essere più falloso ed insieme a tre errori gratuiti regala all’austriaco un’altro break, mentre vincerà il suo primo game del secondo parziale, quello del 1-5, con un punto delizioso: smorzata seguita da un pallonetto e poi di nuovo smorzata nello stesso posto di quella precedente. Thiem servendo per il set non è impeccabile e mette poche prime e riconcede a Federer un break, ma per sua fortuna ne ha ancora uno da difendere. La pioggia inizia a scendere in maniera più consistente e forse per questo motivo, o forse per il supporto incondizionato del pubblico nei confronti di Roger, che l’austriaco perde di nuovo la battuta e poi Federer, tenendo il servizio si riporta sorprendentemente sul 5-5. Thiem nonostante l’enorme vantaggio sciupato, non perde la concentrazione e torna finalmente a conquistare un game mettendo a referto due volée vincenti di rovescio da applausi. L’arbitro struscia la mano sul suolo per sincerarsi delle condizioni del campo ma non prende nessuna decisione, dunque si va al tie-break, il quale sarà pieno di emozioni. Nel quinto punto Thiem commette doppio fallo concedendo un mini-break, ma lo svizzero commette lo stesso errore nel punto successivo e si cambia campo 3-3. Sul 4-5, Federer si affaccia a rete due volte e con una volée in allungo di dritto si guadagna un match point che poi sbaglierà per demerito suo. Punto successivo, Thiem sbaglia in uscita dal servizio, altro match point. Federer gioca un serve-and-volley sulla seconda di servizio ma l’austriaco lo passa col rovescio. La pioggia aumenta di intensità, lo svizzero manda a rete un rovescio in back concedendo set point all’avversario che chiuderà con uno smash. Match sospeso per pioggia, giocatori e pubblico lasciano il campo in gran fretta.
Dopo una ventina di minuti di pausa il match riprende e nei primi game entrambi i contendenti concedono delle palle break, ma nessuno dei due spinge abbastanza da concretizzarle. Nel settimo game però il break arriva e ad ottenerlo è Thiem il quale non si tira indietro quando si tratta di attaccare Federer sul lato del rovescio, che sembra ora un po’ spazientito. Le condizioni meteo avverse costringono i due tennisti a lasciare il campo nuovamente ma questa volta lo stop dura solo qualche minuto ed al rientro in campo, dopo un’ora e 50 minuti di gioco, Thiem tiene il servizio senza problemi e la stessa cosa vale per Federer. L’attuale numero 7 torna a battere per portarsi a casa il match e non trema affatto, mette dentro tre prime e porta a casa l’incontro, sconfiggendo per la seconda volta in carriera Roger Federer. Subito dopo descrive la situazione come “un sogno” ed aggiunge che “nel secondo set ero un po’ nervoso e per battere uno dei più forti hai bisogno di un po’ di fortuna. Non ho fatto niente di speciale per migliorarmi sull’erba, mi sono solo allenato su tutti i colpi.”