Il cielo del tennis transalpino minacciava un’altra tempesta, dopo gli alterchi olimpici che hanno portato alla sospensione provvisoria dei ribelli Paire, Mladenovic e Garcia, tuttora in attesa di un giudizio definitivo che il Comitato di direzione dovrebbe emettere sabato 24 settembre. La storia è nota: mercoledì scorso, ossia due giorni prima dell’inizio della semifinale di Coppa Davis tra Francia e Croazia disputatasi a Zara, Monfils aveva alzato bandiera bianca lamentando un non meglio precisato problema a un ginocchio, misteriosamente infortunato la sera precedente “rientrando in hotel“. Noah, evidentemente risentito, in conferenza stampa aveva alluso allo scarso attaccamento alla maglia del numero 8 del mondo, dedicando a quest’ultimo parole che trasudavano livore. “Non mi dispiace che Gael sia tornato a casa, aveva dichiarato il capitano. Se è infortunato non può giocare, e se non può giocare non è di alcuna utilità al team. L’unica cosa che conta è lo spirito di gruppo e lo stato d’animo della squadra. Sono tornato dopo 19 anni perché c’era un problema in questo senso e sono felice di constatare che lo spirito dei giocatori a mia disposizione è quello giusto“.
Un atteggiamento tranchant, che sembrava poter aprire una parentesi complicata nei rapporti tra Yannick e Monfils. Contrariamente alle previsioni dei più, invece, la schiarita si è fatta attendere giusto un paio di giorni: è di ieri una foto, naturalmente pubblicata su Instagram, che ritrae il semifinalista dell’ultimo US Open in sorridente compagnia di Noah. “Ho passato un pomeriggio super in compagnia di questo ragazzo“, ha scritto Monfils a corredo dell’istantanea. Pace fatta, dunque? Probabile, anche se con due caratteri del genere la burrasca è sempre pronta a scatenarsi.
I had a great afternoon with this guy 😃#capitaine #noah2017 #ensemble #oklm #lamonf15 https://t.co/iy6jPeuP6h
— Gael Monfils (@Gael_Monfils) 20 settembre 2016