Lo swing asiatico è per molti appassionati la parte più noiosa della stagione. Un parere, forse, troppo affrettato ma di vero c’è il poco fascino che questo periodo dell’anno emana; e molto spesso sono i giocatori stessi a farlo capire con continui ritiri e rinunce dell’ultimo momento. Per gli appassionati invece saranno anche gli orari molto ostili, partite in piena notte o anche in mattinate lavorative, a non rendere la visione molto facile.
Le prime due competizioni si giocheranno a Shenzhen e Chengdu, entrambe in Cina. Il primo torneo è stato giocato solo altre due volte in passato, nel 2014 e 2015. Il primo anno vinse Murray (finale spettacolare con Robredo), l’anno dopo Berdych; lo scozzese vinse addirittura da n.11 del ranking ATP. Per Chengdu invece sarà l’esordio nel calendario ATP. Molti big resteranno a riposo, in attesa dei ben più prestigiosi Beijing e Shanghai. A Shenzhen avremo Berdych, campione in carica, Gasquet, Goffin e anche il nostro Fognini. Dall’altro lato, a Chengdu, Thiem è la testa di serie numero 1. Lo seguono Kyrgios, Dimitrov e Feliciano.
Il tabellone di Chengdu ha messo nella parte alta Thiem (reduce dalla finale di Metz), Ramos Vinolas, Dimitrov e Lorenzi (l’italiano è testa di serie numero otto). Gli ipotetici quarti sono nell’ordine nel quale abbiamo elencato i giocatori. A dar fastidio a questi quattro potrebbero arrivare Stepanek, arrivato dalle quali, Delbonis e perchè no anche Rajeev Ram. Il nostro Paolino inoltre esordirà contro John Millman, nessun precedente. Nella parte bassa troviamo invece Sousa, Lopez, Troicki e Kyrgios; anche qui enunciati come possibili quarti. A dar fastidio troviamo Monaco, nel primo quarto, e Anderson, Baghdatis o Carreno Busta nel secondo. Proprio quest’ultima parte di tabellone rimane quella più aperta a svariate possibilità. Candidati alla vittoria restano comunque i primi quattro tennisti del seeding, buone chance di far bene anche per Lorenzi dopo la buona prova di San Pietroburgo.
A guidare il tabellone di Shenzhen come abbiamo visto c’è Tomas Berdych, il ceco è chiaramente inserito nella parte alta. Nel suo ipotetico quarto troviamo Jiri Vesely, due a zero i precedenti a favore della testa di serie numero uno ma molti ricorderanno, proprio quest’anno, un bel match molto combattuto a Wimbledon (vinto da Berdych solo al quinto set). Questa parte di draw rimane interessantissima anche quando facciamo i nomi di Tomic e Zverev, il primo sappiamo tutti di quanto talento è dotato mentre il tedesco è fresco della vittoria a San Pietroburgo contro Wawrinka in finale. La prima testa di serie del botton down è il nostro Fabio Fognini che esordirà contro Dudi Sela, l’unico precedente, del 2012, ha visto la vittoria dell’israeliano col rotondissimo punteggio di 6-0 6-1. Nel suo quarto troviamo Richard Gasquet mentre chiudono la parte bassa Paire e Goffin. Non dimentichiamo, infine, anche la presenza di Vanni, qualificato, sfiderà al primo turno un altro qualificato: Whittington; in palio il match contro Gasquet.
I top 10 in gara saranno solo 2, Berdych e Thiem; scarsa anche la presenza di top 20, 3 (esclusi Thiem e Berdych chiaramente): Kyrgios, Goffin e Gasquet; gli italiani saranno anch’essi 3: Lorenzi, Fognini e Vanni; ricchi infine entrambi i montepremi, quasi un milione di dollari a Chengdu e più di settecentomila, sempre dollari, a Shenzhen.