dal nostro inviato a Halle
La giornata di venerdì è quella dei quarti e tutti i giocatori in campo oggi sono di nazionalità europea. Dei tre tedeschi che sarebbero dovuti scendere in campo purtroppo uno deve dare forfait e si tratta di Philipp Kohlschreiber, il quale ha giocato per undici giorni consecutivamente considerando questo torneo e quello precedente di Stoccarda; dunque Thiem accede alle semifinali ad Halle per la prima volta senza versare una goccia di sudore.
Nonostante una forte pioggia che si abbatte sulla cittadina di Halle, il primo incontro di singolare parte puntuale grazie al tetto che copre il centrale, che per Baghdatis-Zverev ha molti spazi vuoti ma andrà a riempirsi col passare dei game. I due si sono affrontati una volta lo scorso anno sull’erba inglese, quella meno celebre di Nottingham e a vincere fu il cipriota in due set che proprio oggi compie 31 anni. Nei primi game sono entrambi estremamente imprecisi in risposta e spesso la palla viene mandata in rete, ma quando va dentro si creano degli scambi appassionanti. Zverev è quello che ha un po’ più di difficoltà a tenere i propri turni di battuta, anche se non concede mai a palle break. Spesso rivolge lo sguardo verso il suo box e dopo i punti più importanti si da la carica mostrando il pugno. Baghdatis dall’alto della sua esperienza appare calmo e paziente e dopo 43 minuti arriviamo al tie-break inaugurato da un serve-and-volley del cipriota. Nel secondo punto il tedesco si fa cogliere impreparato in uscita dal servizio ed è già mini-break. Successivamente piazzerà tre ace ma Marcos ha il controllo del gioco da fondo, e con due smorzate consecutive guadagna 3 set point. Sasha, con l’acqua alla gola, inizia finalmente a spingere e dopo una serie di scambi lunghissimi ed emozionanti, ed altri set point annullati, vince il tie-break per 9 punti a 11 dopo quasi un’ora di gioco. Il pubblico, che ormai ha riempito lo stadio, esulta incitato dal giovane giocatore di casa, mentre Baghdatis si siede mestamente consapevole di non aver fatto benissimo negli ultimi due punti. Nel secondo parziale il numero 42 del ranking è nervoso e perde a 0 il servizio nel quarto gioco, Zverev invece continua la sua marcia senza sbavature e senza ulteriori difficoltà chiude il match sul 6-3.
Il secondo incontro vede affrontarsi David Goffin e Roger Federer il quale ha una striscia vincente di 28 match consecutivi contro i giocatori belgi e ha già battuto 4 volte il numero 11 del ranking in altrettanti precedenti. Goffin non parte affatto bene, non è incisivo col servizio e dopo essersi costruito il punto come lui sa fare sbaglia proprio nel momento di concretizzare e Federer, limitandosi a qualche accelerazione col rovescio, dopo 8 minuti è già in vantaggio di 2 break. Lo svizzero avrà poi un piccolo passaggio a vuoto in cui riconcede uno dei break commettendo tre errori gratuiti, ma tornerà subito dopo ad avere il doppio vantaggio brekkando per la terza volta consecutiva il belga. A quest’ultimo non si possono neanche addossare troppe colpe perché quando lo svizzero va così spedito è difficile, se non impossibile, stargli dietro: in 20 minuti chiude il primo set. Con lo spuntare dei primi raggi di sole anche il gioco di Goffin viene fuori e con costanza e pazienza, nel quinto game, strappa addirittura il servizio a Federer, il quale non ci sta e se lo riprende immediatamente. Nell’ottavo game Roger avrebbe persino diverse chance per salire 5-3 ma non le sfrutta a dovere e David si salva, anzi fa anche di più: con i suoi passanti vincenti brekka l’ex numero 1 e va a servire per il set. Nel momento decisivo però si scioglie e commette due doppi falli consecutivi (il primo sul set point) che rimettono nel set lo svizzero, che a sua volta manca due match point sul 6-5. Tutto rimandato al tie-break. Il belga arriverà a condurre per 6 punti a 4 e saranno complessivamente 4 i set point annullati da Federer nel gioco decisivo (3 invece i match point mancati). Gli scambi sono di altissimo livello, i due giocatori spingono molto e si vedono pochi errori e Federer, che sembrava quello più in difficoltà, subisce i passanti di Goffin ma alla fine, proprio grazie ad un errore di dritto dell’avversario, riesce a chiudere un match che aveva preso una piega inaspettata. Nel finale ci sono stati così cambiamenti di fronte che il terzo set il belga se lo sarebbe meritato, ma nei momenti chiave è stato troppo nervoso e poco centrato.
Come detto dunque il match tra Thiem e Kohschreiber non si è giocato per via del ritiro di quest’ultimo e dunque a concludere il programma odierno ci sono Florian Mayer e l’unico italiano rimasto in gara Andreas Seppi che guida gli scontri diretti 4 a 1. Il gioco dei due tennisti è estremamente pulito ed assistiamo a pochissimi errori e quasi sempre il punto viene vinto grazie al servizio o ai colpi subito successivi ad esso. Il primo set giunge spedito e senza sussulti al tie-break, con neanche un game che sia finito ai vantaggi. L’italiano parte male mandando fuori un dritto ma recupera il mini-break due punti più tardi inducendo l’avversario a sbagliare una volée. Mayer però, supportato timidamente dal pubblico, torna in vantaggio grazie ad un rovescio in back largo di Andreas e chiude il set con l’ennesima prima vincente. Il numero 192 del ranking a questo punto è in stato di grazia, mette dentro una pioggia di ace, tira rovesci in salto e trova persino il tempo di giocare una volée in tuffo vincente che esalta la folla. Nel sesto game un Seppi un po’ falloso concede 5 palle break, ne annulla 4 ma poi il tedesco tira fuori una risposta vincente imprendibile e c’è il break. Florian è ingiocabile con la prima di servizio e fa buona guardia a rete, e proprio con un colpo al volo smorzato chiude il match durato appena un’ora e dodici minuti. Il pubblico reagisce con un boato di esultanza mentre i due tennisti si stringono la mano a bordo campo, e per il finalista della passata edizione c’è anche il tempo per un caloroso applauso a dimostrazione di quanto il gioco dell’italiano sia apprezzato qui. Mayer dunque, che già non aveva sfigurato la settimana scorsa a Stoccarda, arriva per la prima volta in semifinale ad Halle e si dimostra ancora competitivo nonostante l’età e l’infortunio al tendine dell’adduttore destro che lo aveva tenuto lontano dai campi per sette mesi. Una superficie del genere esalta decisamente il suo gioco fatto di cambi di velocità e discese a rete e ci si domanda quali contromisure possa trovare il suo avversario di domani Dominic Thiem. Dispiace per la sconfitta di Seppi che qui aveva da difendere 300 punti, ma la prestazione è stata buona e ci si augura che possa fare bene nei giardini londinesi.
Risultati:
[1] R. Federer b. [5] D. Goffin 6-1 7-6(10)
A. Zverev b. M. Baghdatis 7-6(9) 6-3
[3] D. Thiem b. [8] P. Kohlschreiber W/O
[PR] F. Mayer b. A. Seppi 7-6(4) 6-3