dal nostro inviato a Genova
Gianluca Mager conquista l’accesso al tabellone principale del ricco torneo Aon Open Challenger Memorial Giorgio Messina, in svolgimento a Genova presso il circolo di Valletta Cambiaso, dotato di un montepremi di 125mila dollari. Ha dovuto faticare parecchio il giovane ligure, perché oggi erano in programma due turni di quali: il primo lo ha affrontato con grande spirito di abnegazione, giocando non benissimo (come ieri) contro il croato Mate Delic, recuperando il primo set da un break sotto e chiudendo con la vittoria di 2 tie break. Nel primo parziale la partita cominciava male per Mager, falloso e incapace di rispondere al servizio del croato; Delic si portava avanti 4-1 con due palle del 5-1 malamente sprecate. Da quel momento Delic calava tantissimo, si innervosiva per una chiamata arbitrale e non riusciva a ritrovare tranquillità subendo a sua volta il break dall’azzurro e finendo col perdere il tie break. Secondo set abbastanza simile, Delic avanti, recupero di Mager e tie break finale dominato ancora dal ligure.
Alla fine del match abbiamo intercettato Giorgio Galimberti, che in collaborazione con Umberto Rianna segue il progetto over 18 della FIT, il quale ci ha dichiarato: “Sono contento della vittoria di Gianluca, proprio perché vincere le partite non giocando il proprio miglior tennis è una caratteristica che hanno i grandi campioni. Mager ha saputo soffrire, lui è uno che quando non sente di giocar bene tende ad uscire dai match, ma evidentemente oggi ha reagito bene alle avversità, ha resistito nei momenti difficili e ha saputo sfruttare gli errori avversari come ieri con Trusendi. Ora vedremo con Brkic”. Infatti nel primo pomeriggio Mager ha dovuto affrontare, nel turno finale di qualificazione, il bosniaco Brkic, giocatore un po’ pazzerello, ma che a tennis sa giocare molto bene. Per fortuna Brkic, che nella mattinata aveva affrontato una maratone contro il nostro Brizzi, spuntandola solo al 7-5 al terzo dopo 2 ore di gioco molto intense, si è presentato con poca voglia di lottare e Mager ha potuto così vincere in maniera piuttosto semplice, 6-2 6-1 in meno di un’ora. Qualificazione importante per il ligure che adesso aspetta di sapere chi sarà il suo avversario nel primo turno ma comunque mette in cascina 5 punti ATP utili al miglioramento del ranking.
Purtroppo eliminati Brizzi, come abbiamo detto, da Brkic, e anche Basso e Caruso. Il padrone di casa Andrea Basso non ha saputo trovare le energie giuste contro Dino Marcan, specialista del doppio ma a suo agio anche come singolarista: 6-2 6-1 per il tennista di Rijeka, che poi ha nettamente battuto anche lo svedese Simonsson, fiaccato dalla vittoria contro il croato Mektic 7-6 al terzo dopo 2 ore e 40 minuti di lotta. Salvo Caruso ha invece sprecato l’inverosimile nel match contro lo svedese Eriksson, addirittura 5 match point, e ha finito per perdere un’occasione importante. Il primo set era corso via velocemente 6-2 a favore del campione di Avola, ora sceso fuori dai 350 del mondo, e tutto lasciava supporre che l’incontro fosse indirizzato verso una vittoria tranquilla, ma lo svedese Eriksson, 26enne con attitudini da fighter ma senza una mano educatissima, ha cominciato a sbagliare poco e a ribattere colpo su colpo: così nel secondo set si finisce al tie break che lo svedese si conquista lasciando a 5 punti Caruso, colpevole di non aver dato il colpo di grazia al rivale. Terzo set che sembra ben indirizzato di nuovo a favore del siciliano, allievo di Paolo Cannova: Salvo va avanti 5-2 con 3 palle match, annullate da Eriksson, attualmente numero 411 del mondo con best ranking fissato alla posizione numero 347 nel 2014, il quale poi incredibilmente rientrava in partita brekkando l’azzurro e portandosi in parità. Dopo aver annullato un altro match point sul 6-5 per Caruso, lo svedese arrivava al tie break carico e determinato e si assisteva ad un finale epico, con entrambi i contendenti decisi a non mollare niente, con Caruso a forzare maggiormente il gioco e Eriksson a contrattaccare quando il siciliano giocava corto. Aumentano i rimpianti per Caruso, perché anche nel tie break del terzo set ha avuto la palla match: punto giocato bene, una buona accelerazione di diritto però poi una voleè di rovescio sciagurata, non facilissima ma nemmeno impossibile, gli ha impedito di esultare. È finita con lo svedese che non aveva nemmeno la forza di esultare, e che poche ore dopo avrebbe perso dal serbo Danilo Petrovic, che ha approfittato della stanchezza infinita del generoso svedese, crollato nel terzo set.
Il quarto qualificato è il polacco Hurkacz, 19 anni e già numero 338 del mondo (suo best ranking), che nei due incontri odierni ha superato il colombiano Galan e poi la testa di serie numero 1 del tabellone cadetto, cioè l’austriaco Linzer, giocatore duro da affrontare ma senza colpi particolarmente incisivi, anche se dotato di una delle migliori preparazioni atletiche del circuito.
Risultati:
Secondo turno qualificazioni
[4] G. Mager b. M. Delic 7-6(4) 7-6(0)
M. Eriksson b. [8] S. Caruso 2-6 7-6(5) 7-6(7)
[5] T. Brkic b. A. Brizzi 6-3 3-6 7-5
D. Marcan b. A. Basso 6-2 6-1
[1] M. Linzer b. Y. Marti 6-4 6-4
F. Simonsson b. [3] N. Mektic 7-6(2) 5-7 7-6(3)
[6] H. Hurkacz b. D. E. Galan 6-4 6-1
[2] D. Petrovic b. R. Maiga 6-1 6-2
Turno decisivo qualificazioni
[4] G. Mager b. [5] T. Brkic 6-2 6-1
[6] H. Hurkacz b. [1] M. Linzer 6-4 6-3
D. Marcan b. F. Simonsson 6-4 6-1
[2] D. Petrovic b. M. Eriksson 6-4 6-7(3) 6-1