dal nostro inviato ad Halle
La mattinata di Halle si apre col sole e con i due nostri rappresentanti che si presentano puntuali in campo alle ore 12 Lorenzi sul court numero tre, mentre Seppi è stato programmato sul numero uno. Andreas non vuole lasciarsi scappare l’occasione per salire ai quarti di finale. Il giapponese Sugita numero 102 Atp è ampiamente alla portata dell’italiano, non ha un vero colpo vincente e gioca un po’ meglio di rovescio. Seppi è comunque più solido soprattutto sull’erba ed impone la sua superiorità fin dall inizio. 4-1 con un break a favore e Sugita che fatica nei suoi turni di servizio, salvandosi a stento ai vantaggi per il 4-2, punteggio sul quale arriva la prima interruzione per pioggia dopo soli 18 minuti. Le previsioni meteo non promettono nulla di buono e allora abbiamo il tempo per incontrare Massimo Sartori, coach di Andreas.
Gli facciamo notare che forse l’aria di Halle fa bene ad Andreas, con Ferrer è stato quasi perfetto e oggi è partito determinatissimo. “È vero, Andreas ha iniziato proprio bene. Il giapponese, sotto di punteggio, sbaglia anche qualcosina in più, vediamo di approfittarne. Le interruzioni sono sempre un dilemma“. Con Nishikori out, non possiamo non pensare alla buona chance per provare ad arrivare in semifinale, anche se Mayer è un erbivoro difficile da digerire. “Certo, ma Andreas lo soffre molto meno rispetto al giapponese. Sa che se la può giocare e partirà convinto e fiducioso.
Per Andreas è sicuramente un momento particolare e Sartori ce lo conferma. “Siamo ad un crocevia. Se facciamo bene qui ad Halle allora ritorniamo a correre. A 32 anni magari le motivazioni possono anche cambiare. Quest’anno dobbiamo programmare il resto della stagione, pensando che a settembre Andrea si sposerà. Potremmo anche cambiare qualcosa in corsa, in linea di massima giocheremo la Davis, Umago e le Olimpiadi, poi saremo in America solo direttamente per gli US Open. Dobbiamo tenere la classifica (ora Seppi è numero 40 ma con molti punti da difendere, ndr). Se ce la facciamo – continua Sartori – penso che Andreas possa stare nel circuito ATP altri due anni da primi 30. Sta giocando meglio ora di 5 anni fa, per dirti di rovescio ha dei back sull’erba pazzeschi. Se ricarichiamo le pile, allora possiamo vedere Andreas ancora togliersi qualche bella soddisfazione“.
Verso le 15 si riprende a giocare. Andreas ottiene un altro break e chiude 6-3. È in fiducia, batte bene di diritto fa quello che vuole e Sugita subisce la profondità dei colpi di Seppi che vola nel secondo set fino al 5-0, 30-30. Sono passati solo 47 minuti. È finita? Macché, ecco che torna a piovere. “Peccato, chissà se riusciremo riusciremo finire il match oggi” ci dice sconsolato Massimo Sartori.
Queste settimane tedesche continuano ad essere imperversate dal mal tempo. Intanto sul centrale Roger Federer può al coperto affrontare il tedesco Struff. Il Gerry Weber stadio si riempie. Seppi torna in albergo a pranzare, a due punti dai quarti di finale. Li metterà agevolmente a segno al rientro in campo, chiudendo in contemporanea con Federer.