[7] M. Keys b. B. Strycova 6-3 6-4
Una sola delle otto teste di serie è riuscita a raggiungere la finale dell’Aegon Classic di Birmingham.
La sopravvissuta è la ventunenne statunitense di Rock Island Madison Keys, che oggi, da neo top-ten, sfida per il titolo la n°30 wta Barbora Strycova, ceca di Plzen.
Madison la talentuosa è cresciuta alla scuola di Chris Evert, diventando pro al compimento del quattordicesimo anno di età. Ha avuto un inizio di 2016 travagliato, fra problemi con lo staff e qualche inopinata sconfitta ma dal termine della collaborazione lampo con Wilander e l’inizio con quella di Högstedt ha infilato undici successi in quindici incontri, con la finale di Roma e gli ottavi di Parigi a testimoniare un ottimo stato di forma. Ha un solo titolo in carriera, vinto proprio su erba a Eastbourne 2014, ma un grande avvenire davanti.
Barbora Strycova ha compiuto trent’anni da poco e appartiene alla grande scuola tennistica dell’ex Cecoslovacchia, ha subito una squalifica di sei mesi per doping nel 2013 ma ne è uscita con carattere e un maggiore equilibrio mentale. È parte importante del super team ceco di fed Cup, detentore e campione quattro volte negli ultimi cinque anni. Ha uno stile completo, adatto ai prati ma bisognerà vedere come gestirà la maggior potenza dell’avversaria. Dei tre precedenti, due sono storia recente e se li è aggiudicati entrambi la statunitense, sia a Madrid che a Roma.
Strycova vince il sorteggio e sceglie di rispondere, la tattica però funziona poco perché Madison entra nel match come un treno in corsa. È intoccabile al servizio, prende il comando dello scambio sia con la prima che con la seconda palla e perde tre punti nei suoi primi quattro turni. Due di questi però sono doppi falli… In questa condizione è sufficiente il break nel secondo gioco, costruito con un passante lungolinea di rovescio ma regalato dalla ceca con una volée out a campo aperto, per consegnare a Keys il 6-3 del primo set, chiuso da un game in battuta tenuto a zero. Barbora ha bisogno di costruire il punto ma non ne ha il tempo, la palla avversaria torna troppo veloce e profonda mentre Madison è in piena fiducia, colpisce benissimo anche in corsa e segue a rete spesso per chiudere.
Il primo set è scorso via veloce ma i primi due giochi del secondo durano una vita. La ceca evita bravamente il crollo immediato annullando ben quattro opportunità, sarebbero tre perché l’ultima è opera della fortuna sotto forma di cattivo rimbalzo, e Keys paga il primo passaggio a vuoto con due doppi falli che la portano a fronteggiare tre palle break prima di salvarsi. È forse il momento chiave del match perché Madison non è più straripante e Strycova ora ha trovato ritmo e gioca lungo-corto per farla muovere in avanti. Qui la giovane statunitense si scopre dura, non molla uno scambio, annulla una quarta palla break nell’ottavo gioco e in quello seguente si scatena in risposta prendendosi il servizio avversario a zero e pochi secondi dopo la partita e il secondo titolo in carriera.