Da due settimane ha ceduto ad Angelique Kerber lo scettro del ranking. Ora è dunque “soltanto” la n. 2 del mondo e, nel 2016, ha vinto “solo” uno slam. Ma Serena Williams resta pur sempre, per moltissime ragioni, la n. 1 ideale del tennis femminile. Quest’anno fa suo per la 7a volta il torneo di Wimbledon eguagliando così il tanto agognato record di Steffi Graf di 22 slam vinti. Per il numero di slam in bacheca, resta seconda soltanto a Margaret Smith Court, a quota 24. Non solo. Con i quarti allo US Open inanella 308 vittorie nei major, superando Martina Navratilova (306) e Roger Federer (308). Due ragioni, queste, per le quali Serenona può essere considerata la regina indiscussa del circuito femminile, del tennis della sua epoca e, forse, di tutti i tempi. La carriera di Serena Williams è scandita da numeri pazzeschi, un tourbillon di vittorie, exploit e record.
Tutti, tranne uno. Nella lunga corsa verso il Graal del tennis, dopo essere stata più forte di qualsiasi avversaria, delle malattie e delle giornate storte, nel 2015 il Grande Slam era lì ad aspettarla, ad un passo, anzi due. Ancora due partite soltanto. Eppure, è scritto che il Grande Slam, per Serena, almeno per ora, non s’ha da fare. L’anno scorso Roberta Vinci decide di disputare la partita della vita e dei sogni nella semifinale dello US Open che la oppone alla fuoriclasse americana, lasciando a bocca aperta avversaria, pubblico nonché se stessa.
E così, in una notte magica newyorkese, la talentuosa tennista di Taranto ha fatto scendere Serenona tra gli umani, mandandone letteralmente in tilt il tennis lanciasassi, “ubriacandola” con i suoi magistrali e velenosi rovesci in back e diventando inaspettatamente protagonista ed eroina della storia del nostro sport; non solo per aver impedito il Grande Slam alla Williams, ma anche per aver disputato, insieme a Flavia Pennetta, che poi conquisterà il tanto agognato slam, la prima finale major tutta italiana nella storia del tennis. Insomma, adrenalina e gioia a non finire per il tennis tricolore. E, anche quest’anno, la statunitense ha dovuto fare i conti con l’esplosione di un’altra avversaria, quella che le avrebbe poi soffiato persino la prima posizione mondiale, Angelique Kerber. La tedesca vince infatti il suo primo major proprio contro Serena, in Australia, facendo sfumare, ancora una volta, il sogno del Grande Slam. Il 2016 di Angie diventa sempre più magico, confermandone la stoffa della vera campionessa, poiché la tedesca si issa anche in finale a Wimbledon (questa volta battuta dalla Williams), alle Olimpiadi di Rio (battuta da Monica Puig) e conquista lo US Open, vittoriosa su Karolina Pliskova. E proprio quest’ultima fa inghiottire un altro boccone amaro a Serena superandola in semifinale nello slam americano. Sempre nel 2016, in finale al Roland Garros, l’allora n. 1 del mondo soccombe ad un’altra stella emergente, Garbiñe Muguruza. Comunque, al di là delle sconfitte, Serena resta Serena e i suoi numeri parlano da sé (anche se lei dichiara di non curarsene troppo). Numeri da capogiro, impressionanti, che scandiscono la storia del tennis e di questa campionessa infinita, capace di superare magnificamente qualsiasi ostacolo, anche quello più temibile: il tempo. Auguri!
N. 1 – Serena diventa per la prima volta n. 1 l’8 luglio 2002. Da allora, per 5 volte, termina la stagione da n. 1: nel 2002, 2009, 2013, 2014 e 2015.
1+1 Ha una sorella, Venus, che è stata, a sua volta, n. 1 del mondo.
1 bis Unica tennista nella storia il cui prize money supera gli 80 milioni di dollari.
1 + 1 + 1… È la prima tennista a vincere 4 titoli slam e l ‘oro olimpico in singolo e in doppio. L’americana vince la medaglia d’oro in singolare alle Olimpiadi di Londra, nel 2012. Per quanto riguarda il doppio femminile, su 23 finali disputate, ne perde una sola, a San Diego, nel 1999. Serena trionfa, inoltre, una volta in Fed Cup, nel 1999 e, in tutti i match giocati con il team ameriano, subisce una sola sconfitta, l’anno scorso in doppio contro l’Italia.
2 – La Williams realizza 2 volte il “Serena Slam” (2002-2003, 2014-2015).
3 – Serena trionfa 3 volte al Roland Garros (2002, 2013 e 2015).
3 bis – conquista 3 volte la medaglia d’oro in doppio alle Olimpiadi.
3 tris – Serena è la terza giocatrice per numero di settimane in vetta alla classifica (309) dopo Steffi Graf (377) e Martina Navratilova (332).
5 – Come le vittorie ai Wta Championships (2001, 2009-2014).
5 bis – Con suoi 71 titoli conquistati finora in carriera, la Williams è la 5a tennista al mondo per numero di tornei vinti.
6 – Come i trionfi all’Australian Open (2003, 2005, 2007, 2009, 2010 e 2015).
6 bis – Serena ha perso finora 6 finali slam.
6 tris – Come i successi allo US Open (1999, 2002, 2008, 2012, 2013, 2014).
7 – Come i successi a Wimbledon (2002, 2003, 2009, 2010, 2012, 2015 e 2016).
9 – Come i titoli a Miami.
10 – Sono più di 10 i milioni di dollari guadagnati da Serena nel corso del 2015.
12 – Serena è la 12a tennista a diventare n. 1 del mondo nell’era Open.
14 – Come le vittorie in doppio nei major, sempre in coppia con la sorella Venus.
16 – Come i match vinti in Federation Cup.
20 – Come le finali perse complessivamente in carriera.
22 – Come i major conquistati finora da Serena.
23 – Come i titoli complessivi vinti in doppio.
33 – Come i match vinti di fila da Serena negli slam (dal Roland Garros 2002 alla semifinale Roland Garros 2003 e dallo US Open 2014 alla semifinale US Open 2015).
34 – Il 26 settembre 2016 Serena compie 35 anni.
53 – I match vinti nel 2015.
71 – Come i titoli conquistati, finora, da Serena Williams.
80 – Il prize money della Williams ammonta a più di 80 milioni di dollari.
129 – Come le partite perse finora in carriera.
186 – Come le settimane consecutive da n. 1 del mondo, al pari di Steffi Graf.
308 – Come il record dei match vinti nei major.
309 – Come le settimane (finora) da n. 1 del mondo.
775 – Le partite vinte in carriera.