La protagonista della quinta giornata del WTA Premier di Tokyo è indubbiamente la beniamina di casa Naomi Osaka. La tennista classe ’97 di origini haitiane, cresciuta in Florida, è riuscita a superare la qualificata Aliksandra Sasnovich raggiungendo la sua prima semifinale nel circuito maggiore. Partita con un andamento a fasi alterne, dipeso soltanto dalla concentrazione altalenante della giovane nipponica. Il primo gioco ne è un esempio: 14 punti, una sola prima in campo. Nonostante l’inizio poco promettente, la Osaka vince abbastanza comodamente il primo set 6-3. Nel secondo va velocemente sotto 0-5, per poi rimontare e vincere il tie-break, annullando due set point (come le era successo contro Madison Keys a New York, ma a parti inverse).
L’avversaria della Osaka sarà Elina Svitolina che si è tolta la soddisfazione di battere per la seconda volta in stagione Garbiñe Muguruza, intrappolata in un vortice di delusioni da cui non riesce a uscire: male con il servizio nel primo set, in cui evita il bagel per un soffio, meglio nel secondo e nel terzo; trova con difficoltà angoli con i due fondamentali, anche quando la Svitolina le permette di giocare all’altezza del fianco ed è spesso fuori equilibrio quando deve spingere. Brava l’ucraina a sporcare spesso la palla, a far muovere la sua avversaria e a crederci sempre. Si tratta della sesta top-10 battuta in carriera, compresa la vittoria a Rio 2016 con Serena Williams – prima ucraina di sempre a vincere con una numero 1.
Nella parte bassa del tabellone invece, dopo le fatiche patite al secondo turno contro Barbora Strycova, Agnieska Radwanska risolve la pratica Puig in un’ora e 16 minuti. La campionessa olimpica in carica è apparsa smarrita e priva di un piano ben definito: per tutto l’incontro si è intestardita nel voler abbattere a suon di bordate da fondo campo il muro eretto dalla detentrice del titolo e regina dello swing asiatico, un’impresa quasi impossibile. Inoltre la polacca è stata praticamente ingiocabile al servizio, tanto che nell’intervista post gara ha detto sorridendo di essersi sentita un po’ come John Isner in certi momenti: otto ace, 73% di punti vinti con la prima e un solo break subìto.
Nella sua 71esima semifinale in carriera Aga affronterà Caroline Wozniacki (8-4 per la danese negli scontri diretti). Meno agile la sua vittoria contro l’altra polacca presente nei quarti Magda Linette, che nonostante le tre ore spese ieri in campo per battere Yulia Putintseva, si è ben difesa grazie al suo ottimo gioco in progressione (probabilmente una delle migliore giocatrici al volo del circuito). Purtroppo però la stanchezza accumulata nei cinque incontri precedenti (considerando anche le qualificazioni) non le ha permesso di essere lucida nei momenti decisivi dei due set.
Risultati:
E. Svitolina b. [1] G. Muguruza 6-2 4-6 6-3
[WC] N. Osaka b. [Q] A. Sasnovich 6-3 7-6(6)
C. Wozniacki b. [Q] M. Linette 6-3 6-4
[2] A. Radwanska b. M. Puig 6-2 6-3