A. Zverev b. [1] R. Federer 7-6(4) 5-7 6-3 (da Halle, Paolo Di Lorito)
La prima semifinale dell’ATP 500 di Halle vede in campo due giocatori che hanno entrambi sofferto nel loro turno precedente dovendo annullare 5 set point ai loro avversari e quest’oggi si affrontano per la seconda volta nella loro carriera. Federer aveva battuto Zverev lo scorso mese a Roma ma la superficie qui è diversa così come l’atmosfera.
Nei primi game i pochi scambi lunghi che si vedono vengono quasi tutti vinti da Zverev che infila anche un paio di vincenti da applausi, Federer è estremamente efficace con la prima di servizio con la quale non dà punti di riferimento al tedesco che in risposta commette qualche errore. Proprio il tedesco dopo 20 minuti si renderà protagonista di una caduta anche piuttosto rovinosa, ma nonostante questo passo falso continua ad essere aggressivo su ogni colpo portandosi spesso a casa il punto da fondo. Dopo soli 10 punti vinti dal giocatore in risposta si va al tie-break. Roger concede un mini-break giocando una smorzata che arriva a malapena a colpire la rete ma il numero 38 del ranking riconcede il favore mandando lungo un rovescio. Zverev, considerando forse l’esperienza del tie-break di ieri, resta calmo e non commette errori, anzi sfrutta quelli dell’avversario che con due rovesci sbagliati gli regala il set. Anche se ci sono numerose bandiere rossocrociate che pendono dagli spalti, il pubblico fino ad ora è stato piuttosto silenzioso e si limita ad applaudire dopo gli scambi più belli, spesso vinti dal giocatore di casa. Spesso vediamo l’ex numero 1 scuotere il capo come se non sapesse più che strategia usare e per fortuna che ha il servizio che lo tira fuori dai guai nell’ottavo game, dove annulla due palle break che probabilmente avrebbero segnato la sconfitta; la stessa cosa accade nel gioco successivo a parti invertite.
Il primo break del match arriva in favore di Federer che, sfruttando qualche errore di Sacha tra cui un doppio fallo, si porta a servire per il set e porta la partita al terzo senza difficoltà. A questo punto il match diventa una battaglia di nervi, tutti i punti si decidono da fondo e ogni errore può rivelarsi fatale. Federer ne commette 3 nel suo turno di battuta al sesto gioco e Zverev ne approfitta per strappargli il break che risulterà essere decisivo.
Chiude a 0 l’ultimo game, il pubblico accoglie il risultato con un boato e il tedesco, dopo quella di Nizza, raggiunge la sua seconda finale in stagione.
F. Mayer b. [3] D. Thiem 6-3 6-4 (da Halle Roberto Dell’Olivo)
La finale che non ti aspetti. Ad Halle domani ci sarà il derby tedesco tra Zverev e Mayer. Alexander ha eliminato il padrone di casa Roger Federer, ma la vera sorpresa è sicuramente il successo di Florian, sette mesi out dal circuito per infortunio (numero 192 Atp) ed ora capace di “fare” quarti e finale nel giugno piovoso tedesco. A Stoccarda ha perso, ma giocando bene proprio con Federer, qui oggi si è imposto in due set su uno stanco Thiem. Che ha pagato la doppia maratona Stoccarda-Halle. Lunedi mattina Dominic, ricordiamolo, era ancora a Stoccarda, per la ripresa del match contro Kohlschreiber. Solo l’infaticabile Novak Djokovic ha fin’ora dimostrato di essere capace di imprese simili e l’austriaco, in questo 2016, non si è praticamente mai fermato. Peccato, con Federer fuori gioco, sarebbe stato sicuramente più interessante continuare a vedere l’evolversi della saga Zverev Thiem (dopo il bel match ai sedicesimi di finale al Roland Garros).
Ed invece ad Halle, per la seconda volta nella storia del Gerry Weber Open, ecco lo show finale made in Germany, come nel 2011, allora in campo i due Filippo, l’inossidabile Kohlschreiber e Philipp Petzschener, giocatore che poi si è perso, trovando gloria solo in doppio.
Due set oggi per un Mayer perfetto (6-3, 6-4) sicuramente più fresco dell’austriaco. Ottimi gli anticipi fin dalla risposta, soprattutto di rovescio, il colpo di Florian, che più di tutti fa male sull’erba. Dominic forse insiste troppo proprio su questa parte del campo, meglio cercare il diritto del tedesco, che, esteticamente, è solo meno brutto di quello di Gulbis, con un’apertura “alare” che mal si sposa con i grass courts.
Thiem regala qualche colpo spettacolare ormai quando il match però è praticamente finito; su tutti un bel passante di diritto ad annullare un match ball. Nel secondo set subisce subito un break, che recupera sul 3-3 salvo poi perdere ancora il servizio. Mayer voleva forse di più questa finale, con Thiem, che dichiarerà in conferenza post match: “Sono comunque molto contento di queste due settimane in Germania. Bravo Mayer oggi, noi ci vediamo a Wimbledon”. E allora rivalutiamo anche la prestazione del nostro Andreas Seppi, che si è perso dopo il tie break del primo set nei quarti proprio contro Mayer. Che il tecnico Massimo Sartori si era detto contento di incontrare al posto di Nishikori.
Ora aspettiamo le prossime settimane per il responso quasi definitivo sulla stagione di Seppi che, dai tornei sull’erba, deve cercare di raccogliere il più possibile. Si cercherà poi di dare risposta al vero dilemma del tennis; basteranno due settimane a re Roger per riportarlo al top della forma, in tempo per l’appuntamento sui courts di Church road? Meglio accontentarsi di vedere intanto cosà succederà qui ad Halle. Riuscirà domani Zverev a vincere il suo primo titolo Atp, dopo la finale persa a Nizza? Il favorito è sicuramente Alexander Magno di Germania, ma guai sottovalutare Florian Mayer. La prima assoluta per i due tedeschi. Con i tifosi svizzeri un po’ tristi, assiepati sulla Roger Federer Allee, a salutare il loro campione, sventolando in numerosi la bandiera rosso crociata con la scritta “Roger, you are forever our number one,” Nel loro cuore certamente si, in campo spazio sempre più alla nuova generazione, con Thiem e Zverev in prima fila.