F. Fognini b. [15] S. Johnson 6-4 6-4 (Emmanuel Marian)
Ci si aspettava un Fognini con la lingua di fuori, dopo il successo conseguito a Umago circa 48 ore fa. Del resto, i presupposti ci sarebbero stati, pure giustificabilissimi. Non solo Fabio aveva giocato un’intera settimana per conquistare il quarto titolo in carriera; egli aveva dovuto affrontare una lunga trasvolata con relativo fuso orario annesso e, cosa forse più importante, un pericoloso cambio di superficie. Tuttavia si sa, la fiducia è il miglior carburante per gli agonisti della risma di Fabio, adusi a farsi trascinare dagli eventi specie se le cose si mettono male. Bravo a cavalcare l’onda di un periodo carico di vibrazioni positive, “Fogna” ha vinto una partita in cui certo non partiva favorito. Steve Johnson, suo avversario odierno, su questi campi è cliente estremamente ostico, ma l’insondabile ribelle di Arma di Taggia, quando è convinto e concentrato, può essere ospite sgradito a molti.
Voglioso come mai lo si era visto nei primi sei mesi di una stagione malinconica, freddo in risposta, abilissimo nel far giocare spesso un’insidiosa palla in più al californiano, Fabio è subito scappato avanti di un break ed è stato sorprendente nel non farsi travolgere dal consueto nervosismo quando, improvvisamente abbandonato dal dritto, la testa di serie numero 15 lo ha riacchiappato nell’ottavo gioco. Johnson, parso scarico, falloso e a tratti sofferente, è rimasto occasionalmente in partita solo grazie a una prima di servizio intermittente, che l’ha tradito nel nono gioco obbligandolo a cedere il primo parziale al ligure. Nella seconda frazione, se possibile, la carica agonistica di Steve è scesa ulteriormente, e Fognini, ormai colmo di una tranquillità che in pochi gli sospettavano, ha disegnato tennis spingendo l’avversario sempre più vicino ai teloni di fondo e all’inevitabile sconfitta. Il break decisivo è arrivato nel quinto gioco, e l’ex numero 13 del mondo è stato bravissimo a difenderlo dalla timida reazione di Johnson, che nel game seguente ha avuto due occasioni per raddrizzare il set.
Fognini nel prossimo turno incontrerà per la prima volta in carriera il qualificato Jared Donaldson. Se le sue prestazioni somiglieranno a quella di oggi, il presumibile match di ottavi contro Milos Raonic potrebbe non consistere in una pura formalità per il canadese.