dal nostro inviato ad Amburgo
Ad Amburgo si giocano oggi gli ultimi quattro match di secondo turno e il tennista con il ranking più alto, nonché testa di serie numero 7, è Martin Klizan che ricopre la posizione numero 47. La Spagna, dopo la sorprendente sconfitta di ieri di Almagro, è ancora in corsa con tre giocatori e uno di essi è proprio il primo a scendere, Inigo Cervantes che se la vede con Stephane Robert, i due non si sono mai affrontati in un torneo ATP. Il francese inizia subito variando la velocità del suo gioco con improvvise accelerazioni e la cosa sembra pagare perché è il primo a guadagnarsi della palle break ma uno smash a rete gli impedisce di concretizzarle. Cervantes resta solido e sfruttando qualche imprecisione di Robert riesce a portarsi 5-3, tuttavia una volta arrivato a set point gli manca la cattiveria necessaria per chiudere e l’avversario, tornato in fiducia, conquista quattro game consecutivi a suon di risposte vincenti, palle corte ed errori gratuiti dello spagnolo. Nel secondo set però la velocità dei suoi colpi cala sensibilmente e non è affatto incisivo col servizio e perde dunque la battuta due volte, commettendo addirittura doppio fallo sul set point. Il match fino a questo punto aveva regalato qualche scambio di alto livello, nel terzo parziale invece assistiamo ad una vera e propria pioggia di errori e nessuno dei due contendenti sembra avere tanta voglia di vincere. Quello che ne ha senza dubbio di meno è il nativo di Hondarribia che butta in rete numerosi rovesci e di conseguenza perde l’incontro, permettendo a Robert di accedere ai quarti. E pensare che quest’ultimo l’anno scorso era sceso fino alla posizione numero 558.
Il secondo match vede in campo un altro spagnolo, Garcia-Lopez, che nel primo turno aveva dovuto salvare addirittura un match point a De Schepper, mentre quest’oggi ha vita facile contro Zemlja e si sbarazza di lui con un netto 6-2 6-2 in un’ora e un quarto. Lo sloveno numero 151, che aveva raggiunto il suo best ranking (n. 43) esattamente 3 anni fa, cerca di sorprendere l’avversario con qualche incursione a rete, ma la testa di serie numero 8 col rovescio rigorosamente a una mano fa buona guardia.
A seguire c’è un incontro ancora meno combattuto di quello precedente però questa volta non abbiamo molto da recriminare. Ad affrontarsi sono Martin Klizan, vincitore quest’anno a Rotterdam, e la wild card Louis Wessels. Il giovane tedesco, compirà 18 anni ad agosto, non ha ancora una classifica ATP mentre in quella Junior ricopre la posizione numero 19. Della prestazione di oggi c’è poco da raccontare: 3 break per set sono bastati allo slovacco che in 50 minuti di gioco non deve aver sudato molto. Parlando di Wessels in generale invece possiamo dire che fisicamente ricorda molto Alexander Zverev, nel movimento del servizio arcua parecchio la schiena, l’apertura del dritto è chiusa e il colpo viene giocato in maniera piatta con poca rotazione e il rovescio oggi non è stato molto profondo. Bisogna anche ricordare che Louis è venuto a conoscenza del fatto di aver ricevuto una wild card solo questo venerdì e a concedergliela è stato proprio il direttore del torneo Michael Stich. In fin dei conti non è stata sprecata perché il nativo di Bielefeld ha ottenuto qui, nel primo turno, la sua prima vittoria in assoluto nel tour ed è il più giovane tennista a vincere un match quest’anno.
Dopo due secondi turni a senso unico, l’ultimo incontro di giornata è qualcosa che si potrebbe definire quasi epico; i protagonisti sono il qualificato Daniil Medvedev, che ha alle spalle due sole vittorie nel circuito, e il numero 156 Gimeno-Traver. Il match è tirato sin dalle prime battute ed entrambi avrebbero la chance di brekkarsi nei game iniziali, il gioco da fondo è molto tattico e con pochi errori. Lo spagnolo, di 11 anni più vecchio del suo avversario, è il primo a passare in vantaggio ma il russo, supportato da un piccolo gruppo di ragazzini che lo inneggiano a ogni suo punto, non si scompone e colpo dopo colpo ribalta la situazione fino a vincere il primo set 7 a 5. Il suo tennis è estremamente solido e la sua tattica chiara: spostare l’avversario il più possibile con dei cross diagonali, soprattutto col rovescio. Nel secondo parziale forse la stanchezza mentale inizia a farsi sentire e i due si scambiano a 0 la battuta, lo spagnolo commettendo addirittura 3 doppi falli. Il russo sembra più concentrato ma non riesce a sfruttare appieno il passaggio a vuoto di Daniel e nel tie-break è troppo passivo, dunque dopo due ore di tennis appassionante si va al terzo. Gimeno-Traver va subito in vantaggio di un break mentre Medvedev passa tutto il tempo a rincorrerlo, sia col punteggio che sul campo e arriva a guadagnarsi 9 palle break in 3 game differenti. Il pareggio, ormai insperato, arriva solo al 5-5 dopo due match point annullati dal russo – uno dei quali con una seconda di servizio sulla linea da cardiopalma – e le urla di gioia dei suoi piccoli supporter lo tengono in vita. Gli scambi si allungano moltissimo ed entrambi i giocatori sono in preda ai crampi, ma quello messo peggio, forse anche psicologicamente, sembra lo spagnolo che tra un cambio di campo e l’altro si tiene una borsa del giaccio sulla coscia. Allo scoccare delle tre ore si inizia il tie-break decisivo. A questo punto però il gioco di Medvedev non sembra più dare molto fastidio a Gimeno-Traver il quale sfruttando due errori larghi, uno di dritto e uno di rovescio, ottiene 4 match point: il russo al servizio si regge in piedi a fatica e alla fine è costretto ad arrendersi dopo un altro scambio combattuto. Il nativo di Valencia, dopo i quarti raggiunti a Rio, si ripete anche qui ad Amburgo e domani se la vedrà col fresco Klizan. Chissà se avrà il tempo di riprendersi dopo questa maratona.
Risultati:
S. Robert b. I. Cervantes 7-5 4-6 6-1
[8] G. Garcia-Lopez b. G Zemlja 6-2 6-2
[7] M. Klizan b. [wc] L. Wessels 6-1 6-1
D. Gimeno-Traver b. [Q] D. Medvedev 5-7 7-6(4) 7-6(2)