Mi domando cosa ti motivi ancora a giocare? Hai vinto due Slam, sei molto ricco, non raggiungerai mai Federer, Nadal o Djokovic per numero di trofei. Quindi io penso che vincere uno Slam in più non cambierebbe molto la cosa. Che cosa ti fa continuare a lavorare?
In sostanza cosa dovrei fare? (Sorride) Ho 31 anni, cosa vorresti che io faccia? Niente? Vada al mare? Non lo so. Hai fatto la stessa domanda anche a Rafa o Novak o Andy? Io penso di amare il mio sport e mi diverte giocare a tennis. È la mia passione, ho iniziato quando ero molto giovane. Se guardi al match di questa sera avrai la risposta. È una sensazione fantastica essere là fuori.
Qual è la ragione del medical time-out? Ginocchio o…
No, era l’adduttore. Era tirato e sentivo della tensione dopo qualche punto, e volevo semplicemente controllare. Niente di più.
Cosa ti aspetti dal prossimo match contro Nishikori?
Sicuramente sarà interessante, ci siamo affrontati molte volte. Lui mi ha battuto qui un paio di anni fa nei quarti in 5 set, mi ha battuto a Toronto, mi ha battuto in Australia. L’ho visto giocare oggi e lo ha fatto molto bene.
Questa sera qual è stato il momento chiave? Il match sembrava in equilibrio e poi tu hai preso il controllo?
Sì, era importante rimanere lì e combattere. Io sapevo prima del match che contro Juan Martin sarebbe stata una sfida dura. Mentalmente è forte e sta giocando bene. Non concede molto. Io ho dovuto adattare il mio gioco alla situazione. Lui è molto aggressivo e spesso non posso giocare nella maniera in cui vorrei io. Sono felice del modo in cui ho lottato e di come ho trovato le soluzioni giuste nel terzo set. Poi lui ha iniziato a cedere e io ne ho preso vantaggio.