[12] M. Cilic b. [1] A. Murray 6-4 7-5
Marin Cilic, dopo aver vinto il suo primo torneo dello Slam nel 2014, vince il suo primo Master 1000. Contro Andy Murray, il croato gioca una partita molto solida, sfruttando a pieno tutte le occasioni concesse dall’avversario. Il 6-4 7-5 con cui chiude dopo un’ora e 34 minuti è il perfetto coronamento di un torneo giocato molto bene, così come la finale. Cilic pone fine alla serie di 22 vittorie consecutive di Murray, che dopo Rio è apparso decisamente scarico, ancor più che fisicamente, mentalmente. Per Marin si tratta della terza vittoria contro lo scozzese in carriera, con l’ultima risalente addirittura al 2014.
Il primo set è di assoluta marca croata. Dopo un inizio stentato infatti, l’ex campione degli US Open piazza un parziale di 4 giochi a 0 che lascia Murray fermo a quota 2 game. Il campione olimpico sbaglia tantissimo, di dritto in special modo, e in risposta non riesce a trovare soluzione al servizio di Cilic. Dal canto suo, l’ex allievo di Goran Ivanisevic è bravissimo a sfruttare i vuoti dell’avversario, punendoli spesso con il proprio di dritto. Il gigante Marin arriva così sul 5-2 e servizio, con la possibilità dunque di chiudere agevolmente il primo set. Ma probabilmente, anche lui con questa convinzione, Cilic regala clamorosamente 8 punti in fila a Murray, che torna attaccato nel punteggio. Il croato, nel successivo turno di battuta, si sveglia dal torpore degli ultimi due game, chiudendo finalmente il primo parziale 6-4.
Il secondo set è, al contrario del primo, molto più equilibrato. Murray riesce a giocare più vicino alla linea di fondo campo, subendo meno i potenti colpi del croato che, dal canto suo, non abbassa il livello del suo gioco. I primi quattro game di battuta, sia da una parte che dall’altra, non sono particolarmente complicati per nessuno dei due: il massimo ottenuto in risposta è un 30. Nel nono gioco, è ancora Cilic a farsi pericoloso, portando Murray fino ai vantaggi ma non riuscendo nemmeno ad ottenere una palla break. Cosa che invece gli riesce nel game di risposta successiva: sul 5 pari e servizio Murray, il croato ottiene tre break point in fila, nessuno dei tre convertiti. Il secondo, addirittura, sbagliando clamorosamente un dritto con il campo aperto. Cilic non si demoralizza, e ottiene altre due palle break: la prima viene ciccata, nonostante a Murray venga chiamato anche un warning, mentre la seconda è quella che gli permette di salire 6-5 nel punteggio e di servire per il match. A questo punto, Marin è estremamente cinico, chiudendo la partita a 0 e vincendo la partita.
Grande gioia per il 27enne croato, che vince il suo primo Masters 1000. Una vittoria importantissima per il morale, arrivata dopo la separazione da Ivanisevic, e che lo proietta come outsider per la corsa allo US Open.
Per Murray, invece, si tratta della prima sconfitta dopo 22 vittorie consecutive. Lo scozzese è evidentemente risultato stanco mentalmente dopo tante partite giocate durante l’estate. Andy rimane comunque uno dei favoriti anche per l’Open degli Stati Uniti, considerati anche i 7 giorni di distanza da Flushing Meadows.