Dal nostro inviato a Londra
Sembra che l’acqua non voglia smettere di scendere sull’Europa. Dopo il Roland Garros giocato nella Parigi più bagnata degli ultimi cent’anni, e dopo i rinvii al lunedì delle prime finali su erba di Stoccarda e ‘s-Hertogenbosch, anche il torneo del Queen’s ha fatto una fatica mortale a portare a termine anche soltanto il primo match del tabellone principale. La pioggia non è stata però la sola colpevole: Richard Gasquet, il “magnifico perdente”, è riuscito a passare dalla palla del 5-0 e servizio a una sconfitta agghiacciante, contro un tennista privo di doti particolari come Steve Johnson.
In campo si è scesi ben dopo l’orario previsto. Se una prima sospensione per pioggia interrompeva Gasquet avanti per due giochi a zero, al ritorno in campo il francese continuava a farla da padrone e, a meno che Johnson non trovasse il rettangolo giusto con la prima di servizio, la sua maggior classe gli consentiva di muoverlo e farlo giocare di rimessa o con soluzioni poco spontanee. Un passante in appoggio e due ace valevano all’underdog l’incoraggiamento del pubblico ma il suo destino, al momento di affrontare la già citata palla break del possibile bagel, appariva segnato. Lì Gasquet ha però iniziato a giocare troppo leggero, non trovando stabilità coi piedi – e incappando in un paio di scivoloni un po’ goffi – e pian piano Johnson ha risalito la china. Prima si è rifatto sotto riducendo la distanza a un solo break e poi, salvato un set point, si è visto concesso il secondo break con un aborto di dropshot transalpino. Interruzione per pioggia, e di tennis su erba non se ne vedrà per ore.
L’interruzione ha assunto contorni quasi comici nel caso del match che si stava tentando di completare sul campo 1: Kevin Anderson avrebbe potuto porre fine alle sue tribolazioni, avanti 5-4 e con due servizi per chiudere il match. Ma un errore, il primo decisivo al servizio contro Jiri Vesely – fin lì non aveva concesso né palle break né mini-break – non gli ha permesso di guardare il diluvio da vincitore. Quasi lo stesso discorso vale per Vasek Pospisil, richiamato negli spogliatoi a un game dall’accesso al tabellone principale. Durante il lungo e grigio pomeriggio londinese è stato quasi d’obbligo raccogliersi attorno ai “saggi anziani”: se però Richard Krajicek (neo-coach part time per Stan Wawrinka) lo ha passato raccontando come abbia imparato a giocare sull’erba grazie al karate, John McEnroe, al seguito di Milos Raonic, si è dimostrato ben più attivo, partecipando ad un doppio che coinvolgeva anche il suo assistito e Andy Murray. Il fisico non sarà competitivo, ma da fermo e a ritmi blandi è in grado di far vedere ancora i sorci verdi a tutti. Per gli scettici: domandare al numero due del mondo contemporaneo.
Ad ogni modo, verso le sei di pomeriggio il cielo si è aperto e i poveri tennisti hanno ritrovato la via dei campi. Cilic, Feliciano Lopez, Dimitrov, Tipsarevic erano stati tutti rimandati a casa ma almeno Gasquet, almeno lui bisognava farlo finir di vincere. E invece nulla. Richard si è sfaldato, ha ceduto al tie-break un set già vinto per poi collassare in quello successivo: gli scambi ormai sorridevano a Johnson, che con tranquillità controllava col back i colpi sempre più sforzati del numero 4 del seeding. Il pubblico del centrale del Queen’s Club ha visto lo statunitense – fino ad oggi mai vittorioso nei tredici precedenti contro top 10 – beneficiare della sparizione del proprio avversario, che neppure un “Allez Richard!” esclamato in un profondo accento inglese è riuscito a rianimare. Gasquet ha camminato sul campo per gli ultimi game, per poi proseguire fino agli spogliatoi, dopo aver gettato per l’ennesima volta le sue perle tennistiche in una sconfitta torbida e insensata.
Dal canto suo, Pospisil ha evitato ulteriori pericoli e sfiderà domani Donald Young su un campo quasi terziario, mentre Anderson, dopo l’ennesimo riscaldamento, ha vinto nel giro di trenta secondi grazie a un ace e un rovescio profondo. Vesely, sconfitto in un modo così grottesco, può comunque consolarsi: la giornata ha fatto in tempo a chiudersi con la notiziaccia del ritiro di Alexander Dolgopolov, che lo ammette al tabellone principale come lucky loser, e poi tutti hanno preso la via di casa. Con l’occhio ormai fisso sulle previsioni del tempo.
Risultati, primo turno:
S. Johnson b. [4] R. Gasquet 7-6(2) 6-2
Risultati, qualificazioni:
[1] K. Anderson b. [5] J. Vesely 7-6(2) 7-6(5)
[2] V. Pospisil b. T. Kamke 3-6 7-5 6-3