Catherine Bellis è ufficialmente una tennista in carriera. Firmando un pesante contratto con il colosso IMG, la giovane giocatrice statunitense si è negata la possibilità di iscriversi all’università di Stanford, con cui esisteva qualcosa più di un semplice accordo verbale. Il dilemma che da sempre turba il sonno dei più promettenti sportivi americani aveva posto Bellis di fronte a un bivio: da un lato, la verosimile possibilità di iniziare a guadagnare dollari a palate partecipando a tornei sempre più importanti e investendo sulla propria immagine di giovane atleta con potenziale da superstar; dall’altro, qualche anno da studentessa a Stanford, una notorietà considerevole ma nessun introito. Com’è risaputo, tutti gli studenti iscritti ai college, anche quelli che praticano attività sportive ad alto livello, non possono essere professionisti, sebbene la storia sia colma di casi controversi: basti pensare alla celebre vicenda del cestista Chris Webber, che nella prima metà degli anni novanta incendiava i palazzetti della NCAA con i suoi Wolverines prima di finire coinvolto in uno scandalo di portata planetaria per aver accettato denaro sottobanco che somigliava molto a una sorta di “stipendio” mascherato.
Il dibattito in effetti è ancora aperto, e sempre più voci si levano in favore di un compromesso. Secondo una recente sentenza emessa dalla Corte d’appello del nono distretto, lo studente deve rimanere uno sportivo “amatoriale”, dunque in nessun modo potrà diventare milionario, ma avrà il diritto di ricevere un contributo – la cui entità sarà discrezionalmente quantificabile dal college d’appartenenza – che lo aiuti a coprire i viaggi e le spese sostenute per condurre l’attività agonistica. Una decisione che molto probabilmente genererà ambigue zone d’ombra e un confine labilissimo tra semplici “rimborsi spese” e veri e propri salari.
La risoluzione non tocca evidentemente “CiCi”, la quale, con il terzo turno recentemente raggiunto all’Open degli Stati Uniti e perso contro la futura campionessa Angelique Kerber, ha messo in tasca un assegno da oltre 140.000 dollari. Un discreto gruzzolo, che la giocatrice californiana non avrebbe potuto incassare qualora avesse deciso di accasarsi a Stanford. “Bisogna battere il ferro finché è caldo“, è il concetto espresso dalla stessa Bellis in tutte le interviste rilasciate negli ultimi giorni. “Ho intenzione di dedicarmi al tennis professionistico perché mi sento pronta, sia fisicamente che mentalmente“, ha confidato a WTA Insider. “Potrò sempre andare al college alla fine della carriera, ho davanti a me tutto il tempo del mondo“.
Catherine Bellis, salita alla posizione numero 120 del ranking WTA, è attualmente impegnata al torneo International di Quebec City: dopo aver superato Amandine Hesse al primo turno oggi si giocherà con la connazionale Danielle Lao un posto ai quarti di finale.
I’m excited to announce that I have turned pro, and signed with @IMG Thank you to everyone for all your continued support! Let’s go👏🏻
— CiCi Bellis (@cicibellis99) 13 settembre 2016