Nella settimana appena conclusa, la Coppa Davis è stato l’evento più importante, con le semifinali che hanno visto l’Argentina battere i campioni in carica della Gran Bretagna all’ultimo rubber e la Croazia di Cilic battere la Francia. Tuttavia, come sapete, la Coppa Davis da quest’anno non dà punti, né ai vincitori finali, né ai singoli incontri, ne consegue che i più importanti movimenti nel ranking ATP dipendano dai sei Challenger che si sono disputati in Polonia (Szczecin), Cina (Nanchang), Bosnia ed Erzegovina (Banja Luka), Turchia (Istanbul), Stai Uniti (Cary) e Marocco (Meknes).
Tra questi Challenger, il più prestigioso è quello vinto da Alessandro Giannessi in Polonia (terra battuta), al primo titolo Challenger in carriera. Il ventiseienne ligure ha sconfitto in finale il funambolico Dustin Brown. Per entrambi un ottimo balzo in classifica: Giannessi guadagna 53 posizioni e sale al 145, Brown tocca il suo nuovo best ranking (68), grazie ad un salto di 14 posizioni. Nello stesso torneo, segnaliamo i quarti di finale raggiunti da altri tre italiani: Cecchinato (156, 7 posizioni perse), Napolitano (224, 3 posizioni guadagnate e best ranking) e Caruso (351, 50 posizioni guadagnate).
Gli altri due Challenger sulla terra battuta, Banja Luka e Meknes, sono stati vinti rispettivamente da Adam Pavlasek (ora 80, +26 posizioni e best ranking) e Maximilian Marterer (211, +39 posizioni e best ranking). Gli altri tre Challenger si sono disputati sul cemento: a Nanchang ha vinto Moriya (165, +55 posizioni) su Chung (134, +11 posizioni), ad Istanbul Jaziri (55, +15 posizioni) ha sconfitto Sela (70, +4 posizioni), a Cary ha centrato il primo titolo l’irlandese McGee (194, +63 posizioni) sconfiggendo Escobedo (153, +22 posizioni e best ranking).
Riassumendo, nessun cambiamento nella top-20 ed un solo cambiamento nei primi 40, con Dimitrov che supera Tomic e sale al 21esimo posto. Per quanto riguarda la top-100, torniamo a segnalare Jaziri (55, +15), Brown (68, +14) e Pavlasek (80, +26), mentre hanno perso più di 10 posizioni Lajovic (73, -13), Struff (87, -20) e Khachanov (uscito dalla top-100, ora 102, -21). Nessun cambiamento di rilievo neppure nella Race to London. Unici movimenti degni di nota quelli di Jaziri (61), Brown (63), Pavlasek (63), e Sela (70), lontanissimi dai primi 8.
Tra gli italiani, sempre al comando Lorenzi (35), davanti a Fognini (43) e Seppi (92). Nelle retrovie, numerosi i movimenti importanti.
Tra i giovanissimi italiani, ecco la classifica degli under-21 (consideriamo anche coloro che hanno già compiuto il 21esimo anno, ma non ancora il 22esimo). Tra parentesi il Ranking ATP e l’età.
1] Donati (208, 21 anni)
2] Napolitano (224, 21 anni)
3] Sonego (281, 21 anni)
4] Mager (292, 21 anni)
5] Quinzi (330, 20 anni)
6] Bahamonde (440, 19 anni)
7] Pellegrino (459, 19 anni)
8] Massara (518, 21 anni)
9] Vavassori (609, 21 anni)
10] Berrettini (689, 20 anni)
Se considerassimo soltanto gli atleti che non hanno ancora compiuto 21 anni, questa sarebbe la top-10, con un cognome che potrebbe suggerirvi qualcosa, al numero 6:
1] Quinzi (330)
2] Bahamonde (440)
3] Pellegrino (459)
4] Berrettini (689)
5] Di Nicola (698)
6] Ocleppo (725)
7] Capecchi (795)
8] Stefanini (833)
9] Baldi (891)
10] Roncalli (908)
In chiusura, segnaliamo che Lorenzi è virtualmente numero 34 (ulteriore best ranking) all’inizio di questa settimana. Il nostro numero 1 è impegnato a San Pietroburgo ed ha momentaneamente superato Sousa, anch’egli impegnato in Russia, che difende molti punti in questa settimana.