Nella convincente vittoria di Fabio Fognini contro Steve Johnson,nel primo turno del Masters 1000 di Toronto, c’è un dato che balza all’occhio: gli 8 ace realizzati dal ligure, numero decisamente superiore alla media.
Già nel vittorioso torneo di Umago si era notato un miglioramento dell’efficacia del colpo di inizio gioco da parte del giocatore di Arma di Taggia, con la sua prima di servizio che viaggiava spesso sopra i 190 km/h. E nella conferenza stampa post finale, dopo aveva servito il 67% di prima ottenendo l’81% dei punti, avevamo chiesto un commento a Fabio proprio su questo dato: “Ho lavorato molto dopo l’infortunio ed il lavoro paga sempre. Anche sul servizio, che non è mai stato un mio punto forte, anche perché non sono molto alto, i miei punti forti del mio gioco sono altri. Sono soddisfatto, anche se, sarò sincero, non è che sono proprio contento alla fine di ogni allenamento di stare ancora lì a provare il servizio. Ma è una richiesta specifica del mio allenatore (José Perlas, ndr) di farlo proprio alla fine. E i risultati si vedono” ha risposto sorridendo Fognini.