[7] M. Klizan b. [3] P. Cuevas 6-1 6-4 (dal nostro inviato ad Amburgo)
Ai German Tennis Championship siamo giunti all’atto conclusivo e da giocare sono rimaste solo le due finali. Del doppio abbiamo già parlato, resta dunque il singolare e ad affrontarsi sono la testa di serie numero 3 Cuevas e la numero 7 Klizan. Questo è il loro primo incontro a livello ATP ma quello che bisogna ricordare è che l’uruguaiano quest’anno con i mancini ha un record di 13 vittorie a 1 e a febbraio è riuscito nell’impresa di vincere a Rio affrontandone ben 5. Anche il suo avversario ha arricchito la sua bacheca col trofeo di Rotterdam ed inoltre in questo torneo, lungo la strada che lo ha condotto alla finale odierna, non ha lasciato un set. E non lo perderà neanche oggi.
Entrambi sono consapevoli dell’importanza del match e la concentrazione in queste situazioni è fondamentale sin dai primi scambi e già al terzo game vediamo chi è in condizioni migliori sotto questo aspetto. Cuevas subisce un break a 15 commettendo doppio fallo e mandando largo un dritto e Klizan sembra prendere coraggio da questo regalo inaspettato e inizia a spingere col dritto ancora di più, giocando dei vincenti da fondocampo di pura potenza. L’uruguaiano nei 4 match giocati nell’ultima settimana non aveva mai perso la battuta annullando tutte le otto palle break che aveva dovuto fronteggiare, quest’oggi invece, non trovando modo di contenere la straripante pressione dello slovacco, subisce 2 break nel giro di 10 minuti e il primo set vola via in un baleno.
Nel secondo parziale Cuevas si presenta ai suoi turni di battuta molto più centrato e la percentuale di prime palle in campo inizia a salire e nel terzo gioco fa registrare anche il perfect game – 4 ace consecutivi. Purtroppo però col gioco da fondo non fa progressi anzi continua ad essere falloso, soprattutto sul lato del rovescio, e Klizan non ci pensa minimamente a rallentare. Nel quinto game un altro gratuito porta lo slovacco a palla break e quest’ultimo la converte con un dritto a sventaglio seguito da un vigoroso come on. Il pubblico, forse temendo che il match possa concludersi prima dell’ora di gioco, comincia a supportare all’unanimità Pablo e la cosa apparentemente sembra sortire un effetto positivo perché il contro-break arriva, ma nel gioco successivo altri 4 errori non forzati regalano a 0 il game a Martin. Una risposta sbagliata su una prima palla non irresistibile sancisce la vittoria in 59 minuti del numero 47 del ranking ai danni del numero 24, il quale considerando la prestazione di oggi, sembra davvero sia rimasto negli spogliatoi. Avvicinandosi alla rete entrambi guardano il cielo sussurrando qualcosa a se stessi e dopo le consuete strette di mano, Klizan corre subito verso il suo box ad abbracciare il team. Nelle dichiarazioni durante la premiazione troverà anche il modo di toccare un argomento di cronaca esterno al tennis: dedica la vittoria ad un suo amico sopravvissuto all’attacco terroristico di due giorni fa a Nizza.
Si conclude così l’ATP 500 di Amburgo, un torneo che quest’anno è stato dominato dai sudamericani, erano ben 7 ai nastri di partenza e uno di essi è riuscito ad arrivare in finale. Questa centodecima edizione non passerà certo alla storia come una delle più spettacolari ma tuttavia non sono mancati match emozionanti, su tutti la maratona tra Medvedev e Gimeno-Traver e il quarto di finale vinto da Robert su Garcia-Lopez. Ci si augura che l’anno prossimo, senza l’ingombrante torneo Olimpico e con i quarti di finale di Coppa Davis anticipati ad aprile, il torneo tedesco possa tornare ad ospitare qualche stella in più come ci aveva abituato in passato.