Nella giornata della sua sconfitta contro Fabio Fognini, Benoit Paire scatena un putiferio sui media francesi a causa della sua esclusione dalla squadra francese “per motivi disciplinari”. La decisione è stata comunicata dalla Federazione Francese Tennis (FFT) ai media d’oltralpe pochi minuti dopo la fine del match tra Paire e Fognini attraverso il capitano della spedizione di tennis alle Olimpiadi Arnaud Di Pasquale.
Stando a quanto riferito da RMC Sport, Di Pasquale, nel corso di una lunga telefonata martedì sera avrebbe comunicato a Paire la sua decisione di metterlo fuori squadra: “Gli ho detto di fare le valigie, di fare ciò che vuole fare. Ma il suo comportamento tenuto nei confronti della Federazione è inammissibile. Ci sono delle regole, che valgono per tutti i componenti della squadra, e che lui conosceva prima di venire ai Giochi. Non si è quasi mai visto, ha chiaramente fatto vita a sé. Non può pensare di fare quello che vuole, quando vuole, e di andare e venire a qualunque ora. Ha voluto fare a modo suo, a dispetto del regolamento. È venuto a Rio trascinando i piedi, avrebbe fatto meglio a non venire. Ha mancato di rispetto alla Federazione ed ai suoi compagni. Gli ho parlato a lungo ieri sera, ma non credo che capisca la situazione. Ma non è quello il problema, il problema è che mi ha preso in giro”.
Di Pasquale ha poi precisato che la decisione è stata presa di comune accordo con il Presidente della FFT Jean Gachassin, che pure era in tribuna sul Campo 2 all’Olympic Tennis Center durante il match di Paire con Fognini.
Dal canto suo, Paire si è mostrato per nulla turbato dalla decisione. Nelle sue dichiarazioni post match (che potete trovare qui su Ubitennis), ha spiegato in maniera sintetica la sua posizione, senza però entrare in polemica con la FFT: “Sono contento di partire. Io ho una visione differente di quello che accade alle Olimpiadi. Mi tengo la mia opinione per me, ma sono felice di partire per Cincinnati. La Federazione è inesistente, per cui non è grave. Che ci siano o che non ci siano è irrilevante. Sono contento che le persone che voglio al mio fianco siano ancora qui con me, del resto non me ne frega nulla. I Giochi Olimpici non erano tra i miei obiettivi, che rimangono i tornei ATP che danno punti per la classifica. Come si dice, l’importante era partecipare, ed io ho partecipato”.
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