[11] P. Kvitova b. [7] M. Keys 7-5 2-6 6-2
Uno degli elementi che caratterizzano il torneo olimpico è quello di dare la possibilità a chi ha perso in semifinale di giocare un altro match – chissà con quale stato d’animo ci si presenti in campo – e quest’oggi, anche se il metallo della medaglia messa in palio era quello meno prezioso, entrambe le contendenti hanno onorato la competizione e si sono date battaglia nella “finalina” per il bronzo. Madison Keys e Petra Kvitova sono state spinte da motivazioni alquanto differenti: la ventunenne della Florida voleva dimostrare di essere la degna erede delle sorelle Williams, e nonostante la loro prematura uscita, portare una medaglia al team USA, mentre la nativa di Bilovic era intenzionata a rimediare dopo la cocente sconfitta di ieri subita dalla Puig. Ad avere la meglio è stata la seconda che ha fatto valere tutta la sua esperienza nel set decisivo, dando una dimostrazione di forza più mentale che fisica.
Gli scontri diretti sono in equilibrio sul 2 a 2 e va sottolineato che le vittorie della ceca sono arrivate sul duro, dunque la cosa farebbe pensare ad un leggero vantaggio per lei, tuttavia la superficie di Rio non è particolarmente veloce e in più l’americana ha fatto grandi miglioramenti sul cemento, ne è la prova la finale raggiunta in Canada due settimane fa. Entrambe sono delle giocatrici volte all’attacco – spicca l’abilità a rete di Petra – e si prendono parecchi rischi, ma la differenza sostanziale sta nel loro colpo predominante: la ceca può fare affidamento su un gran dritto piatto giocato spesso in anticipo, mentre l’americana ripone nel servizio la sua arma principale. Kvitova è alla sua seconda esperienza olimpica in singolare, e dopo i quarti raggiunti a Londra, in questa edizione è riuscita a migliorarsi notevolmente. Keys invece è alla sua prima partecipazione ma siamo abbastanza sicuri di rivederla anche in futuro.
Il primo game è subito una battaglia, Keys sceglie di servire ma subisce la pressione in risposta di Kvitova che da 40-15 arriva fino a palla break, l’americana però riesce a salvarsi con la prima. Dopo un paio di game interlocutori arriva una palla break anche per Madison, prontamente annullata da una smorzata vincente che pizzica la riga.
Tutte e due nella fase centrale del set sono piuttosto fallose in risposta e la maggior parte dei punti non sono particolarmente spettacolari ma appena si entra nella fase calda, nel decimo gioco, Kvitova subisce gli attacchi di dritto di Madison e concede due set point. Petra si salva brillantemente col servizio mancino e nel gioco successivo la situazione si ribalta, è lei ad avere un’altra palla break che questa volta viene concretizzata da un dritto vincente seguito da un sonoro urlo. Al momento di servire per il set la prima c’è, la solidità da fondo anche e il parziale non può scappare.
Nel secondo set nonostante Keys faccia più fatica a comandare lo scambio da fondo, è lei che riesce a guadagnarsi delle palle break in due occasioni differenti. Nella prima sono complici anche un paio di doppi falli di Kvitova ma in quella successiva è tutto merito dell’americana che sfrutta la poca incisività di Petra. La numero 9 del ranking è più emotiva ma riesce comunque a chiudere il set addirittura con un altro break e questo le permette di iniziare il parziale decisivo alla battuta.
Purtroppo per lei però questo non si rivela un vantaggio perché Kvitova cambia marcia, e andando a rete due volte consecutive, brekka in apertura una Keys nervosa. La numero 14 del ranking si rende conto che la sua avversaria sta lentamente iniziando a cedere e dunque sale in cattedra per assestare il colpo del KO. Sul 3 a 0 pesante lo sguardo di Madison è afflitto, e scagliare la racchetta a terra non l’aiuta certamente a risalire nel punteggio ma almeno riesce ad evitare il bagel. Come già accaduto in passato la tensione ha avuto la meglio su di lei e, nonostante riesce ancora a piazzare qualche vincente di alto livello e ad arrivare a palla break nell’ultimo game, per la sua avversaria tenere la battuta non sarà poi tanto difficile. Alla quarto bronze medal point la ceca chiude, sfruttando un dritto in rete della statunitense, e si inginocchia dalla commozione.
L’ottava medaglia vinta dalla Repubblica Ceca nella storia delle Olimpiade nel tennis porta dunque il nome di Petra Kvitova la quale, dopo le due vittorie a Wimbledon, ottiene il risultato più importante della sua carriera.