Lucas Pouille, che la calma sia con te!
Una scheggia impazzita di nome Lucas Pouille
Il francesino dalla faccia d’angelo Lucas Pouille sta diventando l’animale da Slam che non ti aspetti. A Wimbledon aveva raggiunto i quarti di finale, anche grazie ad una buona dose di fortuna, non tanto in Church Road ma soprattutto al Foro Italico, dove l’ingresso da lucky loser al posto di Tsonga con un bye al primo turno ed il ritiro di Juan Monaco nei quarti di finale gli hanno fornito abbastanza punti per poter agguantare una testa di serie ai Championships, fornendogli un percorso decisamente più agevole verso quel risultato di grande prestigio. Le partite bisogna comunque vincerle, e le sue affermazioni su del Potro (giustiziere di Wawrinka) e soprattutto Bernard Tomic (10-8 al quinto set in una partita da coltello tra i denti) hanno pienamente legittimato la sua presenza nei “Last Eight” del torneo più importante del mondo.
La sua estate non era però stata all’altezza di quell’exploit: escluso dalle Olimpiadi nonostante la sua 29esima posizione nel ranking in quanto sesto giocatore francese (il regolamento olimpico permette massimo quattro rappresentanti per Nazione), ha esordito molto bene in Coppa Davis superando in tre set Jiri Vesely sulla terra battuta di Trinec, ma nei tornei americani sul cemento ha rimediato un modesto record di una vittoria e due sconfitte, con l’unica affermazione ottenuta a Toronto contro il qualificato colombiano Emilio Gomez, n.318 della classifica ATP. Per il resto, sconfitta in due set al secondo turno in Canada contro Rajeev Ram, ed eliminazione all’estordio al Western&Southern di Cincinnati contro Bernard Tomic.
Nulla dunque faceva sospettare il possibile bis di Pouille nei quarti di finale in un torneo dello Slam, dove incontrerà Gael Monfils, uno degli altri suoi due connazionali giunti negli ultimi otto in questo US Open. Quattro set con Kukushkin al primo turno, cinque set con Chiudinelli al secondo, rimontando uno svantaggio di 0-2, cinque set con Bautista-Agut, fresco finalista a Winston-Salem, e poi la straordinaria vittoria di Nadal per 7-6 al quinto.
“Mi sento molto bene fisicamente – spiega dopo la vittoria più importante della sua carriera – sono più forte di prima, posso giocare molte partite. Da quando mi sono trasferito a Dubai lavoro molto più duramente, ed i risultati si vedono”.
A Dubai Pouille ha avuto l’occasione di allenarsi con altri top players, incluso Roger Federer. Secondo chi lo conosce bene, il fatto di vincere qualche set con alcuni di questi giocatori gli ha fatto credere di poter aspirare a quel livello. “Prima del torneo qui a New York mi sono allenato anche con Nadal. In quella occasione ho perso 6-1, 6-3, quindi non ero molto fiducioso prima di scendere in campo oggi”.
C’è da giurare che d’ora in poi scenderà in campo con un pizzico di fiducia in più. Nel frattempo, la prima semifinale Slam della sua carriera dista solo un’altra vittoria.
https://soundcloud.com/ubitennis/dichiarazioni-lucas-pouille-in-francese